Risposte esperto in merito a consigli a cantanti lirici circa i percorsi di studio da affrontare, trattati di canto lirico da studiare, esperienze di canto da condividere

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Consigli a cantanti - appassionati di opera lirica|Pagina 8

In questa sezione pubblichiamo le domande di chiunque desidera chiedere consigli al nostro esperto in tema di opera lirica, melodramma e tutto ciò che ruota intorno alla vita dei cantanti lirici, dei musicisti, dei compositori...

 

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  • 26/02 - Andrea
    Sono un sessantenne Andrea con tanta passione per il canto. Vivo in Santeramo (BA)e vorrei trovare in loco un insegnante di canto possibilmente esperto; io per tantissimi anni (13) sono stato tenore in un coro civico in loco e da circa tre mesi prendo delle lezioni di canto con un soprano di un paese vicino GIOIA DEL COLLE, ma in febbraio ho interrotto per problemi di famiglia, e sento molto la mancanza anche se devo ammettere che le prime lezioni sono state molto difficili perchè le varie tecniche di studio erano molto incomprensibili e mentre iniziavo a capire qualcosa ho dovuto smettere; ma mi riprometto quanto prima di riprendere, la mia insegnante era molto contenta e mi faceva provare dei classici napoletani dove davo il meglio della mia vocalità chiaramente con tanti limiti che lentamente iniziavo a capire e gestire meglio. Termino con dei suggerimenti che mi potreste dare ringraziandovi e mi complimento per il bel sito che avete saluti Andrea
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ANDREA:
    siamo lieti di averti tra i nostri Amici e ci complimentiamo per la tua passione. Se l'insegnante che hai frequentato sapeva aiutarti a capire (nonostante il caos iniziale)e valorizzava la tua natura, perchè non proseguire con lei che ormai ti conosce e sa spiegarti quel che serve? Il primo consiglio che vogliamo darti è di non trascurare il fattore "respirazione" che sembra un elemento di poco conto ma che invece salvaguarderà la tua gola dall'affaticamento e farà in modo che le tue Romanze classiche risultino poco pesanti e brillanti. Un altro piccolo consiglio: fai sempre dei vocalizzi di riscaldamento prima di cantare, anche se si tratta di canzoni napoletane, sono impegnative per la muscolatura vocale e bisogna perciò che le corde siano riscaldate per poter dare buoni risultati(se proprio desideri sapere se può esserci un valido insegnante dalle tue parti, puoi scrivere una richiesta sul forum dedicato ai nostri lettori). Grazie per i tuoi complimenti e i migliori auspici per una felice ripresa!
    Mae

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  • 03/03 - BARBARA
    Buonasera sono di nuovo Barbara. Ho letto la tua risposta (posso darti del tu?) e sono un po' avvilita, le arie che mi hai consigliato non le conosco ma appena finisco di scriverti mi metto subito al lavoro! Sono molto motivata e appassionata di musica lirica, pensa che tante volte quando canto la melodia dei brani e il trasporto della musica mi fanno venire il nodo alla gola dalle meraviglie che sono state scritte. E comunque (oltre al mio animo particolarmente sensibile) ti dicevo che sono avvilita per il semplice fatto che la mia insegnante pensa che possa essere in grado di interpretare "vissi d'arte" ma ora mi vengono dei dubbi. Considera che arie come "donde lieta" e "mi chiamano mimì" mi vengono piuttosto bene...quali esercizi mi potresti consigliare per far si che la mia voce risulti morbida ma allo stesso tempo potente? Io canto praticamente tutti i giorni ma forse non è sufficiente per ottenere dei buoni risultati. Mi potresti aiutare? Aspetto con ansia una tua risposta Barbara. P.S scusa se sono logorroica ma sarebbero così tante le cose di cui vorrei parlarti! ciao a presto
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO BARBARA:
    certo che puoi darmi del tu, infondo io sono un consigliere che cerca di fugare dei dubbi su una disciplina tanto particolare quale il canto. Il fatto che la tua insegnante voglia proporti solo arie pucciniane mi preoccupa un poco: non è che cantare "Vissi d'arte" sia poi così facile! Soprattutto tenendo conto che la tua è una voce ancora in via di formazione e quindi portata dalla scrittura a spingere il finale! Munisciti delle arie consigliate e comincia a leggerle, magari una frase alla volta, cercando di gestire il canto con morbidezza e controllando il legato (quindi il fiato fluido)vedrai che soddisfazione riuscire a cantare le frasi con dolcezza, l'acuto poi sarà una conseguenza naturale e non un salto scabroso. La sensibilità che ora sembra ostacolare il normale fluire della voce, tornerà utile quando avrai imparato a cantare le arie con la giusta tecnica di emissione che consente di interpretare un ruolo esprimendosi anche seguendo le dinamiche dettate dal compositore (anche se Puccini crea uno stato d'animo particolare)poichè non si può dire di saper cantare un 'opera se non si riesce ad aderire a tutti i dettami della partitura(solo e se si diviene un Big gli verranno concesse delle "licenze" ma sempre previo l'avallo del direttore d'orchestra) inoltre la grande Maria Callas diceva che durante l'esecuzione una parte del cervello è coinvolta nell'interpretazione e un'altra vigila sul sistema tecnico. Cantare tutti i giorni ma con criterio è già molto, tuttavia se il sistema non è corretto, non si possono avvertire miglioramenti; l'aumento del volume è agevolato da un costante ma corretto esercizio (vocalizzi) e se ti trovi in una fase di stallo, è evidente che occorre cambiare qualcosa. Rammenta che per me è un grande piacere poterti aiutare quindi chiedi pure ogni volta che ne senti il bisogno. Un abbraccio.
    Mae

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  • 06/03
    Si caro maestro, credo che il problema sia proprio questo eg ià lo vedo con i soli esercizi di respirazione: appena inspiro tengo già dura la pancia e di riflesso sento indurire pure il collo solo che non riesco a trovare la via di mezzo perchè contraggo molto gli addominali oppure perdo l'appoggio...anche perchè so che l'appoggio è comunque una tensione addominale ma non capisco in quale zona..c'è chi mi dice bassa,c'è chi mi dice appena sotto le costole sempre tanta cofusione.Grazie mille.p.s.un'ultima curiosità: dalla fibroscopia le corde risultano di forma lunga e grossa e a quanto so non sono corde da lirico leggero ma la mia insegnante mi fa fare sempre questo tipo di repertorio (agilità,sempre in alto)e sento che mi pesa;io sto bene in arie centrali ad esempio"Lungi dal caro ben" di Stradella è una delle poche che sento comoda.Che vuol dire? grazie ancora.Adriana
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA:
    ti consiglio di risolvere al più presto la questione "diaframma" e respirazione con la tua insegnante. Argomento n.2 corde lunghe e spesse non si possono definire da soprano lirico leggero e dovresti parlare anche di questo con l'insegnante. All'inizio anche i soprani cantano meglio in una tessitura centrale, infatti, generalmente, le arie antiche possono essere cantate da tutte le voci (maschili e femminili); una voce si cominica a costruire dalla base, come una casa si costruisce sulle fondamenta. A mano a mano che si procede con lo studio, la voce prende forma e si chiarisce la sua identità; bisogna comunque allenarla per abituarla alla fluidità, alla leggerezza ed alla estensione. Dunque urge chiarire la questione con l'insegnante che deve spiegarti perchè opera ed in previsione di cosa. Detto questo ti raccomando buonsenso e tatto che servono a non logorare i rapporti con chi deve prenderti per mano ed insegnarti quel che c'è da sapere. Un abbraccio.
    Mae

