Risposte esperto in merito ai problemi fisiologici e alle patologie che colpiscono i cantanti lirici: nodulo alle corde vocali, polipo, granuloma, cisti, faringite, edema, ernia iatale

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Problemi Fisiologici per i cantanti lirici|Pagina 2

In questa sezione il nostro esperto darà risposte in merito ai rischi, alle patologie o ai problemi fisiologici che possono sorgere da un cattivo utilizzo o da un abuso dell'apparato fonatorio.
Per esempio si parlerà di miopatie delle corde vocali (noduli, polipi, granulomi, cisti) causate dal cattivo uso della voce e dalla presenza del cosiddetto "deficit dell'accordo pneumo-fonico" che è una sorta di incoordinazione tra la respirazione che quasi sempre non è corretta (diaframmatica) e l'emissione della voce.
Nonchè di altre malattie quali laringite, edema...

 

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  • 12/06
    Buonasera, studio canto da ormai diversi anni come basso buffo. Le scrivo perchè, durante le prove, mi capita spesso di perdere il timbro nelle note gravi pur riuscendo a continuare a cantare nel registro centrale ed acuto. E' come se la voce non uscisse fuori... Ho sempre un certo fastidio di catarro (pur non soffrendo di reflusso) e non so se può dipendere da questo. La ringrazio per il parere che saprà darmi. Saluti.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ALESSANDRO (Basso):
    il problema che descrivi, è frequente in chi, cantando, consente alla laringe di fare repentini sobbalzi; è come se la voce si trasferisse nella zona più acuta; accade anche quando si grida ed è quindi sintomo di stanchezza da sforzo.
    Credo che dovresti controllare la tua respirazione e cercare di cantare sempre legando ed appoggiando i suoni (dal grave all' acuto).
    La cosa non è collegata al catarro, comunissimo problema che non deve preoccupare (un comune sciroppo che aiuti ad espettorare potrebbe essere d'aiuto).
    Aspetto delucidazioni in merito alla tua età e tecnica.
    A presto. Mae

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  • 21/06
    Salve mi chiamo Emanuele, son un tenore di 25 anni che studia canto lirico da circa 2 anni. Desideravo informazioni su un problema che mi assilla da tempo ovvero la sensazione che ho spesso di naso chiuso, difficoltà a respirare da una entrambe le narici, continuo bisogno di schiarire la gola, e di espettorare, scolo retronasale soprattutto mattutino e spesso una sensazione di fastidio ad altezza della palpebra destra. Tutto ciò a momenti sembra come annullare negli acuti la libertà e la pienezza che ho nelle note medio basse. E' come se avessi difficoltà a "girare" i suoni, e non trovando lo spazio giusto nelle cavità di risonanza mi ritrovo spesso a forzare con affanno. Nel 2004 a seguito di questo problema son stato operato per deviazione del setto nasale. Spesso pur facendo cautela vado incontro a infiammazioni a carico soprattutto del rinofaringe. Ho eseguito ultimamente una visità foniatrica che però non ha rilevato nessuna anomalia nell'organo vocale. Mi domando se questo problema può esser riconducibile ad una velatura dei seni frontali nasali visto che dalla visita foniatrica non è emersa a giudizio dello specialista una situazione ipertrofica così rilevante da rendermi tutto così impossibile. Spesso inoltre mi sembra che il naso mi si apri all'improvviso pochi minuti, avverto quella sensazione come di aria che scorre fino al tratto uditivo, ma tutto si risolve in pochi minuti con la chiusura parziale o totale di uno dei condotti nasali. Ho provato diverse cure, quali antistaminici per ipotizzabile allergia, o inibitori di acidità a causa di un ernia iatale da scivolamento riscontrata. Non ho comunque mai tratto apprezzabile giovamento. Quali indagini è opportuno eseguire nel mio caso? Può ad ogni modo la presenza di una eventuale ipertrofia o congestione a carico rispettivamente dei turbinati o dei seni paranasali comprometter cosi ogni mia performance? Gfrazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO EMANUELE:
    leggendo la tua mail, ho dato le stesse risposte delle visite mediche, tuttavia il tuo mi sembra più un problema da Otorinolaringoiatra che da Foniatra, dato che il tuo orgnano vocale è integro, forse c'è qualcosa da ispezionare a livello nasale.
    Avere turbinati ipertrofici, potrebbe creare problemi, ad esempio.
    Se la visita non riscontrasse nulla di ostativo, allora sarà meglio rivedere il tuo sistema tecnico.
    Quando ogni dubbio sarà fugato (dal punto di vista patologico), e il problema "acuti" persisterà, vorrei che mi spiegassi che tipo di tecnica stai affrontando e quale repertorio stai studiando; se poi volessi mandare un file audio, sarebbe ancor più esplicativo.
    Sempre a disposizione per ogni quesito. Mae

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  • 22/06 - Bianca
    Senta spero tanto che mi risponda e che sopratutto riesca a contattarla. Io sono una ragazza di 20 anni chiamo Bianca e la prof. di canto ha detto che ho l'estensione da Mezzosoprano. Volevo sapere se potevo accingermi allo studio del Canto Lirico, io per ora sto facendo Leggera e un'altra cosa. Ho dei dolori al collo e la mia prof. mi ha consigliato di andare da un foniatra per il modo in cui parlo: può essere che si siano stressate le corde e mi fanno male. Non so che pensare dicono che la tiroide non fa male.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO BIANCA:
    una visita foniatrica non può che farti bene, quindi prendi la palla al balzo e vai!
    Un consiglio: se hai davvero voce di Mezzosoprano, smetti subito con la musica leggera (che può causare danni notevoli ad una voce) e preparati ad uno studio serio, importante che potrebbe anche darti un "pezzo di carta".
    Il dolore al collo (un pò vaga la spiegazione) potrebbe essere determinato da qualunque cosa anche non inerente al canto; quindi prendi subito appuntamento col medico e fagli vedere e sentire di che si tratta; fagli tutte le domande che ti passano per la testa e, costatata l'integrità del tuo organo vocale, torna dalla tua insegnante e dille "adesso voglio fare sul serio!".
    Con uno studio diligente e proficuo, le soddisfazioni non tarderanno a venire.
    Tienici informati. Mae (a proposito: come parli?)

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  • 25/06 - Bianca
    Ciao a tutti sono Bianca, e in questo periodo non sto cantando e sto cercando di non parlare molto. Mi sono accorta che così sto meglio: il dolore al collo è meno forte. Oggi chiamerò per un appuntamento dal foniatra per sincerarmi su quello che ho spero di non avere.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    MOLTO BENE, Bianca, procedi e....facci sapere! Mae

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  • 17/07 - Sarah
    E'un po' che non ci sentiamo, ma leggo sempre con piacere il sito e le tue risposte sempre interessanti. Devo porti un quesito un po'difficile, a cui non trovo risposta dal mio insegnante (anche perchè è un uomo...).

    Ho già un po'di problemi con l'appoggio, Mae, ma li sto lentamente risolvendo grazie all'aiuto di un osteopata che mi ha letteralmente "sbloccato" il diaframma, che si era bloccato.
    Sto facendo degli esercizi per renderlo progressivamente elastico e sempre maggiormente controllato. I progressi si vedono a vista... d'orecchio. Gli acuti sono smaglianti, tenuti, vibrano.
    Ormai fino al si naturale TENUTO non ho praticamente problemi, e il Do sta diventando un nemico sempre più amico.
    In picchiettato e in vocalizzo più di passaggio raggiungo ormai tranquillamente e a gola aperta il mi sovracuto.
    La prima ottava si sta progressivamente alleggerendo, e quindi la vocalità si è proprio spostata sul soprano lirico-drammatico.

    Tranne.... in qualche giorno del mese!
    E puoi immaginare quali.
    Mi spieghi come cavolo si fa a controllare il diaframma quando si è in periodo mestruale?
    Il mio maestro non ha grandi risposte.
    E io ultimamente ho avuto una bellissima notizia.
    Devo fare un'audizione per Manon, a Milano.
    NON POSSO GIOCARMI TUTTO IL MIO LAVORO SOLO PERCHE'SONO IN "QUEI" GIORNI, NO???
    Grazie, ti farò avere presto una registrazione come da accordi, soprattutto di "Sola, perduta, abbandonata", in modo che tu mi possa dare un giudizio sereno.
    Grazie di cuore, Sarah
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SARAH e bentornata!
    Dunque vuone nuove, evviva!
    Il tuo è problema di tutto il sesso femminino e un'ottima risposta la ottenni, a suo tempo, dalla insegnante di Conservatorio.
    Purtroppo non si può scegliere di non cantare in "quei giori", per cui non rimane che abituarsi magari tenedo sotto controllo, qualora vi fosse, il dolore.
    Ricordo che molte compagne di classe si astenevano dal far lezione mentre la Signora consigliava di provare, proprio per abituare il fisico a questa eventualità.
    Quindi il consiglio è di convivere, dapprima con qualche disagio, con questo fatto naturale, che si propone ad atleti, sportivi, ballerini ecc.
    L'importante è non farsene un problema poichè, posso senza dubbio prevedere che, prima o poi, ti toccherà affrontare prove in quelle condizioni.
    Fai sempre i tuoi vocalizzi, magari dapprima meno intensamente, e vedrai che riuscirai a convivere con tale situazione.
    Non concedere attenuanti al tuo fisico o alla tua psiche, non rifugiarti in questo alibi, allenati e vedrai che, disagio a parte, supererai brillantemente il problema.
    Attendo con ansia file per ascoltare i progressi. Mae

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  • 25/07 - Tania
    Salve, volevo sapere quali possono essere utili esercizi per "defaticare" la voce dopo lo studio quotidiano e anche dopo concerti, opere, ecc. ecc.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    BENVENUTA TANIA:
    domanda interessante la tua; la moderna foniatria consiglia oltre che di riscaldare la voce prima dell'uso, anche di "raffreddarla" dopo.
    In effetti si tratta del vecchio "parlare alto" ossia di continuare a parlare con la voce impostata dopo l'affaticamento senza abusare della voce parlata; se poi si vogliono fare esercizi veri e propri, si consigliano sbadigli sonori con glissati discendenti ed anche rilassamento della mandibola e della lingua.
    Come vedi tutto nella norma e senza particolari difficoltà.
    Un abbraccio. Mae

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  • 24/08 - Alida
    Carissima Mae, eccomi di nuovo qui! Si sa nulla di un buon foniatra a Milano? Così farei una visita, e ci toglieremmo ambedue il pensiero. Da tempo però mi è sorto un dubbio: è possibile che problemi ormonali, anche se lievissimi e senza conseguenze se non un ritardo di circa una settimana nel ciclo mestruale, possano influenzare la voce? Cioè che finchè non siano risolti, anche solo con il passare del tempo, la voce non possa dirsi completamente sviluppata?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARISSIMA:
    brutte nuove dal fronte: il professionista di cui ti parlavo mi è stato caldamente sconsigliato, così mi astengo dal fornirti le generalità.
    Se vuoi, possiamo mettere un annuncio sul forum.
    Il quesito, sarebbe da sottoporre ad un medico; sappiamo che la laringe è molto influenzata dagli ormoni, tuttavia ritengo che i tuoi piccoli problemi non si possano riflettere sulla voce se non legandoli ad un disagio psicologico più che fisico.
    Quindi qualche distubo ma unicamente momentaneo; per il resto, potrebbe influire la giovane età, ma di questo abbiamo già parlato.
    Perchè non fai un piccolo sforzo e ti fai vedere da un foniatra esperto di voci che potrebbe alleviare la tua sete di sapere?
    Un abbraccio. Mae

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  • 27/08 - Patrizia
    Buongiorno Mae, mi chiamo Patrizia e ho 28 anni. Ho letto le tue risposte a questo forum e sono felice di poter comunicare finalmente con una persona esperta e chiara!! Vorrei farti mille domande ma cercherò di essere succinta o fartele a puntate! Ho studiato canto moderno per un anno cambiando 3 insegnanti, non mi insegnavano nulla! Nello stile: "apri bocca e canta con la base!" poi ho studiato un anno di musica leggera con un insegnante a base lirica che mi faceva cantare musical. Mi sembrava bravissima ma dopo tutto quel tempo ancora non capitvo quale fosse la voce di testa! Era diventata una fissazione per me mandare la voce in testa! Troppo quest'insegnante mi diceva che ingolavo e quindi le fisse aumentavano.
    Poi ho iniziato a studiare canto lirico in una scuola civica (non dico la città così mi sento più libera nei confronti del mio insegnante) ed è stato illuminante! Sento che il lirico è la mia strada, mi affascina molto. Anche il mio insegnante mi sembra molto valido e ho avuto tanti miglioramenti. Ho studiato un anno scarso (per via dei tempi delle scuole) e ora ad ottobre inizio il secondo anno. Mi chiedevo se fosse normale che mi capita ancora a volte che non so capire se sono in testa, in maschera perchè mi sembra di sentire qualche risonanza di gola. Volevo sapere se effettivamente portare la voce in maschera ed avere la consapevolezza corporea che sia in testa sia una cosa difficile che richiede tempo, e se son già fuori tempo, in quel caso dovrei cambiare ancora insegnante!
    Poi volevo chiederle se è vero che le vocali da portare in maschera non hanno tutte la medesima difficoltà, la più semplice mi hanno detto che è la "o", poi la "a", la "i", la "u", la "e" che è la più difficlile.
    Grazie per avermi ascoltato,
    Buona giornata, Patrizia
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PATRIZIA:
    il tuo è un problema che sorge spesso in chi ha cantato musica leggera.
    Il repertorio di questo genere musicale, richiede sovente di spostare il primo passaggio con effetti, spesso, devastanti per la salute vocale.
    Questo squilibrio, fa in modo che tu non riesca a sentire, dentro di te, quel piccolo "gradino" che normalmente si avverte quando si cambia registro.
    Dunque, se la strada che hai scelto è quella definitiva, devi mettere ordine nei cambi di registro, cosa importantissima per ottenere una gamma di suoni omogenea ed un percorso ottimale verso la zona degli acuti.
    Serve un buon insegnante (meglio se donna, nel tuo caso specifico) che con disciplina ferrea ristabilisca l'equilibrio necessario.
    Non ti nascondo che è una cosa molto, molto faticosa sia per te che per chi si prende cura della tua voce; spesso insegnare a chi viene dal repertorio leggero, è assai snervante proprio per le difficoltà che tu stessa evidenzi.
    Sulla difficoltà di "portare le vocali in maschera", tutto dipende dal sistema tecnico usato; certo, per chi ha sempre cantato "aperto" la peggior vocale è la A e meglio sono le vocali più raccolte ma dipende dal percorso che intende affrontare la persona che ti insegna.
    Armati di una gran dose di buona volontà e pazienza e sii severa con te stessa; ricorda che il grande Mancini asseriva: "Chi non fa troppo non fa abbastanza"!
    Puoi farcela, te lo assicuro, ma devi applicarti e volerlo davvero, con una brava insegnante, in un anno di costante lavoro, dovresti risolvere (e noi siamo sempre qui per aiutarti).
    Un abbraccio. Mae