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  • 07/03
    Gentilissima/o maestra/o, faccio innanzitutto i complimenti a tutti i responsabili e curatori per il meraviglioso sito di Liricamente e un ringraziamento per tutto quel che di interessante contiene. Quella che segue è la mia storia avventurosa, pirotecnica ed affascinante nel mondo dell'opera e del canto sebbene un po' lunghetta. Sono un ragazzo di 22 anni e il mio avvicinamento alla musica lirica avvenne nel periodo delle scuole medie. La prof di musica portò la mia classe a teatro per vedere il Nabucco. Rimasi folgorato! :) incominciai a cantare il ruolo di … Abigaille! Tutte le sere non mancava “Ben io ti invenni, o fatal scritto” o il “Salgo già sul trono aurato”. Cantavo chiaramente in falsetto e non nego che per un anno continui di quel passo, da completo non curante. A ripensarlo oggi la mia gola sussulta! Fatto sta che nel 2001 a 14 anni mio padre mi iscrisse ad un coro polifonico. Premetto che la mia famiglia non aveva grandi interessi musicali e aveva una minima cultura musicale (quello che hanno oggi è perché mi hanno seguito nei concerti col coro), ma il maestro del coro poteva accettare di non prendermi sia per la muta della voce in quel periodo (anche se non ricordo bene che voce avessi) sia perché a 14 anni, in quale sezione metti un ragazzino? Alla fine entrai tra i bassi, forse perché non erano molti e forse perché il repertorio non era gravoso. Il maestro non era male ma neanche eccelso. Da lui ho imparato a respirare, sostenere mediamente col diaframma e cercare di cantare in maschera, sebbene nel primo anno stavo ingolando la voce. Tra il 2001-2007 ho cantato in questo coro da basso, con la gamma dei brani dal fa1 – mi3, non senza piccole punte nel basso mi bem.1. Durante questo periodo, ho cantato a casa (da autodidatta) di tutto… Parti da basso (l'aria del primo atto di Ferrando del Trovatore, Filippo II – IV atto, Leporello – il catalogo, La calunnia, tutto Zaccaria del Nabucco), da baritono (Conte di luna – il balen del suo sorriso – il trio del primo atto, Jago di Verdi – I e II atto, Figaro – largo al factotum, Nabucco – tutto, deh! Vieni alla finestra, Germont – di Provenza) e pure in falsetto da contralto (Ulrica del Ballo – i due brani), da mezzosoprano (Carmen – Habanera e Seguedilla, Fenena del Nabucco tutto, Azucena – ‘Stride la vampa” e il racconto a Manrico dopo, La strega del “Dido et Aeneas”) e poi soprano (le due arie di Oscar del Ballo, tutto Abigaille, M. Buttefly – un bel di vedremo e l'ultima aria, qualche cosa di Violetta, l'aria di Lady Macbeth – nel di della vittoria, vieni t'affretta, or tutti sorgete, Vissi d'arte, O mio babbino, Mi tradì quell'alma ingrata, Mercé dilette amiche, le arie della regina della notte fino alle coloriture e ai sovracuti, Hojotoo di Brunilde, la parte iniziale dell'aria dei campanelli di Lakmè, l'ave maria di Desdemona, Casta diva, Suicidio, Quando rapito in estasi). Insomma, ci sono tutti i presupposti per avere la voce a pezzi anche se sono state brevi puntate! La voce di petto al tempo era estesa dal re2 al re3 senza problemi. Dal re3 al fa3 c'era il suono ma cantando da basso era un po' tirato. Dal re2 al la1 la voce si velava e riprendeva un po' di corpo nel sol1 fino al mi1 ma non risuonava molto. In falsetto andava omogenea dal sol3 al sol4, e un po' tirata dal sol4 al re5. Decisi di mollare il coro perché non c'era più tempo e rimasi un anno in pausa cantando in casa perché sapevo di non essere un basso e di non essere un tenore però sì un baritono, nonostante la voce fosse più chiara del normale. Penso che questo periodo mi abbia fatto bene perché sono riuscito ad equilibrare la voce anche se dal fa3 in poi, niente. Scoprii comunque di avere quattro registri: uno di puro petto verso il basso (al limite dell'ingolamento), uno di petto ma con la voce comunque proiettata per la linea cantabile re2 - re4, uno di testa con il quale coprivo il sol3-do4 ed il falsetto vero e proprio. Fermo restando che cantavo anche quanto sopra scritto. Nel 2007 mi sono iscritto in un coro di musica antica e indovini un po': la maestra mi disse che ero un tenore, un tenerissimo! Ad oggi, canto con facilità dal la1 al sol3 (oltre non si va) di petto ma con la voce leggera e proiettata, come dice la maestra. Dal la1 al re2 la voce rimane poco sonora, velata ma essendo la tecnica non lirica ma per musica rinascimentale, mi appoggio al basso del coro qualora ci siano parti insieme – inoltre ho una voce che si amalgama bene con le altre. La maestra è spagnola e di formazione spagnola ma molto, molto competente. Si figuri che facciamo mezz'ora di riscaldamento, e a seconda dei brani da cantare, ci sono vocalizzi ed esercizi fisici corrispettivi. Essendo anche un coro non grande, ci corregge individualmente e se una frase non è come vuole lei, si ripete anche 20 volte! Penso questo sia tutto il mio memoriale. Ad oggi canto ancora qualche volta in falsetto, ma parti più comode (tranne quando sono arrabbiato e lì lady macbeth ci vuole!) So che ci sono ancora di più i presupposti per avere una voce completamente rovinata però ad oggi fila e va che una meraviglia. Il repertorio del coro comprende brani del Libre Vermell, Cantar de Palacio di Juan del Encina, canti rinascimentali vari – Marenzio, Azzaiolo ed oltre a piacermi tantissimo, lo sento nelle mie corde, visto che dopo averle trattate malissimo, adesso possono “riposasi” con brani affrontabili col sorriso. Mi piacerebbe intraprendere anche la professione di cantante o studiare al conservatorio ma per ora l'università è una priorità e c'è poco tempo! Le ho scritto tutto ciò oltre che per farle conoscere la mia esperienza, anche per sapere un suo commento anche spassionato. Se volesse chiedermi qualora abbia mai detto ai miei maestri di coro se cantassi in falsetto, la risposta è no, mai detto! La saluta ringraziando ancora!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PIERLUIGI e grazie, grazie, grazie. Ma soprattutto un grazie all'insegnante delle Medie che, almeno nel tuo caso, ha dimostrato che bisogna mettere i ragazzi in condizione di conoscere; la televisione, purtroppo non aiuta (e vediamo i risultati con le generazioni del grande fratello)e non sempre si ha la possibilità di ascoltare musica perchè si vive in un paesino o perchè si hanno priorità più importanti. Un ulteriore grazie a te che sei l'esempio vivente che un insegnante può far davvero molto! Non ho commenti da fare sul tuo memoriale se non che ho trascorso un pò di tempo in gaiezza e grande soddisfazione per un giovane innamoratio della Lirica. Cantare in un coro amatoriale non fa che accrescere la tua cultura musicale (che indirizzo universitario hai scelto?) tuttavia tanto amore per la lirica non deve andar perso, quindi appena potrai, perchè non provare con il Conservatorio (La laurea ti permetterebbe di accedere al livello superiore (Sig!)) oppure potresti trovare un insegnante capace di impostare la tua esuberante voce (allora cominceresti a rispettarla) e magari potresti scoprire di possedere qualcosa di interessante nella tua "gola". Sei molto giovane ed hai tutto il tempo per poter decidere, vorrei solo che rimanessimo in contatto per seguire il tuo percorso. Intanto ritienimi a disposizione per chiarimenti o consigli e sappi che decidessi per lo studio serio, ne saremmo assai orgogliosi! Un abbraccio
    Mae

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  • 08/03
    ciao mi chiamo luca ho 18 anni e da un anno sono entrato in conservatorio come cantante lirico,le volevo chiedere se la pressione esercitata sul diaframma deve essere rivolta verso l esterno oppure verso l interno.come alcuni insegnanti sostengono.?grazie millle e attendo una sua risposta; LE VOLEVO ANCHE CHIDERE SE ESSERE ENTRATI IN CONSERVATORIO A 17 ANNI CON UN PUNTEGGIO DI 9.50 MI POSSA FAR ESSERE FIDUCIOSO VISTI I MIEI PROBLEMI DI AUTOSTIMA.GRAZIE ASPETTO UNA SUA RISPOSTA CIAO E SCUSI IL DISTURBO. DIMENTICAVO: AD UN RAGAZZO CHE SI VUOLE TRASFERIRE CONSIGLIEREBBE UN PICCOLO CONSERVATORIO COME QUELLO DI FERRARA O UNO MOLTO PIU GRANDE COME QUELLO DI BOLOGNA?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCA e ben arrivato:
    intanto complimenti per essere stato ammesso ai corsi così giovane e con un punteggio così significativo: è certamente segno che possiedi ottime potenzialità per poter divenire un bravo cantante e che quindi chi ti ha valutato nutre eccellenti aspettative, sta a te, con lo studio, confermare le loro supposizioni (che tipo di voce hai?). Per ciò che riguarda la respirazione, dipende dalla scuola di provenienza del tuo insegnante, ci sono , a grandi linee e con variazioni, due scuole di pensiero ed entrambe hanno potuto dare ottimi risultati. Io ritengo che per la voce maschile, soprattutto se importante, sia più adatta la prima ipotesi, ma è solo una convinzione che mi deriva dall'esperienza, da una vasta sperimentazione e da un orecchio particolarmente attento al prodotto. All'ultimo quesito rispondo che è l'insegnante che conta, non le dimensioni di un Conservatorio; ci sono molte variabili per valutare la questione: la bravura e la serietà di un docente, la quantità delle cattedre di Canto, quanti allievi stranieri vi sono, quali opportunità di studio offre...ed altro ancora, quindi credo che dovresti informarti presso qualcuno che ha già fatto il percorso e che certamente saprà dirti pregi e difetti dell'Istituto in questione. Non mi resta che sperare di rileggerti per seguire il tuo cammino e rimanere a disposizione per ogni perplessità. In bocca al lupo!
    Mae