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  • 02/09 - Emma
    Buongiorno, sono Emma, ho 20 anni.
    I miei complimenti per la rubrica: le risposte sono puntuali e chiare.
    Studio canto lirico privatamente da due anni, mi preparo per il terzo, ed ho coltivato dall'anno scorso l'idea di entrare in un conservatorio, nonostante alcune persone intorno a me che hanno già intrapreso il percorso professionalmente me lo sconsiglino.
    Avrei tre domande, due riguardano la salute della voce, ed una i conservatori.
    Prima di tutto io faccio uso di ormoni da due anni, ma vorrei sapere se questo può dare problemi alla voce.
    In realtà uso gli ormoni non come anticoncezionali ma per un problema che si chiama 'micropolicisti', ovvero per contrastare dei dolori pre-mestruali e mestruali molto forti e prolungati.
    Ho cambiato la pillola ed ho scoperto che quella nuova mi causava forti stress. Sono tornata subito a quella precedente.
    Ma come fare nel caso in cui la gola è vittima di stress e quindi il suono cade giù?
    E' meglio non cantare, o sforzarsi di cantare giusto?
    Nello sforzarmi di cantare giusto ho avuto l'impressione di cantare per l'appunto 'sforzato' e male, e non vorrei che questo si ripetesse ancora.
    Poi volevo chiedere se ci sono sport sconsigliati e sport consigliati (yoga?), perchè il medico di base mi consiglia fervamente di iniziare dello sport per questioni di schiena e circolazione.
    Infine i conservatori: mi sconsigliano i conservatori in Italia, favorendo quelli all'estero.
    E' così netta la differenza d'insegnamento, oppure lo spartiacque riguarda le maggiori/minori possibilità di lavoro?
    Grazie mille di avere ascoltato tante cose noiose :)
    Emma
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO EMMA:
    il tuo problema è abbastanza comune, non temere, non ci sono problemi per la salute.
    Se la gola è stressata, invece, occorre riposo.
    Il suono cade generalmente quando non lo si sostiene con il fiato; sei molto giovane e non so se il tuo studio ti porta anche a valutare la respirazione e quindi il sostegno della voce sul fiato; dalla tua spiegazione, ritengo che ci siano problemi a livello respiratorio, fatti spiegare per bene da chi ti segue come si respra, come si sostengono i suoni e come si usa il diaframma che svolge una attività fondamentale nel canto.
    Attività fisica, con criterio, non può che giovare alla salute, conosco ragazze che hanno persino fatto corsi di "voga" per aumentare la capacità polmonare!
    Che lo sport non irrigidisca troppo la muscolatura addominale, che per il cantante deve eassere tonica ma elastica; bene lo Yoga che aiuta la concentrazione e a prendere coscienza del proprio corpo.
    Il Conservatorio poi, è un fatto a sè.
    Non si può fare di tutta l'erba un fascio, vi sono buoni istituti e pessimi.
    Studiare all'estero è certo più serio ed impegnativo ma ritengo assai costoso.
    Consiglio di valutare la tua precisa situazione e la scuola che vorresti frequentare; per "lavorare" o meglio Cantare, non è necessario alcun pezzo di carta, basta saper cantare; nessun Teatro chiede ai cantanti solisti di presentare un diploma di canto; se ti interessa l'insegnamento, occorre un pezzo di carta, se intendi imparare a cantare, occorre un buon insegnante di Canto ed un corso pratico di Teoria e Solfeggio oltre a tanta passione, amore e rispetto per la Musica.
    Facci sapere di te e del tuo studio. A presto. Mae

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  • 04/09 - Tatiana
    Caro esperto, Studio canto da 14 anni e da 8 ho incominciato a cantare profissionalmente sviluppando una carriera nella mia terra natale. Ho raggiunto un bel livello tecnico e il mio repertorio è quello di coloratura. Però da qualche tempo (un anno ca. ) sento che ho perduto il controllo della mia voce. Non sempre raggiungo le note estreme e ogni tanto sento che il mio vibrato non esce naturalmente, sembra che c'è qualcosa che impedisce il passaggio continuo del fiato. Divento anche rauca. In questo periodo mi hanno consigliato anche di cambiare repertorio e passare a quello da soprano lirico. Io però soffro con questo repertorio che è troppo pensante per me. Quindi, la mia natura non è stata cambiata, credo. Ho passato un periodo di stravolgimento ormonale perchè ho smesso il contracettivo e non sapevo che dopo tanti anni di uso, le mie ovoaie sono passate da normali a policistiche, cioè, non posso stare senza contracettivo. Da 4 mesi ho ripreso, mi sento meglio, sono dimagrita, sgonfiata, ma continuo a sentire questa instabilità. Sono andata dal otorinolaringoiatra come tutti gli anni e mi ha detto che le corde sono ok. Soffro di ipotireoidismo ed è qui che viene la mia domanda. Ho visto in un suo messaggio che la tiroide ingrandita può disturbare il movimento dei musculi della laringe. Può essere questo? Ho fatto un'ecografia della tiroide 6 anni fa che accusa la deformazione a causa dell'ipo, ma non so se sulle mie difficoltà. Potrà essere cresciuta durante questo periodo? Uso T4 100 mg e i miei esami del sangue sono ok. Qualche volta, dopo lo studio sento un piccolo dolore nella gola, nella parte esterna, però. Ho compromessi professionali e sono in Italia da poco e non conosco molta gente. Può aiutarmi?
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO TATIANA:
    vorrei ringrazierti della fiducia ritenendo la tua richiesta molto complessa e... specifica.
    Cominciamo dal principio.
    Se dopo aver cantato diventi rauca, è segno che qualcosa non va nell'emissione.
    Molto bene le visite annue dal medico ma consiglio, dato che sei in Italia, una visita specialistica approfondita (foniatra).
    Il problema "tiroide" esiste, anzi potrebbe essere proprio la causa di questa faticosa gestione dacchè un ingrossamento della tiroide può avere influenza negativa sulla voce, perchè i muscoli laringei agiscano in libertà, occorre che non vi sia pressione sulle loro fibre.
    Per concludere, quindi, occorre al più presto una visita da un foniatra esperto.
    Qualora non si riscontrasse alcun problema, allora mandaci un file audio con delle arie e potremo stabilire se si tratta di intervenire sul versante tecnico.
    In bocca al lupo e facci sapere tutto. Mae

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  • 15/09 - lorena
    Salve Mae!! Come stai? Passato bene le vacanze? io si, benissimo... volevo farti una domanda di un problema che ho riscontrato ultimamente, dato che sto riprendendo a cantare. Di solito per noi soprani la zona del passaggio è tra il FA e il SOL giusto? Ecco io in quella zona non ho alcun problema di passaggio,anzi nn c'è proprio!! Il "mio passaggio" chiamiamolo cosi, inizia tra il SI5 e il DO5 che dovrebbe essere appunto il registro centrale! Indagando un pò ho visto che quel tipo di passaggio lo hanno i mezzisoprani! Adesso mi domando: perchè ho questo problema? Attendo con ansia un tuo responso!! Ciao ciao Lorena
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LORENA:
    c'è confusione nel tuo discorso, forse non mi è chiaro ove si trova il passaggio che senti (SI, DO5?) e non mi risulta esservi alcun passaggio.
    Il tuo è certamente un problema tecnico e va risolto con esercizi e vocalizzi adatti.
    Evidentemente c'è un errore nell'affrontare quei suoni... non cercare il problema ove non esiste, cercalo nel sistema tecnico che stai affrontando (la respirazione, come va?). Un abbraccio. Mae