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  • 12/03
    Grazie per i consigli maestro. Ripensavo al mio problema e ho dimenticato di aggiugere che potrebbe essere stata la nuova attività sportiva, iniziata proprio 3 settimane fa, e cioè l'acquagym. Probabilmente sono intollerante o allergica al cloro, infatti ieri dopo la lezione, la voce è diventata sempre + roca e afona. Sarà meglio optare per un'attività più tranquilla come il cardio-fitness o gi gong? C'è qualche attività più indicata di un'altra? Grazie ancora per la pazienza. Saluti Monica
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MONICA:
    l'attività fisica fa bene, tonifica la muscolatura ma non bisogna strafare; basta anche fare jogging per dare sensazione di benessere ed allenare il fisico ad una tonicità... scattante; alcuni preferiscono lo Yoga che abitua alla concentrazione (necessaria nello studio del canto), altri si danno al vogatore per "fare fiato"; se poi vi sono controindicazioni personali , allora dovete fare attenzione; attenzione al secco, al troppo umido, a non rimanere troppo tempo con la testa bagnata, a non essere contagiati da compagni di corso diffusori di bacilli ecc., insomma come sempre il giusto sta nel mezzo ed il buon senso aiuta molto. Sarà un piacere se potrò aiutarti ancora. A presto.
    Mae

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  • 13/03
    Cara Mae, oggi ho avuto modo di leggere qualcosa in più sul sito. E' fantastico!!! I tuoi consigli sono sempre pacati e sereni anche se non mancano di forza e passione (vedi il caso Peppino). Io avverto una forte sensibilità, ti ringrazio ancora x l'incoraggiamento che mi hai dato: ne avevo molto bisogno, non è mai abbastanza, anche se ho quasi 40 anni. Ho iniziato a cantare nel coro di chiesa e poi x 8 anni come corista in un coro "serio" in Toscana ( e qualche parte da solista). Per paura della mia incapacità non ho mai voluto prendere lezioni di canto, cosa che tutti mi consigliavano di fare. Poi dopo la nascita della mia bambina tutto è cambiato. E' grazie a lei, mi ha dato la forza di iscrivermi alla scuola civica se ora affronto quel mondo,bellissimo ma difficilissimo (perchè x me è tutto nuovo), che è il canto solistico (da circa4 anni). Lo scorso giugno ho fatto la mia prima audizione per il coro del lirico di CAgliari e naturalmente non sono passata, ma indubbiamente è stata una bella esperienza. Il mio senso di inferiorità è il fatto che avendo fatto conservatorio ma studiando da privatista non mi sento all'altezza della situazione, forse non ci credo veramente??. Sarà il caso di rivalutare l'iscrizione al conservatorio oppure studiare per puntare su audizioni ? Cosa me pensi ? Un abbraccio Monica
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MONICA e grazie per le belle parole.
    La tua storia assomiglia a quella di molte ragazze che hanno potuto regalarsi uno studio così particolare solo quando sono riuscite a ritagliarsi uno spazio nella pesante quotidianità; hanno ritrovato la gioia di poter imparare e poi cantare e qualcuna è riuscita a diplomarsi alla soglia dei 50 anni!!! Volere è potere e puoi riuscire anche tu a fare in modo che la vita possa riservarti ancora momenti densi di soddisfazioni personali! Avere una cultura musicale è importante, ma la si può coltivare anche al di fuori di una istituzione; se hai voglia di fare, esistono mille modi per scoprire, apprendere, conoscere; non devi quindi sentirti in imbarazzo se hai studiato da privatista, anzi: sii determinata nello studio fatto per te stessa e non per ottenere dei voti. Purtroppo ci si accorge di quanto sia bello imparare, quando non si è più in età scolastica!!Ma la nostra volontà ed i mezzi oggi a disposizione fanno in modo che si possano colmare molte lacune. La vita è breve per poter imparare tutto quello che ci interessa ma cerchiamo di fare il possibile e, per noi stessi, mi raccomando, non certo per gli altri. Non scoraggiarti se una audizione non ha avuto esito positivo, è normale, ma approfitta per continuare a migliorare il tuo prodotto e vedrai che troverai il modo di esprimerti al meglio. Siete Creature meravigliose, capaci di sentimenti profondi e sinceri che solo chi si dà alla Musica può avere. Siete il sorgere del sole che porta linfa nuova a chi si nutre delle vostre gioie e soddisfazioni. Un abbraccio avvolgente a te e a tutti coloro che hanno la voglia e l'opportunità di realizzarsi cantando.

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  • 19/03
    ciao maè: è sempre bello leggere le sue risposte, mi mette allegria.Comunque l'aria d'opera per il diplomino è "quanto è bella quanto è cara", una tragedia...mi affogo!!! (per non parlare poi della cavatina finale) solo a pensarla vado in panico!!! Comunque si, farò cosi, registrerò e manderò il file. Magari con il lettore mp3 registro proprio la lezione che faccio in classe. I problemi ci sono, lo so, me ne rendo conto; la respirazione non la sento funzionante e poi ripeto: il grosso disagio è l'insegnante donna che credo non capirà mai le mie difficoltà.Maè mi affido a lei!!!graaaaaaaaaazieeeeeeee. p.s. C'è però una cosa buona: qui da me ho messo su un bel coro polifonico, ma direi lirico-polifonico essendo un cantante dò un'impostazione lirica. La sezione dei contralti è formidabile! A proposito vorrei reperire altri elementi, posso inserire l'annuncio anche qui?'come devo fare?? Grazie di cuore.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PEPPINO: adesso si che ti riconosco! Bene! Non scoraggiarti, non tutti gli insegnanti vanno bene per tutti, altrimenti avremmo avuto tanti Pavarotti! Poi ci sono persone più sensibili e più dedite all'insegnamento, altre si spazientiscono o scelgono la preofessione solo per avere un sostanzioso stipendio senza sudare molto. Non tutti hanno a cuore i propri allievi, altri non sanno proprio cosa fare (che vuoi, le cose vanno così) ma non demordere, faremo tutto quanto ci è possibile per aiutarti. Lo sapevo che eri l'uomo dalle mille risorse: un coro! Bravo, così capirai cosa vuol dire insegnare agli altri e ti farai un bel bagaglio di esperienza e....pazienza! Prova a mettere l'annuncio sul Forum del nostro sito precisando località, programmi e contatti, molti dei nostri amici si sono conosciuti tramite Liricamente! In bocca al lupo e un abbraccio super!(attendo file)
    Mae