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  • 15/09 - Lorena
    Salve Mae! Sì, il passaggio che ti dicevo lo sento proprio sul SI5 e il DO5. E' molto strano forse come hai detto tu sarà questione di tecnica, perchè la cosa strana è che quando la voce si riscalda perfettamente quel passaggio non si sente piu! Ma è vero che quel passaggio ce l'hanno i mezzi? Magari provando a sostenere di piu quei suoni non dovrei avere piu problemi? Poi volevo chiederti un'altra cosa a vole mi capita che il suono mi si spezzi! Secondo te da cosa dipende? Grazie ancora per la tua disponibilità! Baci Lorena
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LORENA:
    esistono tante leggende metropolitane, ma su questo argomento, la foniatria è chiara.
    Tuttavia può darsi che qualcuno abbia detto di sentire una "specie" di passaggio in quella zona e che, qualcun'altro lo abbia ripetuto e quindi fatto diventare una regola.
    Possono esservi diverse cause per il tuo problema: se la rottura si verifica scendendo da una zona acuta, è possibile che dipenda da mancanza di sostegno; se si produce salendo verso l'acuto, potrebbe attribuirsi alla troppa "spinta".
    L'unico che può dissipare ogni dubbio è chi ha occasione di sentire tale fenomeno... io posso solo ipotizzare.
    Un abbraccio. Mae

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  • 15/09
    Studio canto lirico da soli due anni. Sono un tenore lirico forse puro perchè a causa di un problema fisiologico, una seria deviazione del setto nasale sinistro con ipertrofia del turbinato inferiore destro, non posso stabilirlo con certezza, in quanto cantare in queste condizioni risulta un vero disastro. I suoni risentono di una insufficiente risonanza superiore data appunto dalle cavità nasali invece ostruite in questo caso; una presenza stabile e fastidiosissima di catarro nella laringe non permette la fuoriuscita di un suono omogeneo, per non parlare poi del fastidio alla gola ed alla poca e scarsa autonomia nel cantare. L'appoggio risulta sempre faticoso, mentre canto forzando pur di mantenere il suono bello girato ed in maschera, perchè sento la difficoltà e di conseguenza mi stanco quasi subito. Sento che la voce non è libera fin dall'inizio. Magari se sospendo e riprendo dopo un pò allora la voce prende corposità ed omogeinità, ma poi alla fine sento la stanchezza ed il catarrino che è sempre là. La gola mi si irrita. Quando poi arrivo a fare gli acuti, soprattutto quando le arie sono scritte su una tessitura tutta incentrata nella "zona del passaggio". Insomma, la gola mi si stanca e risento di un fastidio: pesantezza e stanchezza delle corde, soprattutto poi per parlare normalmente dopo che ho cantato tanto. La mattina mi sveglio praticamente tutto tappato e con un bel pò di catarrino depositato sulla laringe. Insomma, di questo passo ho deciso di non andare avanti e di farmi operare al setto e farmi ridurre il turbinato. Vorrei sapere se non intervenendo e continuando a cantare così rischio di rovinarmi la voce con conseguenze anche disastrose e se l'intervento risolverà tutta la serie di problemi. La mia voce è nonostante tutto squillante, e spesso mi meraviglio di come riesco ad ottenere suoni molto belli, tuttavia alla fine, soprattutto se insisto, la gola mi fa male e non riesco a cantare più bene come prima. Grazie. Giancarlo - Lanusei - Nuoro
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIANCARLO:
    evidentemente hai qualche problema certamente attribuibile ai guai fisici.
    I turbinati ipertrofici danno fastidio e molto anche il setto deviato, quindi urge un serio consiglio foniatrico.
    Tuttavia i tuoi sintomi si possono ricondurre anche ad una cattiva emissione.
    Se dopo aver cantato, la voce risulta stanca, forse la strapazzi un pò troppo; se però viene maltrattata a causa dei problemi fisici o è imperizia vocale, questo non posso dirlo senza aver sentito.
    Dunque, il setto nasale puoi metterlo a posto (lo fanno in tanti) così come i turbinati, ma prima di farti mettere le mani, consiglio una visita foniatrica seria.
    Se hai qualche dubbio (dato che sei ancora giovane di studio) sulla tecnica, mandami un file con una, due arie da ascoltare (registrate quando ti senti abbastanza bene) così che io possa sentire il tuo modo di cantare e capire se è corretto o se potrebbe essere causa degli effetti spiacevoli riscontrati.
    Attendo notizie (quanti anni hai?). Mae

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  • 17/09 - Fabiana
    Salve mae sono di nuovo qui! Qualche tempo fa scrivevo per dei problemi che mi si presentavano (e ancora si presentano…) nelle note acute. Mi è stato detto che il problema consisteva nel fatto che pesavo troppo nelle note centrali e nella zona centro-acuta. Così mi è stato consigliato di alleggerire l'emissione già nei centri. I risultati si sono visti quasi dalla prima ora. A questo punto anche il repertorio è stato cambiato e per il momento sono passata a Mozart. La mia domanda è questa. Come faccio ad essere sicura di appoggiare tutti i suoni come si deve? Mi spiego… Prima avevo la certezza che l'appoggio fosse ben stabile, anche se non ancora perfetto, sul diaframma. Ora sento molto meno l'affaticamento muscolare nella zona diaframmatica ed invece qualche volta, soprattutto eseguendo i vocalizzi, sento i muscoli della gola “esterni” irrigidirsi. E a nulla serve provare a muovere la mandibola o il collo o le braccia durante l'emissione… Le note acute le sento comunque più piene e si stanno aggiungendo gli armonici… Poi seconda domanda. Se canto un giorno sì e uno no nessun problema. Se invece canto per 2 giorni di fila è quasi sicuro che il 3º giorno sono un po' giù di voce. Perché? Questo mi succede da sempre. Da considerare il fatto che comunque canto dall'ora alle 3 ore al giorno e, per necessità anche di più. Ringrazio in anticipo! A presto!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO FABIANA:
    mi pare che, nonostante i buoni risultati, non sei del tutto soddisfatta delle tue prestazioni.
    Sappiamo bene che vi sono diversi modi di vedere le cose così come i problemi possono avere più di una soluzione; per quanto mi riguarda, non sono molto d'accordo con l'alleggereire o, per lo meno, con i risultati che si ottengono con questo sistema; il più delle volte le voci si assottigliano, perdono in spessore e rotondità con conseguenti problemi di intonazione, colore e di omogeneità.
    Quando ci sono problemi nell'emissione degli acuti, secondo me, ci sono problemi più profondi che spesso derivano da un non corretto equilibrio tra appoggio e respirazione.
    Se la gola si irrigidisce, è segno che qualcosa non va nell'emissione; ricorda la teoria dell'occhio del ciclone cioè nell'origine del suono si trova un punto di estrema quiete (la gola) e non dovresti avvertire risentimento alcuno durante o dopo l'uso corretto della voce.
    Non bisogna eccedere con l'uso della voce, bisogna darle il tempo di riposarsi (il "pappa e nanna" di Corelli deve rimanere scolpito nella memoria), prova a studiare per minor tempo (non più di 2 ore al giorno inframezzate da 1/4 d'ora di riposo) e vedi che succede; se il terzo giorno la voce è ancora stanca, è segno che lo sforzo è troppo per la tua voce e devi guardare bene a "come" stai studiando; se invece la cosa funziona, sappi che non bisogna mai tirare troppo la corda: la voce va trattata coi guanti di velluto come sostiene la Sig.ra Freni.
    Senza averti ascoltata, mi rimane difficile dare un parere ma, l'esperienza mi insegna che i tuoi sintomi sono spesso attribuibili ad una non corretta respirazione.
    Che mi dici dell'argomento?
    Per una analisi più concreta, manda un file audio (segui le istruzioni sul sito) con un paio di arie così lavoreremo sul concreto.
    Un abbraccio. Mae

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  • 01/10 - Emmanuela
    Salve è la prima volta che scrivo. Mi chiamo Emmanuela e vorrei qualche consiglio riguardo ad una situazione che mi preoccupa. Ora, credo di disturbarla troppo in quanto il mio genere è diverso dal suo, ma spero che mi possa aiutare. Ho sempre pensato di avere una brutta voce, e di essere stonata. Poi, l'anno scorso il mio ragazzo (che è un chitarrista) mi ha sentita cantare e si è messo in testa di farmi entrare in un gruppo. Il nostro genere è rock anni '80. Chi mi ha sentita dice che sono abbastanza brava. Ho imparato a cantare in maschera facendo degli esercizi consigliati da un amico che studia canto da quando era in fasce praticamente, e sto lavorando sul diaframma. Non avverto mai affaticamento alla gola, nonostante le tonalità abbastanza elevate, e riesco a non stonare. Tuttavia negli ultimi due mesi mi è capitato 2 volte di avere un pò di raucedine, curata dal dottore con antibiotici e aerosol senza sortire risultati, e ho costantemente dei muchi alla gola che a volte non mi fanno respirare, mi sembra di avere un corpo in gola. Pensa che tutto questo sia riconducibile al fatto che canto da autodidatta(i muchi però li avevo anche prima)? Purtroppo non mi posso permettere lezioni, e ora che ho imparato ad amare quest'arte non voglio allontanarmene. Mi scuso se le ho fatto domande che non c'entrano col sito, ma non sapevo a chi rivolgermi ho letto qualche riposta e ho notato che lei è molto chiaro/a, e spero che voglia comunque darmi delle risposte. Grazie in anticipo Un abbraccio(se posso permettermi) Emmanuela
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA EMMANUELA:
    apprezzo molto il tuo modo di porti e ti sprono a diventare amica di Liricamente pur frequentando un diverso repertorio vocale; da quello che descrivi.
    Il tuo è un tipico caso di "ribellione" della gola che, probabilmente è stata maltrattata. Il tuo genere musicale, poi, si presta ad emissioni gridate, graffiate, non proprio... dolci che quindi portano spesso a stanchezza vocale.
    Quello che serve è un periodo di riposo e rieducazione che puoi fare da sola respirando bene e massaggiando la tua gola con vocali mute (è un esercizio che si fa quando la voce è stanca) o meglio vocali pronunciate lentamente, senza emissione vocale, solo facendo passare aria fra le corde (come quando si alita su un vetro, in inverno).
    Per quanto riguarda il muco, la produzione eccessiva è a volte dovuta ad una sorta di difesa immunitaria che tende ad allontanare un patogeno esterno; a volte è causata da fumo o altri agenti inquinanti infine potrebbe essere un normale fatto genetico.
    Ricorda che una corretta respirazione è indispensabile per la salute fisica e mentale; magari il tuo amico potrà guidarti.
    Nella speranza di aver chiarito le questioni, vorrei che rimanessi dei nostri per poter usufruire delle Pillole che certamente serviranno ad informarti sulla fisiologia e su tanti argomenti che bisogna conoscere per la salute delle nostre piccole e indifese corde vocali.
    Un abbraccione. Mae.

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  • 21/10
    Buongiorno Mae volevo chiederti quando il mal di gola è causato da una tecnica sbagliata lo si avverte subito, cioè dopo la lezione, o potrebbe manifestarsi anche il giorno dopo?
    E' una mia curiosità, grazie mille.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CINZIA:
    generalmente la gola si ammala dopo aver cantato male o forzato, quindi già da subito si avverte un problema di afonia (la voce se ne va).
    Solitamente il giorno dopo si può accusare qualche dolore alla muscolatura qualora si fosse fatto un lavoro più pesante del solito ma non lo si chiama più mal di gola ma risentimento muscolare.
    Qualora, dopo aver cantato, tu accusassi ad esempio una faringite, potrebbe essere sintomo di un canto poco corretto e quindi di una infiammazione causata da sforzo eccessivo.
    Attenzione quindi ad ogni sintomo: se dopo aver cantato non si ha più voce, allora deve suonare un campanello di allarme.
    Verificare se il percoro è corretto.
    Un abbraccio. Mae

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  • 22/10
    Grazie per la risposta Mae, dunque dopo aver fatto lezione non mi è mai capitato di rimanere afona o avvertire dolori alla gola. Il dubbio mi è venuto perchè il giorno dopo aver fatto lezione ho preso il mal di gola non so se sia per una freddata e quindi magari il canto non centra nulla, tra l'altro settimane prima ho avuto la bronchite quindi ancora sto facendo l'aerosol, potrebbe essere, dunque, solo una freddata? Per quanto riguarda la voce c'è non ho avuto nessuna afonia, che ne pensa?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CINZIA:
    niente di più facile che aver preso un colpo d'aria fredda.
    Consiglio sempre, dopo aver fatto lezione o dopo aver cantato, di tenere la bocca ben chiusa poichè anche un soffio d'aria potrebbe provocare mal di gola ad una faringe... surriscaldata.
    Dunque niente paura; fai dei gargarismi con un collutorio e vedrai che sarai presto guarita.
    Mi raccomando, finchè l'infiammazione non è completamente passata, di NON cantare.
    A presto. Mae

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  • 22/10 - Giancarlo
    Da circa un mese ho subito l'intervento di setto - turbinoplatica. L'operazione è andata benissimo ed il setto ora è perfettamente in asse, in oltre la mia voce è risultata molto migliorata rispetto a prima dell'intervento: è più squillante e robusta ed il vibrato è ora omogeneo. Purtroppo però qualche settimana dopo aver tolto i tamponi ho provato a fare alcune inspirazioni profonde fuori dalla finestra; l'aria era un pò umida ed era già buio. Il giorno seguente mi son ritrovato con il naso un po' chiuso e la gola piena di muco. Da allora non riesco ancora a riprendermi. Oggi ho fatto la visita dall'otorino che ha riscontrato ancora un edema alle aritenoidi, e la presenza di muco nelle corde. Mi ha ordinato la chemicetina da applicare solo nelle zone dei punti perchè un pò arrossato, i suffumuigi due v al dì, il Fluimucil 600 in compresse, due v al dì, un antinfiammatorio, ed il Pantopan che sto già prendendo da tre settimane da 40mg ora però due v al dì. L'otorino dice che forse ancora è presto e che certi problemi si dovrebbero risolvere col tempo. Gli ho chiesto se era necessaria una visita dal foniatra ma lui sostiene che a livello di corde è tutto a posto e che non ho problemi di fonazione. Oggi ho provato a cantare ma quando vado sulle note di passaggio la voce comincia ad aver grosse difficoltà ed avverto la presenza del muco fastidiosissimo che non mi permette di cantare tranquillamente. Può gentilmente darmi un suggerimento?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIANCARLO:
    seppur di lieve entità, hai subito un intervento ed il fisico ha bisogno di un pò di tempo per riassestarsi.
    Certamente la tua voce sarà più lucente e piena di vibrazioni e vedrai quanto sarà meno faticoso cantare!
    Lo so che non vedevi l'ora di mettere alla prova il tuo "nasino" nuovo e finalmente libero, ma la fretta, spesso, è cattiva consigliera e quelle inspirazioni nell'aria umida, sarebbe stato meglio evitarle.
    Tant'è, adesso devi aver ancor più pazienza ed attendere che la cura faccia effetto, non provare nemmeno a cantare finchè non ti sei ristabilito. Per quanto poi riguarda il problema sulle note di passaggio, lo avevi anche prima o è una cosa del momento?
    Torno a ripetere che è necessario un pò di tempo perchè tutto torni normale (avrai anche subito un'anestesia, no?) quindi dai tempo al tempo.
    Se dopo la cura antiinfiammatoria avrai ancora problemi, scrivimi che vedremo di capire meglio (un file sarebbe perfetto per aiutarmi ).
    A presto e... vedrai che meraviglia col naso libero!!! Mae.