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  • 22/03
    Gent. Mae, grazie dell'incoraggiamento e sappi che per me è fondamentale averti come mae virtuale, perchè mi alleno da solo e te ne sono grato. Allora sono sulla giusta strada, la mia paura era non esserlo e schiarire/nasalizzare troppo, sono contento. Ora avrei 2 richieste: la prima riguarda il potenziamento della respirazione e qualche esercizio in particolare utile per questo, ad oggi non ne faccio. La seconda riguarda lo studio della Madama butterfly ed in particolare ora mi trovo a sapere tutta la parte di Pinkerton dove pian piano sto limando le parti acute dei Sib4 e cercherò di affrontare meglio il do5 nel duetto "Vien", dove trovo più difficoltà. Ma la mia idea era quella di lasciare per un periodo di circa 2 mesi M. Butterfly da parte e dedicarmi allo studio della Cavalleria rusticana/Pagliacci che mi avevi suggerito a dicembre quando ho riiniziato ad allenarmi dopo 6 anni di fermo, cosa ne pensi? e magari mandarti quando pronta la siciliana? Oppure mi sugerisci qualche altra opera più adatta? Se mi dovessi suggerire un tenore da ascoltare per carpirne i segreti della tecnica cosa mi suggeriresti? Aureliano Pertile potrebbe essere positivo o Bergonzi? Una cosa che mi sono sempre chiesto è a quale tenore si avvicina di più la mia voce, tu cosa dici? Grazie mille Mae stammi bene a presto
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIO: esercizi di respirazione puoi trovarne in ogni metodo di canto (magari puoi leggere qualche mail dei tuoi colleghi ai quali ho già risposto "la respirazione nel canto lirico" perchè è un pò lungo scrivere gli esercizi da fare) e sappi che sarebbe buona cosa farli. Per quel che riguarda M. Butterfly (ricordo che il Do finale atto primo non è obbligatorio per il tenore), sono perfettamente d'accordo col lasciarla un pò a riposo per riprenderla più avanti; propendo, invece, per lo studio di Turiddu ma sempre con la medesima impostazione, quindi attendo di ascoltare i risultati su quello che sembra un brano di poco conto (la siciliana) e che invece mette in difficoltà fior di interpreti (per Pagliacci, aspetta ancora un pò). Per un parere sulla tua voce, avrei bisogno di sentire dal vivo, è una domanda troppo particolare; per il resto, leggi con calma la mail di moderazione della tua posta.

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  • 28/03
    Caro maestro: sono entrata veramente in crisi, non so più cantare. Ma che mi succede? Mi potrebbe dire come si fa a tenere la laringe bassa? Forse sbaglio questa posizione, non è possibile che dopo 2 frasi musicali non ce la faccia più a cantare. Credo a questo punto di sbagliare non solo la respirazione, ma anche le posizioni. Io pensavo che abbandonando la mascella verso il basso la laringe fosse automaticamente giù (almeno così mi hanno detto) ma mi sa che non è così. Potrebbe consigliarmi degli esercizi? Grazie mille. Adriana
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA:
    mamma mia! La mezza stagione porta aria di crisi! Che accade fanciulla? Questi sono problemi da affrontare col proprio insegnante, che ne dice lui/lei? La laringe deve essere rilassata e lo si può ottenere con lo "sbadiglio", ma se nessuno ti spiega come funziona e controlla i tuoi vocalizzi, risulta meno facile di quel che sembra. È però importante che il diaframma funzioni bene, altrimenti si crea uno squilibrio che fa affondare la voce "in gola" mentre deve sempre risuonare in maschera. È difficile spiegarlo, e soprattutto non conosco il tuo livello attuale; magari è solo un periodo di stress, oppure....è ora di qualcosa di nuovo ma a questo dovrai rispondere tu! Attendo novità
    Mae

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  • 29/03 - LUCA
    salve sono Luca,le volevo chiedere se per un ragazzo al primo anno effettivo in un piccolo conservatorio sia vantaggioso trasferirsi presso il Giuseppe Verdi di milano grazie a presto
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCA:
    spesso ricevo queste domande e la risposta è sempre la stessa: se hai trovato un bravo insegnante, tienitelo stretto poichè non sempre il buon insegnante sta in un grande Conservatorio; se invece ti trovi male, come si diceva nei tempi che furono, "se devi affogare è meglio farlo in un grande mare". Bisogna valutare sempre i pro ed i contro, ad esempio un Conservatorio Importante rilascia un Diploma significativo che però, per fare il cantante, non è un titolo preferenziale; ci sono bravissimi cantanti che provengono da conservatori di tutta Italia; magari vi sono più opportunità di scelta e di frequentazioni (a volte le carriere si costruiscono solo su questo, sig!) poichè vi sono molti corsi, ma torno a ripetere che se poi trovi un pessimo insegnante, allora ecco che tutto cade in secondo piano. Devi valutare per bene ed operare la scelta migliore per il tuo avvenire. Lo so che non è facile ma bisogna documentarsi e capire se il gioco vale la candela: è l'insegnante e la tua volontà che contano, tutto il resto passa in secondo piano. Facci sapere gli sviluppi della situazione e in bocca al lupo!
    Mae

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  • 29/03 - MICHELE
    Buonasera, mi piacerebbe sapere se e, in caso positivo, dove e quando il soprano Mariella Devia reciterà durante questa stagione lirica. Esiste forse un sito da consultare per conoscere il calendario delle opere con Mariella Devia come protagonista? Ringrazio anticipatamente per la gentile risposta. Buona sera, Michele Semacchi.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE,
    mi spiace, ma proprio ieri sera ha avuto luogo un concerto della Sig.ra Devia a Gallarate! Non essendo a conoscenza di un suo sito personale, posso assicurarti che potrai trovare le date dei suoi appuntamenti artistici proprio qui sul nostro sito. Vieni a visitarci e troverai tutto quel che serve. Grazie.
    Mae

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  • 31/03 - PASQUALE
    Salve Mae, senti vorrei capire o, per meglio dire, confermare quello che so di tecnica. Come avvengono l'appoggio, il sostegno e tutto quello che bisogna usare per essere impeccabile. Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PASQUALE,
    questa domanda prevede che io possa inviarti un trattato di tecnica più un'encicolopedia della musica lirica. Come posso spiegarti in qualche riga tutto quel che serve per acquisire una buona tecnica? La perfezione non è di questo mondo, purtroppo! Tutte queste cose si possono dire ed imparare in anni di studio concreto e vigilato; ad un maestro virtuale rimane difficile spiegare senza neanche ascoltare il prodotto del richiedente. Inoltre ogni individuo ha un percorso tutto suo da compiere poichè ognuno ha le proprie caratteristiche fisiche e psicologiche che devono essere capite e rispettate. Intanto consiglio di cercare un bravo insegnante che possa condurti per mano attraverso tutti gli argomenti, vegliando sul tuo personale patrimonio e guidandolo sulla strada più adatta. Se hai avuto cattive esperienze, allora comincia a leggere dei trattati che possano spiegare l'argomento (ve ne sono di validi). Io rimango a disposizione per chiarire, consigliare o valutare (attraverso i files audio) la tua situazione, solo allora potrò esserti d'aiuto. Ho troppo pochi elementi per risponderti in modo esauriente e, soprattutto, l'argomento, così posto, è troppo vasto per poterlo fare in poche righe. Ho bisogno di domande più specifiche per poter rispondere. Un altro consiglio è quello di farti un'idea di come ti piacerebbe cantare (avrai un cantante preferito) e di ascoltare con grande attenzione le esecuzioni per capire il modo di cantare e di esprimere. Questo è semplice e puoi cominciare da subito. Un abbraccio.
    Mae

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  • 31/03
    Salve maestro, volevo sapere una curiosità: come le dicevo l'altro giorno, sono un po' in crisi vocale così ho deciso di non cantare per un certo tempo. Oggi ho ricantato a lezione ed ho eseguito, oltre i vocalizzi iniziali, due solfeggi cantati, un'aria d'opera e un'aria antica. Non ho sentito fastido mentre cantavo, ma una fastidiosa tossicina e muchi finito di cantare, mentre la voce nel parlato era normalissima, però, provando ad accennare, sentivo la voce un po' stanca. È normale? Aspetto la sua risposta. Grazie mille.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA,
    tutto normale perchè il riposo è stato troppo breve! Bisogna stare almeno una settimana senza attività quando si hanno i tuoi malanni, tre giorni servono a poco, forse a niente. Ricorda che quando si canta con la gola infiammata, il disagio si prolunga, quindi meglio guarire bene e poi riprendere. Ti consiglio di attendere una settimana prima di tornare al lavoro, poi riprendi senza affaticarti con vocalizzi, solfeggi cantati e l'aria antica, la settimana successiva riprenderai a provare anche l'aria d'opera. Sei appena uscita da una malattia e bisogna riprendere gradualmente e senza fretta. Riposo! Un abbraccio
    Mae

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  • 01/04
    Ciao cara Mae, ci sono degli aggiornamenti sulla mia salute vocale. La voce è ancora "flebile" nonostante il riposo vocale, perciò, per precauzione e dopo una forma influenzale con laringite, mi sono sottoposta a una visita dall'otorino il quale, ha riscontrato una infiammazione dovuta al famoso "reflusso notturno". Io non ho mai avuto problemi di questo genere, nè dolori nè ho mai seguito una dieta particolare. Mi ha consigliato, ancora una volta, riposo vocale per 2 settimane e la famosa pastiglia LUCEN a digiuno, oltre a dormire con 2 cuscini !!!(uffa, amo dormire con i cuscini sottiletta): insomma niente di grave. La mia preoccupazione maggiore era che questa afonia potesse essere causata dalla comparsa di noduli alle corde. Quindi continuerò a seguire il tuo consiglio e naturalmente quello della mia insegnante: riposo vocale assoluto . Approfitto di questa pausa per riprendere un po'il solfeggio e per approfondire argomenti per me completamente nuovi: il gesto vocale, la mimica, la postura ecc... Trovo che su questo argomento ci sia molto da studiare, cosa ne pensi ? Quale importanza dai a questo aspetto nello studio del canto? È solo questione di talento naturale ? Un affettuoso abbraccio. Monica
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MONICA,
    niente di grave dunque, ma ti consiglio ugualmente di leggere sul nostro forum dei cantanti una comunicazione avviata da Gloria, così potrai essere più attenta a quel che ci accade intorno. Cosa penso del gesto vocale? Bella domanda! Alcune persone hanno una gestualità innata, ma nella maggior parte dei casi occorre una guida; io ho seguito lunghi corsi con degli insegnanti illustri che mi hanno fatto capire quanto sia importante la presenza scenica e non il gigioneggiare. Il gesto è la conseguenza dell'interiorizzazione del personaggio; una volta che avrai capito la trama, l'azione ed i sentimenti del personaggio, il gesto verrà più spontaneo ed appropriato. Ci sono alcune "regole" di posizione che servono ad evitare innaturalezza o rigidezza e, come dicevo, un bravo insegnante te le può segnalare. È inoltre importante sapere qualcosa sui costumi, sul trucco e sulle pettinature poichè spesso ci si deve preparare senza aiuti e un gioiello, delle scarpe inadatte, una parrucca di epoca sbagliata o un costume mal messo potrebbero risultare ridicoli. Si tratta di professionalità. Un abbraccio e guarisci presto.
    Mae

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  • 10/04 - STEFANO
    Buonasera, mi sono appena iscritto a questo sito che trovo molto ben fatto e interessante. Volevo porvi alcuni quesiti. Premetto che non sono un cantante, ma mi sto avvicinando al mondo della lirica grazie ad amici che invece lo sono. Da qualche tempo penso all'idea di prendere in gestione un teatro, anche piccolo, magari in provincia, nel Veneto o in Emilia-Romagna per poter organizzare rappresentazioni pubbliche, quali operette, concerti ecc.. Purtroppo non ho la più pallida idea di come ciò potrebbe accadere. Mi chiedevo se voi potreste darmi qualche informazione in più. È necessario iscriversi a bandi di concorso? Dove li posso trovare? Grazie mille
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO STEFANO e grazie per i tuoi apprezzamenti.
    L'idea è davvero bellissima! Certo è che bisogna avere un po' di disponibilità economica per prendere in gestione un teatro, anche se piccolo. Vi sono molte piccole realtà che purtoppo vengono aperte al pubblico poche volte in un anno (anche in Lombardia) e, generalmente, bisogna rivolgersi agli amministratori (per lo più i Comuni) e trattare con loro proponendo programmi di interesse vario (proprio come fai tu)come fanno grandi associazioni che preparano dei "pacchetti" e li vendono ai vari circuiti gestendone allestimenti e biglietteria (vedi l'AMAT). Di più non saprei dirti, ma forse qualche nostro lettore potrebbe aiutaci.....Attendiamo notizie dagli Amici di Liricamente che possano darci qualche "dritta".
    A presto!
    Mae

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  • 18/04 - ROBERTA
    Egregio Maestro, sono una ragazzina di 12 anni che frequenta un laboratorio scolastico di coro. Mi piace molto cantare e vorrei sapere qual è l'iter per diventare cantante lirica. Grazie per l'attenzione e buona giornata.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROBERTA e benvenuta!
    Ci sono vari modi per diventare "cantante lirica": si può studiare privatamente con un bravo Maestro oppure si può entrare in Conservatorio (età minima 16 anni per le ragazze) e conseguire un diploma. Tutto dipende dall'obiettivo che ci si prefigge. Per il momento è ottima cosa che tu cominci ad esplorare il mondo della musica, con un bravo insegnante ti appassionerai di certo e magari potrai anche trovare un valido insegnante di canto! Augurissimi!!!!
    Mae

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  • 23/04 - Claudia
    Grazie Mae, mi hai confermato le idee che avevo in mente.
    Studio canto da parecchi anni, prima privatamente ed ora sono in conservatorio, quindi possiedo un minimo di esperienza (per questo il maestro sì è rivolto a me).
    Io, però, non ho mai insegnato e se devo essere sincera la cosa mi imbarazza...temo di non accorgermi degli eventuali errori. Comunque i tuoi consigli sono molto utili.
    Stasera provo, poi mi rifarò sentire! Ancora grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CLAUDIA,
    molto bene, allora mettiti alla prova e mi raccomando con pazienza e....cautela. In bocca al lupo!
    Mae

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  • 24/04 - MICHELE
    Grazie maestro per il tuo consiglio.
    Ho inciso i brani a Febbraio del 2008, ma ora li canto meglio, comunque seguirò sicurmente il tuo consiglio.
    Riguardo alla voce di Violetta non è la mia; te lo dico ora che l'hai sentita, è quella della mia mamma!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE
    vedi quanto sei fortunato!
    La tua mamma ti segue e canta assieme a te (avevo sentito una somiglianza timbrica).
    Un abbraccio affettuoso a tutti e due!
    Mae

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  • 25/04 - Alida
    Mae!! Quanto tempo è trascorso! Sono così felice di potermi rivolgere di nuovo a te!
    È stato un anno molto difficile, ho sperimentato l'ebbrezza dei capricci sentimentali di un tenore già affermato che per poco non mi ha fatto perdere la voglia di cantare... ,ma come sempre e come è giusto che sia l'Arte e la mia forza di carattere hanno avuto la meglio.
    Dopo un mese di silenzio (pur di non incontrarlo di nuovo a canto) e il dubbio se dover o meno cambiare maestro, sono riuscita a tornare a lezione, temprata nello spirito più che mai. Questo ha avuto benefici anche nel canto: in tre giorni ho fatto più progressi che in un mese!
    Ora sono "definitivamente" (ancora sono giovane, la voce può cambiare) classificata come soprano lirico-leggero di un certo spessore e sto cominciando a studiare "Caro nome" dal Rigoletto e viene un do (o do diesis?) sovracuto grande come una casa e senza alcuno sforzo!
    Per altro nei vocalizzi raggiungo ampiamente e con facilità la mia ultima, almeno così' sento io e anche il maestro è d'accordo che sia l'ultima nota: Fa sovracuto.
    Ti manderò una registrazione del nostro saggio che si terrà alla fine del corso di arte scenica, ma non so ancora quando.
    Baci e in bocca al lupo a tutti!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ALIDA!!! È davvero un secolo che non ci si sente; che vuoi fare, nel mondo degli "svitati" accadono anche queste cose, l'essenziale è che tu ne sia uscita indenne.
    Molto bene per i progressi fatti, non vedo l'ora di poterti ascoltare, magari proprio in "Caro nome"; sono contenta anche che tu abbia trovato una strada maestra da seguire (gran cosa!) così i progressi saranno più veloci e concreti.
    Una sola cosa mi raccomando: non permettere a nessuno di interferire nel raggiungimento dei tuoi obiettivi, specialmente per futili motivi; tu hai molta caparbietà, mettila in atto nello studio e vedrai che camminerai spedita e sicura.
    Buon lavoro ed in bocca al lupo per il saggio.
    Mae