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  • 24/10 - Sabrina
    Grazie Mae sono Sabrina, il mio peso ora è 64 kg, sono alta 1,65 e ho 36 anni.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SABRINA
    e grazie per aver risposto ai quesiti. Non mi pare che tu possa essere... deperita, anzi, trovo che tu sia in perfetta forma, il tuo non mi sembra un dimagramento drastico e repentino che possa creare problemi alla voce, probabilmente stai attraversando un periodo di minor efficienza dovuto, magari ad altri fattori.
    Gli insegnanti, a volte, attribuiscono questi periodi di "stallo" a cause del tutto estranee, ma che giustifichino rallentamenti o incidenti di percorso.
    Passerà.
    Quando avrai ritrovato gli stimoli giusti ed il giusto equilibrio, vedrai che riprenderai il percorso normale.
    Perchè non provi a mandarci un file audio così da poter verificare se le ansie del tuo insegnante sono giustificate?
    Attendiamo fiduciosi e... mangiati un cioccolatino che possa gratificare mente e spirito.
    Un abbraccio. Mae

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  • 04/11 - Tatiana
    Caro Esperto, Scrivo per ringraziere la risposta alla mia lettera del 04/09 e per dirle che sono andata da un medico specialista in cantanti lirici e ho fatto un'ecografia della ghiandola della tiroide. La ghiandola è piccola come lo è a chi ha la Tiroidite di Hashimoto ma non ci sono cisti, nè niente. La corda vocale è di un soprano lirico leggero e il mio repertorio era correto, quello d'agilità. Ho le corde piccole e larghe che danno estensione e agilità. Ma non sono piatte come il leggero italiano. Sono in forma di tubetti come morfologia e mi danno una sonorità forte. Insieme a questo, ho la cavità lunga che mi dà il centro bruno. Per questo la confusione di chi mi pensa come lirico. Io però non ho resistenzia per il repertorio lirico puro. Comunque è stato incontrato un nodulo non bilaterale sulla porzione media della corda e si indaga sul perchè, è stato notato che le aritenoidi, dopo la chiusura della corde, non sono parallele. Quella sinistra passa sopra la destra, crociando. Per questo il dolore sul collo nella parte esterna. Uso musculi che di solito non si usano per emettere la fonazione. Le corde di conseguenza non sono parallele. Una è più bassa dell'altra sulla parte posteriore (dove si uniscono )e nel punto di attrito c'è il nodulo. Lo specialista mi ha proposto un'ecografia del collo per capire cosa sta provocando lo squilibrio (tensioni, torsioni) per verificare se per caso non è nel collo il problema continueremo cercando. Da parte mia, colleziono dolori di tutti i tipi dal lato sinistro del corpo ma non potevo immaginare che potessi sbilanciare la laringe. Scoprendo il punto, devo andare da un'osteopata o altro profissionista che riabilita la postura. Una volta che i musculi ritoreranno a chiudersi bene, le corde ritorneranno a essere paralele e il nodulo tenderà a sparire da solo con la fonazione corretta. E a lei? E' mai apparso un caso così? Saluti
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO TATIANA:
    la tua situazione è non poco bizzarra!
    Tuttavia ho incontrato un baritono che, a causa di problemi di masticazione, ha avuto problemi col canto e non solo.
    Devi individuare qual è l'origine di questa situazione che nuoce al tuo apparato, quindi ti consiglio di non cantare finchè persiste il problema delle corde non parallele.
    Consulta al più presto uno specialista e solo dopo aver risolto il problema riprendi lo studio del canto seguendo la tua reale natura.
    In bocca al lupo e fammi sapere come va.
    A presto. Mae

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  • 21/11
    Caro/a Mae (scusami ma credo dovrei scrivere "cara" perchè in qualche post ho letto che sei una donna (sbaglio?), a proposito della forma fisica, è risaputo che se non si è in buona forma fisica e psichica il risultato è che la performance non sarà al top anche se si è supportati da un'ottima tecnica. Dall'alto della tua esperienza, che consigli puoi darmi per quei giorni dove, appunto, si avvertono questi disagi? Hai qualche rimedio immediato prima della performance? Inoltre, vorrei il tuo giudizio su alcuni tenori: Fisichella, Armiliato e Bonisolli. Ciao. Salvo.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SALVO:
    è normale che possano capitare giornate... particolari, tuttavia la tecnica può dare un sostegno decisivo al canto; se si tratta solo di stanchezza fisica e mentale, il rimedio può essere fornito da "integratori" da assumersi nei giorni precedenti ed anche prima della performance (ve ne sono molti in commercio) con ottimi risultati.
    Per quel che riguarda i tenori citati, che dire se non che si tratta di ottimi professionisti ma che, per correttezza, non ritengo opportuno esprimere giudizi personali?
    Con due di loro ho avuto l'estremo piacere di cantare varie opere, e posso dire che sono colleghi estremamente professionali e cordiali, dei veri Signori in palcoscenico.
    A presto. Mae

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  • 30/11 - Carmela
    Intanto mi presento. Mi chiamo Carmela ho 28 anni e studio canto lirico da circa 12 anni - mi dicono che sono un soprano ma ho anch'io dei dubbi (scuole di musica). Da anni canto anche in un coro da camera - siamo circa 12 ragazze. Questo mese sono stata malata. Pensavo che era la solita influenza ma già dopo 2 giorni di febbre ho perso totalmente la voce. Non usciva più niente. Potevo solo bisbigliare con molta fatica. Questo era 2 settimane fa. E soltanto adesso sto migliorando piano, piano. Venerdì sono stata per la terza volta dal medico di famiglia che ha riscontrato un'otite abbastanza grave. Infatti sento del muco tra le orecchie e la gola che non riesco a sciogliere. Mi ha dato il 3º antibiotico + gocce per le orecchie + Fluimucil. E visto che fra due settimane dovrò partecipare a 4 concerti (sia nel coro siae come solista) ho chieso cosa dovevo fare o cosa dovevo prendere per ripristinare la voce. Mi ha detto che entro Santa Lucia dovrei stare bene e mi ha dato della Carnitina (5 monodosi). Mi ha detto che fa bene alle corde vocali. E' vero? Avete Voi qualche rimedio più efficace? Sono molto preoccupata perchè per me è la 1a volta stare senza voce. Ringrazio già per la risposta e mi scuso per eventuali errori di italiano. Sono nata e cresciuta in Germania e vivo in Italia da 8 anni. Carmela
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CARMELA:
    mi pare che la cura che stai facendo sia giusta; per far ritornare la voce, occorre solo tempo e rposo; naturalmente sarebbe ottimo conoscere la causa del "danno" per poterlo curare ma per far tornare la voce, purtroppo, non ci sono farmaci.
    Fai molta attenzione a prevenire, cioè a non prender freddo.
    Un abbraccio e in bocca al lupo per i concerti!
    Mae

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  • 08/12 - Maria Rita
    Gentile Maestro, mi chiamo Maria Rita e mi sono da poco diplomata in canto, da qualche mese pero' accuso, durante e dopo il canto, un forte accumulo di catarro nella trachea che rende la mia voce un po rauca. Io solitamente ho una voce molto pulita e questo mi da molta ansia... Premetto che ho eseguito la laringoscopia con visita otorino e le mie corde vocali stanno benissimo. La mia maestra dice che non sono ancora totalmente padrona della mia voce e della tecnica e vado a smuovere i muchi, è possibile? Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIA RITA:
    complimenti per il diploma.
    Devo premettere che il muco, tanto odiato, è un elemento importante per tutti noi dacchè è indispensabile per un buon funzionamento delle corde (tiene costantemente lubrificate le corde in costante e rapido movimento); esso viene stimolato dalla contrazione del muscolo tiroaritenoideo ed interaritenoideo(addutori delle corde vocali).
    Quindi se non hai nulla di patologico a livello vocale, forse hai una bronchite mal curata e che ti trascini da un pò.
    Non preoccuparti e stai ben calda; il tuo medico di base potrà consigliarti per il meglio (se il disagio persiste, ci sono anche ottime cure termali).
    A presto. Mae