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  • 27/04
    Ciao sono Luca.
    La mia insegnante di canto non mi dà fiducia e continua a buttarmi a terra; sono sempre più demoralizzato e ormai cantare non mi emoziona più. Cosa devo fare per riacquistare la voglia e la sicurezza perse?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCA,
    la prima cosa da fare è chiedersi il perchè di questa situazione. Non ci sono progressi nel tuo studio? Non ti applichi abbastanza (secondo l'insegnante), oppure non ci sono le condizioni per un tuo progresso? Devi analizzare la situazione in modo obiettivo e, se ti trovi in una condizione involontaria di stallo, consulta un nuovo insegnante che sappia guidarti, comprenderti ed aiutarti ad apprendere.
    È questo il motivo per cui mi chiedesti se era meglio un piccolo conservatorio oppure era meglio migrare in un Grande Conservatorio? Senza prendere drastiche decisioni, verifica se la colpa di questo stato è da attribuirsi unicamente a te oppure ad una situazione poco felice.
    Se pensi di non aver tutta la responsabilità, fatti sentire da un altro maestro che possa dirti onestamente quali sono i tuoi problemi; se riterrai che la causa possa essere un insegnamento inadatto, chiedi un trasferimento (oppure semplicemente cambia maestro).
    È sicuro che con un insegnamento adeguato, ritroverai fiducia e amore per la tua passione, garantito!
    Mae

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  • 29/04 - DAVID
    Salve a tutta la redazione di Liricamente.
    Mi sono appena iscritto , studio canto lirico, sono un tenore ed ho 18 anni. Detto questo, volevo chiedere all'esperto perchè, quando canto, mi si irrigidisce il collo, provocandomi un sintomo di stanchezza.
    Questo mi capita soprattutto quando cerco di fare un acuto di notevole estensione. Io credo di avere una voce grossa e non semplice da gestire.
    Vi ringrazio per la vostra gentile attenzione.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO DAVID,
    se è poco che studi, è del tutto naturale che ci sia qualche problema. Le tensioni al collo sono certamente dovute ad uno stress che interessa la parte che non riesci ancora a gestire come si deve.
    Certamente starai studiando per apprendere una respirazione idonea a sostenere l'emissione che, se basata sullo sforzo muscolare, risulta sempre faticosa (soprattutto nella zona acuta).
    La voce del Tenore si costruisce a poco a poco e con grande perizia, ci vuol tempo e molta pazienza per otterere i risultati: bisogna impostare la voce, svilupparla e renderla ,ma, come è noto, ci vuol tempo (e vocalizzi!).
    Grazie a Dio sei molto giovane ed hai tutto il tempo per studiare ed apprendere tutto quello che serve per gestire una voce anche se "importante"; ricorda anche che la voce va trattata con i guanti di velluto, mai cantare sullo sforzo, ma apprendere, come prima utilissima cosa, come si respira per avere una emissione morbida e fluida.
    Gli acuti, dapprima forzati o striduli o non belli, verranno forgiati e resi accattivanti da uno studio costante e rispettoso della natura, dunque il segreto sta nel trovare un valido insegnante che possa trasmetterti tutte queste cose che faranno di te un Tenore provetto. A presto.
    Mae

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  • 29/04 - MICHELE
    Grazie maestro per i tuoi, non nego, saggi consigli, ma che paura quando il mio papà che non ha mai aperto il mio pc ha letto quello che tu hai scritto! Si è arrabbiato, ma io gli ho promesso che canterò quando sarà il momento idoneo.
    Ora ti devo comunicare che, con i ragazzi che frequentano come me il corso musicale a scuola, abbiamo partecipato ad un concorso conquistando il primo premio.
    Abbiamo suonato dei pezzi della Aida e della Traviata, naturalmente suonando i vari strumenti. Bello no?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE,
    BRAVISSIMO! Complimenti a te, ai tuoi compagni ed anche a chi ha organizzato il corso da voi vinto!
    Ecco questo è proprio ciò che serve per appassionare i giovani alla musica ed entusiasmarli!
    Grazie anche al tuo papà che, un po' bruscamente, ti ha strappato una saggia promessa che spero vorrai mantenere. Mi farebbe tanto piacere ascoltare i brani con cui avete vinto il concorso, puoi inviarli come hai fatto per le romanze? Se sì, sarò felice di ascoltare il vostro prodotto e rallegrarmi per tante giovani promesse all'OPERA!
    Grazie.
    Mae

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  • 06/05
    Cara Mae,
    siamo rimasti che ti avrei inviato la registrazione della Siciliana, purtroppo ho rotto il registratore e non riesco a trovare un minuto per comprarne uno nuovo. Nel frattempo con i tuoi consigli riesco ad esercitarmi senza accusare stanchezza.
    Ho studiato in questi 2 mesi la Cavalleria rusticana e l'ho trovata, dal punto di vista vocale, leggermente più difficile della Madama Butterfly, penso sia dovuto al fatto che si poggia molto su fa 4 e fa diesis 4.
    Sto cercando di tenere chiara la voce con la vocale E e negli esercizi di muto che faccio cercando di mantenere le vibrazioni tra il naso e la bocca, noto che sul sol 4 in su queste vibrazioni si spostano e non le sento più come nelle precedenti note: è naturale? Devo ricercarle forzando la posizione per cui compaiono?
    Sarei dell'idea di tralasciare per un po' la Cavalleria e studiare un'altra opera completa adatta alla mia voce, cosa mi consigli? A me piacerebbe il Rigoletto.
    Ti ringrazio per la disponibilità e se non ci sentiamo prima un in bocca al lupo per il Master. A presto
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIO,
    mi spiace per il tuo registratore....strumento di tortura!
    Benissimo per gli esercizi che ti portano sulla buona strada. Per le vibrazioni, tieni presente che più si va verso l'acuto, più si ha bisogno di spazio per far risuonare la voce, quindi è normale non sentire più la vibrazione "tra la bocca ed il naso" come dici tu; probabilmente sentirai la vibrazione di più nei seni nasali (maschera) ed è buona cosa ugualmmente.
    Mi pare comunque di ricordare che tu dovessi sistemare la prima ottava perchè poi gli acuti sono al loro posto (o no?), quindi cerca di non incastrare la voce, ma dai cavità perchè gli acuti risultino sempre morbidi ed ampi.
    E' noto che Cavalleria è un'opera adatta ad una voce robusta e più drammatica, infatti la tessitura è più grave, quindi risulta più pesante; non credere che Rigoletto possa essere più semplice: il Duca di Mantova è un ruolo lungo, difficile e complesso...
    Io comincerei con Traviata che non costringe a spingere, non ha grandissime difficoltà tecniche e può essere affrontata da vari tipi di voce e poi è Verdi, quindi una scrittura meno pesante di Puccini o Mascagni.
    Perchè non provi? Tieni anche presente che la Traviata è una delle opere più rappresentate in tutto il mondo e...è bene conoscerla! Un abbraccio.
    Mae

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  • 06/05 - massimo
    Gentilissima Mae sono Massimo.
    Le scrissi prima di Natale in merito alla difficoltà per un contraltista di trovare insegnanti validi disposti a lavorare con questo tipo di vocalità. Ho deciso con approvazione della mia insegante di preparare l'esame di ammissione al conservatorio (con tutti i rischi e pericoli del caso) e porterò un repertorio che spazia dalla fine del '500 alla fine del '700. Devo dire che le arie scelte mi piacciono molto e le sento veramente adatte a me.
    Credo che questo messaggio sia di una banalità estrema, ma espone comunque uno stato di disagio e insicurezza, nonostante io senta i progressi nello studio, e, giorno dopo giorno, esercizio dopo esercizio, sento, a livello corporeo, quell'equilibrio di cui Lei parla nelle Sue interessanti risposte...
    E fin qui tutto bene...
    Il problema è banale ed è il seguente: oggi ho provato a registrarmi con un registratorino portatile e mi sono riascoltato, conclusione: la mia voce è una schifezza... Sono piombato nello sconforto più nero.
    Tutto questo è banale e narcisistico, perché non bisogna cantare per se stessi, per autocompiacersi; pretendere di ascoltarsi e piacersi è narcisistico!
    Ci sono momenti in cui io mi domando: "Cosa ho da dare io a chi mi ascolta?". Grazie per l'attenzione che dedicherà a questo messaggio banale e narcisista. Un abbraccio
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CREATURA BELLA!
    A te un grazie per il primo sorriso della giornata! Che sei una persona speciale lo sapevo già, ma l'essere in grado di criticarti aumenta la mia stima nei tuoi confronti.
    Vorrei che sapessi che sono pochi coloro i quali, ascoltandosi, si piacciono o si trovano piacevoli e questo perchè spesso abbiamo una opinione errata della nostra voce.
    Mentre cantiamo sentiamo cose bellissime e piene di armonia poi, di fronte all'oggetto di tortura, la cruda realtà! A volte sentiamo l'esatto contrario di quel che avevamo creduto di fare!!!
    Dunque animo, il registrarsi è uno studio, un giudizio spietato sul nostro operato, ma se lo studio è continuo, a distanza di qualche mese potrai notare (se lo studio è proficuo) progressi e miglioramenti, magari ti parrà sempre una schifezza, ma noterai che vi sono dettagli meno striduli o passaggi meno aggressivi.
    Sopporta di ascoltare la tua voce, impara a conoscerla e a migliorarla con lo studio e verifica, ogni 2/3 mesi, i progressi. Questo è uno studio serio e costruttivo proprio perchè implacabile, ti mette di fronte a tutti i difetti e ti fa stare coi piedi per terra (anche se tu li hai già).
    Credo che tu possa avere molto da offrire a chi ascolta, certo devi farlo con l'ausilio di uno studio che ti metta in condizione di esprimere la tua anima.
    Molto bene se riuscirai a seguire un corso al Conservatorio, avrai così l'opportunità di confrontarti con tuoi compagni e di ascoltare le loro lezioni (si impara molto ascoltanto i difetti e le correzioni sui compagni) che saranno utilissime per apprendere e stimolare lo studio. Quanto alla autocritica, fa sempre che sia costruttiva, cioè fatta per migliorare il tuo prodotto, non per annientarlo e basta.
    Anzi, fai come ho fatto io: consapevole di non avere imboccato la giusta via, ho impiegato tutte le mie forze fisiche e mentali per far riemergere la voce che era stata intrappolata da insegnanti poco abili.
    Ascoltare compagni più bravi con la convinzione che non avessero nulla di più di quanto avessi io, mi ha portato a sconfiggere il pessimismo con la voglia di imparare e migliorare e...ho vinto! Ho ottenuto grandi risultati, ma con lo studio e la grande volontà. Puoi farlo anche tu, se lo vuoi!
    Adesso aspetto di conoscere il seguito della tua storia e voglio sapere quando sentirai di potercela fare perchè.....ce la farai! Un abbraccio
    Mae

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  • 09/05 - PIETRO ANTONIO
    LA RINGRAZIO DEL CORDIALE RISCONTRO IN EFFETTI SO CHE OGGI, IN QUANTO MI E' STATO RIPETUTO PIU VOLTE, IL TEMPO DEGLI ORECCHIANTI È FINITO.
    COMUNQUE DA CIRCA UN ANNO STO PROSEGUENDO CON LA VOCE E LA TECNICA DA SOLO, DOPO PERO' ESSERE STATO INDIRIZZATO AD UNA IMPOSTAZIONE PROFESSIONALE DELLA STESSA.
    CERTO SI SA LA STRADA E' SEMPRE IN SALITA.
    CONOSCO MOLTISSIME ARIE A MEMORIA, VEDRO' SE SARA' IL CASO DI PARTECIPARVI.
    CORDIALI SALUTI SANFILIPPO PIETRO ANTONIO
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PIETRO ANTONIO,
    vedo che hai sale in zucca, dunque buon lavoro! A presto!
    Mae

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  • 11/05 - MICHELE
    Maestro carissimo ho bisogno di un tuo consiglio.
    Intanto scusami per non essermi fatto più sentire, purtroppo per ora sono un po' impegnato con i vari corsi che sto facendo a livello strumentale con la scuola, ma quando avrò un po' di tempo ti invierò il dvd contenete la nostra esibizione al concorso Benedetto Albanese.
    Ora devo dirti che mi è stato consigliato dal mio professore di chitarra e anche di sax che, data la mia passione per la musica classica, dovrei iscrivermi al conservatorio, non per questi strumenti, bensì con qualche altro strumento, anche se quelli che suono non li abbandonerò mai.
    Avrei pensato al fagotto, al clarino o violoncello, quali di questi tre sono più interessanti in una orchestra? Dammi tu un'idea.
    Grazie Michele
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE,
    se non frequenta il Conservatorio un ragazzo come te, non so proprio a chi altri consigliarlo! Bravissimo tu e bravo il tuo insegnante che avrà certo capito la tua immensa passione.
    Premesso che tutti gli strumenti sono interessanti, è una questione di gusto personale; il passo più comune è quello che si fa dal sassofono al clarinetto (il sassofono è un corso recente, prima esisteva solo quello di clarinetto) che è più difficile (perchè ci sono i buchini da chiudere con le dita), ma è simile come impostazione. Il fagotto abbisogna di una accuratissima tecnica respiratoria (ci vuole molto fiato per suonarlo data la sua struttura), il violoncello, invece, è uno strumento ad arco e generalmente c'è più possibilità di suonare in orchestra ( se in una grande orchestra ci sono 4/5 clainetti, ci sono 10/12 violoncelli).
    Adesso la decisione spetta a te ed al tuo desiderio di imparare. Ah, dimenticavo una cosa simpatica: considera anche che è più semplice trasportare un clarinetto piuttosto che un violoncello!!! Un abbraccione
    Mae

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  • 12/05 - LUCIA
    GENTILE MAESTRO,
    SONO UNA RAGAZZA DI 20 ANNI ED AMO IN PARTICOLAR MODO LA MUSICA LIRICA. FINO A POCO TEMPO FA IL MIO AMORE SI FERMAVA AL SOLO ASCOLTO.
    CIRCA UN ANNO E MEZZO FA, QUASI PER CASO, MI PRESENTAI ALLE AUDIZIONI PER ENTRARE NEL CORO DI UNA NOTA BASILICA DI NAPOLI (DOVE STUDIO) COSÌ, MENTRE IO MI RITENEVO STONATA, NE ESCE CHE SONO UN SOPRANO.
    ANCHE SE NON SO DI CHE TIPO DATO CHE LA MIA VOCE NON E' SQUILLANTE, MA PIÙ "CORPOSA", TALVOLTA QUASI "IMBOTTIGLIATA", COMUNQUE CAPACE DI GRANDE ESTENSIONE (ALLE VOLTE STUPISCE ME STESSA).
    DA QUEL MOMENTO LA MIA VITA È UN PO' CAMBIATA ED INVECE DI LIMITARMI AD ASCOLTARE LA GRANDE MARIA CALLAS INCOMINCIAI A CANTARE QUELLE ARIE CHE SENTIVO.
    SOLO CHE IL MIO LIMITE ERA ED E' QUELLO DI NON SAPER LEGGERE LO SPARTITO, MA LE CONFESSO CHE NESSUNO SI È MAI ACCORTO DELLA COSA (MI RIFERISCO A QUANDO CANTAVO IN CORO).
    QUANDO IL MIO FRATE-MAESTRO LO SCOPRI' NON CI POTEVA CREDERE. LA VERITA' E' CHE MI RIESCE PARTICOLARMENTE FACILE MEMORIZZARE MUSICA, PAROLE, PAUSE E NON MI RIFERISCO SOLO AI TESTI DI FRISINA,PERGOLESI,PEROSI ECC..., MA ANCHE ARIE COME SEMPRE LIBERA DEGG'IO, VISSI D'ARTE, UNA VOCE POCO FA E TANTE ALTRE... E , NON LO FACCIO PER VANTO, MA CHI MI ASCOLTA CREDE DAVVERO CHE IO FREQUENTI IL CONSERVATORIO.
    HO AVUTO MODO ULTIMAMENTE DI LAVORARE CON DIVERSI CORI E MAESTRI (ANCHE IMPORTANTI), OGNUNO DEI QUALI MI HA PROPOSTO DI ENTRARE COME MEMBRO FISSO NEL PROPRIO CORO, MA HO RIFIUTATO, PREFERISCO PARTECIPARE UNA TANTUM.
    LEI COSA MI CONSIGLIA? CONSERVATORIO O MAESTRO PRIVATO? E COSA NE PENSA DEL MIO METODO DI APPRENDIMENTO DA AUTODIDATTA E SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA IL MIO TONO DI VOCE E' POSSIBILE CHE SIA UN SOPRANO PUR NON AVENDO UNA VOCINA SQUILLANTE? NON HO MAI OSATO RIVOLGERE QUESTE DOMANDE AI MAESTRI INCONTRATI FINORA PER PAURA DI DOVER CONFESSARE IL MIO "METODO".
    LA RINGRAZIO IN ANTICIPO PER LA RISPOSTA. SALUTI LUCIA.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCIA,
    non tutte le voci hanno le stesse caratteristiche; alcune sono più palesemente classificabili altre hanno bisogno di essere...scoperte o aiutate a venir fuori.
    Avere una buona estensione è già un vantaggio, ma per poterla giudicare avrei proprio bisogno di sentirla, questa voce (potresti inviare un file audio di un'aria cantata da te). Evidentemente possiedi un'ottima musicalità che ti consente di sopperire a carenze conoscitive ed anche questo è un punto a favore, ma se la Natura ti ha dato così tanto, mi pare giusto non approfittarne troppo e metterti a studiare un po' di teoria e solfeggio che potranno dare un supporto importante al tuo canto.
    Adesso sei molto giovane ed è probabile che non apprezzi i vantaggi di uno studio che al momento sembra noioson, ma che ti consentirà poi di apprendere più agevolmente e con grandi risultati.
    Siamo in un'epoca in cui non v'è molto spazio per gli "orecchianti", come ha ben descritto un nostro Amico, così il consiglio è quello di studiare la musica o tramite il Conservatorio (le iscrizioni per le ammissiono al nuovo anno sono ormai chiuse) oppure con l'aiuto di un amico, diplomato per es. in pianoforte, che potrebbe metterti in grado di leggere senza problemi.
    Parliamo adesso della voce (che purtroppo non conosco): da quanto scrivi possiedi un materiale non ancora ben definito e questo dipende certo dal fatto che non hai avuto un insegnante che potesse "impostare" la tua voce dandole quella luminosità e quello smalto che dici non possedere. Occorre effettuare un percorso ben preciso per raggiungere quella vibrazione che senti in altre voci; anche se una voce è scura, per esempio, non vuol dire che non debba avere armonici (vedi la citata Maria Callas). Vi sono voci che possiedono di natura colore brillante e vibrazioni, altre voci devono cercarle attraverso lo studio, ma solo un bravo maestro può guidarti perchè, soprattutto all'inizio, serve un controllo , una guida che possa farti capire e sentire ciò che non puoi apprendere da un disco.
    Dunque se possiedi tutte le doti necessarie per essere un buon esecutore, il consiglio è di affidarti alle cure di un bravo insegnante che possa aiutarti ad apprendere quel che serve per impostare correttamente la voce. Contemporaneamente dovresti imparare a leggere la musica che è cosa importantissima per chi vuol intraprendere questa via Artistica (ti rammento che per ora il Conservatorio è escluso, ma potresti preparare l'ammissione per il prossimo anno).
    A volte è più facile di quel che si pensa e l'amore e la passione per la Musica ed il Canto renderanno il tutto una piacevolissima occupazione. Con le doti che possiedi, ogni insegnante si riterrà soddisfatto nel poter seguire una giovane voce ed una brillante musicalità (che non tutti possiedono nonostante lo studio), dunque all'opera e con tanta voglia di fare.
    Attendo un file audio che mi aiuterà ad indirizzarti meglio. A presto
    Mae