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  • 23/12 - Tiziana
    Cara Mae non scrivevo da marzo, ti avevo consultata per un presunto problema di adduzione delle corde nella parte finale. Siccome nella mia città tra otorino e logopediste c'era disaccordo ho seguito il tuo consiglio e sono andata quest'estate dal medico consigliato. Mi hai dato un ottimo consiglio! Il professore mi ha detto che non avevo nessun problema di ipofonia, ma al limite un vizio diciamo "posturale" da eccesso di sbadiglio. Mi ha dato dei consigli e ora le cose procedono al meglio anche se la strada è ancora molto lunga. E' veramente difficile togliere i vizi che si acquisiscono cantando magari un po' da autodidatti, come ho fatto io da ragazzina. Sbagliatissimo!! Comunque ti ringrazio per il tuo ottimo consiglio. Prima o poi inserirò magari una traccia audio per farmi sentire! Ciao!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO TIZIANA:
    siamo molto lieti che il consiglio abbia dato i suoi ottimi frutti!
    Adesso attendiamo il file.
    Buon anno! Mae

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  • 20/01
    Ciao mae! è un bel pò che non scrivo, ma sono quasi sempre di passaggio sul pc, la musica mi tiene impegnata tutto il giorno, tra il violino l'organo e il canto non so dove dividermi. Ora però arrivo al sodo, ti ricordo che studio canto lirico da 2 anni e mezzo, ho 21anni, soprano leggero e ho un ottimo insegnante... Da un pò di tempo mi sto preoccupando per il tempo che impiego nel far fruttare i miei studi, cioè vorrei dare di più, vorrei prepararmi già per il compimento inferiore, ma mi rendo conto che la mia voce non è matura abbastanza: un giorno do 100 e un altro do 50. A volte mi innervosisco con me stessa appunto per questo, sembra che non riesco a controllare la voce, il problema più grande è cantare interpretando e vibrando, cosa che nei vocalizzi faccio! Non capisco il motivo, perchè riesco nella tecnica e poi divento un pietra sterile e a suono quasi fisso nell'esecuzione di un'aria ad esempio!!! Sono un pò confusa... Da quando ho iniziato sicuramete ho fatto dei progressi, soprattutto nell'estenzione e nell'appoggio, però ho paura di aver finito, di non poter dare nulla, possibile che la mia voce è tutto qui??? Non ho abbastanza capacità o qualità? aa presto. M.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO M:
    evidentemente, per una serie di motivi, ti trovi in una posizione di stallo...
    Non è preoccupante se la cosa è momentanea: troppe cose per la testa e ancora tanto tempo davanti a te.
    Abbi pazienza ancora per un pò, se questa condizione persiste, allora è segno che è tempo di cambiamenti: forse la persona che ti sta insegnando, non riesce ad entrare in contatto con te e la situazione ristagna.
    Dunque stai un pò a vedere che accade, se è solo un periodo di stress, se puoi porvi rimedio, se dopo aver riposato, aver riflettuto ed esserti impegnata la cosa non cambia, allora sai quel che serve.
    Mi auguro sia solo un periodo di stanca, quindi riposa un pò poi rimboccati le maniche e... avanti come un treno (non di Trenitalia, però).
    A presto per gli sviluppi. Mae

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  • 09/02
    Salve sono Monica e ho 23 anni; studio lirica da diversi anni da quando avevo 14 anni e sono soprano leggero (forse di coloritura, raggiungo note molto alte arrivo fino al sol dies sovracuto). Non ho mai avuto problemi significativi ma da qualche tempo sento un fastidio dalla parte sinistra della gola. In sintesi il fastidio è localizzato subito sotto la gola quasi vicino alle tonsille; sento che mi tira qualcosa ed a volte sento come ci fosse un taglietto che però non mi brucia, ma mi sento come se quacuno mi premesse con un dito in quella zona e il suono mi sembra meno squillante come se passasse troppa aria specialmente nella zona dei gravi. Questo fastidio mi si presentò gia un'altra volta qualche anno fa e andai da un foniatra il quale mi disse che non avevo assolutamente nulla e che il dolore che sentivo probabilmente dipendeva dalla cervicale e non dalle corde. Purtroppo ora però il problema si è ripresentato. Spero non sia nulla di grave! Che cosa mi consiglia di fare? Ps: lo so che non si dovrebbe fare ma qualche giorno fa ho gridato fortissimo e per un giorno e mezzo sono stata quasi afona mi sono curata con l'erisimo ed ora sto meglio: il fastidio che sento puo essere dipeso da questo episodio? Grazie mille.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MONICA: che gridare faccia male alla voce lo sappiamo tutti, quindi pensaci prima di esagerare; la voce sporca certamente non può dipendere dalla cervicale, ma forse da atonia o altro quindi il consiglio è di fare una visita da un foniatra che abbia esperienza di voci "cantanti" spiegando per bene i sintomi ma anche gli episodi che potrebbero essere la causa di qualche problema (es. l'aver gridato in modo estremamente esagerato); il medico può vedere e quindi determinare le cause del tuo malessere. Per finire, l'aver gridato troppo può senza dubbio essere causa di afonia, per il dolore, bisogna vedere se siano stati coinvolti fasci muscolari che potrebbero avere dei risentimenti o altro dunque meglio una visita e a me non resta che raccomandarti di non gridare. Un abbraccio affettuoso. Mae

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  • 17/02
    salve maestro!Le farò una domanda che sicuramente avrà sentito mille volte: mi rendo conto di aver seri problemi di respirazione, cosa posso fare? come si sostiente il suono? io inspiro,cerco di mandare il fiato in pancia ma ho 2 reazioni:1)la pancia si irrigidisce troppo; 2) non riesco a stostenere il fiato e la pancia ritorna subito allo stato iniziale di riposo!che posso fare? Esistono esercizi di respiro precisi e soprattutto che sensazione dovrei avere durante il sostegno? Grazie mille.Adriana
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA:

    hai proprio ragione, la respirazione è l'argomento più oscuro del canto: Innanzitutto va detto che un insegnante dovrebbe partire priprio da questo argomento altrimenti ci si ritrova dopo anni di studio con seri problemi e a dover ricominciare con maggior difficoltà dacchè, nel frattempo, si sono assimilati meccanismi sbagliati. Si, ci sono esercizi per la respirazione ma per ottenere risultati bisogna affrontarli con molta disciplina ed assiduità. Sostenere un suono significa mantenerlo invariato (in ampiezza, colore e brillantezza) per tutta la sua durata, e per ottenere questo risultato, bisogna saper adoperare bene il fiato e...il diaframma. Tutti gli esercizi, compresa la presa di fiato, non devono essere affrontati con forza ma con la massima rilassatezza della gola, del viso come se stessi facendo una seduta di joga: concentrazione e rilassatezza così da non irrigidire troppo la muscolatura, compresa quella addominale che dovrà essere tonica ed elastica. Dunque torace ben aperto per inspirare lentamente, profondamente ma senza sforzo, poi lasciare uscire l'aria molto lentamente come un lento soffio cercando di dosare il flusso dell'aria in uscita con le labbra in maniera compatta e costante (sentirai subito pressione a livello addominale ove la muscolatura cercherà di ostacolare la veloce risalita del diaframma) Conta mentalmente quanto tempo impieghi a vuotari e, se sarai costante, noterai che col passare del tempo, impiegherai sempre più tempo cioè avrai imparato a dosare la fuoriuscita dell'aria. Per sommi capi questi sono gli esercizi per dominare la repirazione, ma ci vuol tempo, pazienza ed esercizio costante. Per quanto riguarda poi il rimanere con la voce parlata "sporca" dopo aver studiato, significa che ci si è affaticati troppo (e non va proprio bene) quindi bisognerebbe non affaticarsi troppo! Inoltre oggi si consigliano esercizi di "raffreddamento" dopo aver cantato ossia una specie di defaticamento e si consiglia ad esempio di parlare impostato (lo so che sembra buffo)o di fare dei glissati dall'acuto al grave. E dopo questa lunga chiacchierata, spero di aver acceso una piccola luce in fondo al tunnel ma vorrei anche ricordarti che esistono pubblicazioni che trattano ben più professionalmente l'argomento. Un abbraccio. Mae