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  • 13/05 - Damiano
    Caro Maestro finalmente riesco a riscrivere.
    So che è tantissimo tempo che non mi faccio vivo " spero si ricordi di me "! Dall'ultima volta ho cercato di seguire i suoi consigli. Cerco di propormi facendo audizioni, infatti ne ho una prossimamente nella mia amata Cagliari ed una appena conclusa bene una a Sassari!
    Come sempre ricevo le mail di liricamente relativamente alle audizioni e ai concorsi, ma in tutti trovo una gran difficoltà di comprensione. Io ho appena compiuto 38 anni e per questo motivo molte possibilità mi vengono precluse, se ricorda io ho iniziato tardi gli studi ( 30 anni ) con i tempi che corrono non capisco perchè per fare le audizioni nei cori non esistano più età per le audizioni mentre per molti ruoli da solista sì!
    Grazie per l'attenzione dedicatami. Damiano Caria
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO DAMIANO,
    vedo che finalmente ti stai muovendo e posso ipotizzare che il limite di età sia per innescare un meccanismo di "autoeliminazione", ossia uno sfoltimento dei candidati che, se non vi fosse questo limite, sarebbero forse troppi.
    A monte di tutto c'è un pregiudizio che non si dice ma....esiste ed è: "se non hanno fatto niente fino ad ora, si vede che c'è qualcosa che non va". Se osservi bene, ultimamente si sono anche alzati i limiti di età per i concorsi (prima erano 30/32 anni al massimo), poi si sono accorti che se il limite era più alto avrebbero avuto più adesioni e più concorrenti (leggi più quote di partecipazione), ma anche che il livello qualitativo si è abbassato molto e che è difficile trovare un buon interprete sotto i 28/30 anni (prima c'erano vincitori di concorso di soli 24/25 anni) e non voglio qui esaminare perchè e per come.
    Dunque non resta che continuare a provare, ma tu, ce lo siamo già detti, hai molte carte da giocare, prima di tutto la notevole qualità vocale, poi tutto il resto. Intanto puoi considerarti fortunato di avere di che vivere, poi conosci l'ambiente giusto per poterti muovere, pensa a quanti invece, pur avendo un buon materiale, partono da 0!
    Dunque Damiano, non arrenderti, scommetto che se insisti riuscirai a coronare il tuo sogno. So che la tua regione dà una mano ai suoi Artisti, vedrai che verrà anche il tuo turno. Molti cantanti hanno cominciato una carriera non in tenera età (prima fra tutti la Grande Giulietta Simionato), proprio per aver studiato molto o per essersi dovuti guadagnare da vivere o perchè scoperti da qualche Pigmalione per puro caso; dunque seguita a perfezionarti con i valenti Maestri e le gratificazioni non tarderanno a venire.
    Attenzione però che, quando troverai qualcuno che ti darà un'opportunità, ti troverai di fronte ad un dilemma: che fare? Stipendio sicuro o vita da Artista? Non tutti hanno l'opportunità di potersi tenere l'uno e l'altro. Non sempre si comincia da teatri che pagano molto, a volte si parte con giri all'estero che pagano poco, ma offrono un sacco di recite (hai considerato questa opportunità?) e se si ha una buona tecnica si fanno un sacco di esperienze.
    Il tuo messaggio è comunque molto utile a tutti coloro che si pongono le stesse domande, ma anche a chi tiene in mano i fili del gioco, chissà che non apra qualche porta! Per ora ti abbraccio con un sacco di" in bocca al lupo" per le prossime audizioni (perchè non mi mandi un file per poterti ascoltare nuovamente e magari con una romanza diversa?), ma soprattutto grazie per aver esposto questo problema. A presto.
    Mae

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  • 13/05 - MICHELE
    Maestro grazie per la tua risposta.
    Ho telefonato all'istituto Vincenzo Bellini di Caltanissetta, purtroppo mi hanno risposto che per quest'anno le iscrizioni sono chiuse: se ne parlerà a novembre 2009.
    Suono il clarinetto, approfitto dell'assenza di mia sorella per farlo perchè non vuole che glielo tocchi, ma quando non è in casa figurati!
    Non ti ho parlato del flauto traverso, cosa ne pensi? A me piace e potrei cominciare a studiarlo ora da privato, per poi trovarmi preparato agli esami per entrare in conservatorio.
    Scusami se ti assillo con le mie continue domande.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE,
    purtroppo è proprio così, le domande di ammissione scadono il 30 di Aprile (pensavo che lo sapessi dato che hai degli insegnanti privati), ma nulla è perduto, se ti prepari bene, l'anno prossimo supererai senza problemi l'esame di ammissione (ricordati sempre che le domande scadranno in Aprile!). Che eri un birichino già lo sapevo, ma sei un birichino simpaticissimo da strapazzare di coccole
    Veniamo al flauto: molto poetico come strumento e molto virtuosistico, capace di suscitare stupore e meraviglia, quindi benissimo! (Prova a sentire come risponde il flauto a Lucia di Lammermoor nell'aria della pazzia oppure il dolcissimo secondo intermezzo della Carmen). Tutti gli strumenti sembrano fatati se vengono suonati bene, ognuno ha il suo fascino e in più, il flauto....pesa poco!!!
    Un abbraccio.
    Mae

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"Il vero talento dell'artista si rivela nella sua possibilità di scoprire e imparare a capire i suoi difetti e soprattutto nel suo coraggio di ammettere la loro esistenza"
ENRICO CARUSO

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