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  • 21/02 - Carmela
    Carissima Mae, sono Carmela da Milano. Si ricorda di me? Ho iniziato a cantare un po' meglio e Le vorrei fare ascoltare la mia voce adesso (adesso qualche vocalizzo con voce impostata riesco a farlo). Ho registrato gli esercizi di Concone per voce da mezzosoprano (me lo ha consigliato la mia insegnante di canto) per preparare la voce e non affaticarla eccessivamente. Spero ora si riesca a capire meglio a quale registro di soprano appartengo. Nel ringraziarLa, le mando tutto il mio affetto e la mia stima. Carmela.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CARMELA:
    se non ricordo male, dovresti aver fatto il fonetogramma ma non mi parli di questa esperienza, come mai? Attendevo notizie sulle tue corde vocali per poterti aiutare al meglio ma ascolterò con attenzione i files che vorrai inviare. È comunque bello sapere che la voce sta meglio. Un caro abbraccio.
    Mae

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  • 08/03
    Buongiono maestro, ho bisogno di un consiglio. Studio nella scuola civica di Cagliari e sono molto in crisi perchè da tre settimane circa la mia voce è velata e stamattina addirittura fischiava! Sono a riposo vocale (è da un pò che fa freddo in Sardegna, più influire?), ma vedo che non passa. Ho letto e praticato tutti i consigli in merito, ma non sono riuscita a migliorare, la voce và e viene, migliora solo nei picchiettati ma non negli acuti (sono soprano lir.spinto).Sono molto demoralizzata e le lezioni sono solo di tecnica/respiro. Volevo sapere se il nostro inconscio ci da dei segnali sotto altre forme, come per es. la voce, cioè se lo stato d'animo non è al top e l'autostima cala forse x scompensi d'umore/ormonali, questo ci può creare dei malesseri interiori non esternati, o come forse un senso di colpa per es. aver cambiato insegnante dopo 4 anni, ho chiesto di cambiare insegnante, da grande professionista internazionale a insegnante molto preparata nella didattica (premetto che ègrazie alla nuova ins.ho imparato a respirare con la costodiaframmatica appena 6 mesi fa, prima era toracica !!!) potrebbe essere una chiave di lettura al mio problema ??. E poi secondo lei, una attività come lo yoga potrebbe aiutare a riequilibrare questo mio stato confusionale ??? Grazie per consigli Saluti Monica Fadda
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MONICA e benvenuta! Tre settimane con la voce velata è un fenomeno da tenere monitorato: di solito la voce velata può essere sintomo di stanchezza vocale ma nel tuo caso perdura da troppo tempo; sei sicura che cambiando respirazione tu non abbia innescato un processo di emissione troppo forzata? Il primo consiglio è RIPOSO assoluto onde prevenire peggioramenti, poi appena potrai sarebbe opportuna una visita foniatrica per stabilire che non ci siano patologie alle corde. Spesso la voce risente degli stati d'animo; a volte stress e stanchezza mentale influiscono sul rendimento; a me è capitato un rifiuto fisico della "fatica" nel senso che ogni volta che dovevo cantare un acuto, il mio fisico si rifiutava cioè si afflosciava e l'atonia impediva di emettere il suono. L'ho risolto con riposo e tanta buona volontà, studiando dapprima un'ottava sotto gli acuti, poi emettendone uno ogni tanto e quando è passato il periodo di stress, sono tornati lucidi e sicuri come prima (non avevo però avuto episodi di afonia o disfonia). Dunque se dopo un mese di riposo la voce non torna limpida, è meglio dare un'occhiatina alle corde, così sarai più serena e saprai come risolvere. Cambiare insegnante è lecito ed indispensabile se non si riesce a trovare la propria strada, quindi convinciti che il cambio era necessario e non solo un capriccio; lo so che spesso ci si affeziona al proprio insegnante e lo ritengo giusto se questa persona si guadagna la fiducia dell'allievo con professionalità, passione, dialogo, amorevolezza e portando l'allievo a risultati concreti (le moine non servono nè devono essere sufficienti per un rapporto fruttuoso), durevoli e soddisfacenti (a meno che non ci siano cause indipendenti dalla volontà); una disciplina meditativa come lo yoga certamente contribuisce a riportare calma e serenità dunque ben venga qualora ci fossero problemi ma, Monica, perchè non valuti serenamente le cause di questo malessere e non fai tua la convinzione che cantare è una cosa che ci riconcilia col mondo intero, ci insegna a trasmettere Amore e passioni, ci comunica serenità e gioia, un pò tutta la gamma dei sentimenti che una persona sensibile prova; a volte cantare è una terapia che aiuta a sopportare, a ricavare un momento per se stessi e la propria anima. In questo periodo di inattività, ti consiglio di ascoltare le opere che preferisci distesa ad occhi chiusi nel buio...ti sentirai risollevata e troverai nuovi stimoli che ti scuoteranno dal torpore. Vorrei che ti tenessi in contatto per comunicarci l'evoluzione dei fatti. Un grande abbraccio che possa consolarti un pò e infonderti novel vigore.
    Mae

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  • 14/03 - ZUZANA
    Caro Mae, mi chiamo Susanna. Sono soprano lirico. Provengo dalla Slovacchia. Ho un grande problema con la saliva durante le esibizioni di canto. Sono sicura che è un problema psichico perché più ci penso più ne soffro. Ormai è diventata una cosa ossessiva. Prima di cominciare a cantare ci penso tantissimo e poi mentre canto si crea questa saliva, sento il bisogno di deglutire e vado nel panico più totale. Mi è capitato che non riuscendo a deglutire durante un'esibizione mi sia saltata la voce. Si potrebbe trattare oltre ad un problema psichico anche ad un problema di errata tecnica vocale? Perché comunque in quel momento sento come mi si chiude la gola per trattenere la saliva. Oppure dipende anche dal cibo? Cosa dovrei fare per risolvere sto problema? L'aria Casta diva la possono cantare i soprani lirici oppure è per soprani drammatici? Come potrei alleggerire la voce per farla diventare più agile per poter cantare degli abbellimenti e dei passaggi veloci? Grazie tante e tanti complimenti al vostro sito.Ciao.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SUSANNA:
    che la bocca sia ben umettata è molto buono per la fonazione, tuttavia se la saliva è veramente troppa e causa di fastidiosi inconvenienti, potrebbero esserci cause quali patologie del cavo orale oppure malattie dei denti (riscontrabili da un odontoiatra), infine ci potrebbero essere patologie esofagogastriche (per es. piccole ernie iatali) riscontrabili da un gastroenterologo. Ti assicuro però che mi è capitato di vedere diversi Grandi cantanti, liberarsi della saliva in eccesso con... atti non proprio educati! Se si tratta solo di psiche, sii determinata nel vincere questo effetto poco piacevole. L'aria che citi appartiene ad un'opera adatta ad un soprano drammatico di agilità, tuttavia, in concerto e con un bel legato e dei dolci acuti, potresti eseguirla, ma con grande maestria e sapendo che si tratta solo dell'aria e non del ruolo completo (è un'aria più pericolosa di quanto possa sembrare); pensa che possiedo una registrazione di questa aria cantata nientemeno che dalla grande Mezzosoprano Giulietta Simionato! Per mantenere la voce agile e poter cantare abbellimenti e tutto il resto, bisogna allenarsi con vocalizzi appropriati, ve ne sono di molto gradevoli scritti dallo stesso Gioachino Rossini! Un caro saluto.
    Mae

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ENRICO CARUSO

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