Risposte esperto tecnica vocale canto lirico, respirazione cantanti lirici, scelta repertorio lirico, fisiologia apparato vocale fonatorio, problemi fisiologici, curiosit nell'opera lirica, consigli per i cantanti

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Le risposte dell'esperto di musica e opera lirica

In questa pagina vi è l'indice dei contenuti delle risposte dell'esperto suddivisi per argomenti tematici.
Vi sono riportate inoltre le riposte alle ultime 5 domande.

 

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INDICE
  • Tecnica di Canto

    • La tecnica vocale di canto lirico (253) (Pag: 1- 2- 3- 4- 5- 6- 7- 8- 9)

      Il nostro esperto darà risposte in merito alla tecnica vocale finalizzata ad acquisire un'impostazione che consenta di cantare il repertorio lirico.
      Per tecnica vocale si deve intendere l'insieme di procedimenti intenzionali posti in atto al fine di realizzare un determinato risultato vocale.
      Gli elementi fondamentali per uno studio tecnico della voce sono molteplici.
      Le domande e le risposte di questa sezione verteranno principalmente sugli accorgimenti e gli esercizi tecnici sull'impostazione del timbro e del colore per migliorare la qualità della voce, sull'emissione corretta, sull'estensione, sulla resistenza, sulla morbidezza, sulla linea di canto, sulla potenza…

    • La Respirazione nel canto lirico (78) (Pag: 1- 2- 3)

      Il nostro esperto darà risposte in merito alla respirazione diaframmatica, pietra miliare per una corretta tecnica di canto.
      Le domande e le risposte di questa sezione verteranno principalmente sui diversi tipi di respirazione, sull'appoggio, sul canto sul fiato...

  • Repertorio

    • Repertorio lirico (183) (Pag: 1- 2- 3- 4- 5- 6- 7)

      Scegliere cosa studiare (e quindi cantare) in base alla propria vocalità non è semplice non solo perchè il repertorio musicale è vasto, ma anche perchè anche se adatto al proprio strumento, bisogna conoscere quando si ha la preparazione tecnica per poterlo eseguire.
      Il nostro esperto darà risposte in merito a dubbi circa il repertorio lirico adatto per ogni soggetto.

  • Fisiologia

    • Fisiologia dell'apparato fonatorio (63) (Pag: 1- 2- 3)

      Non è possibile acquisire una corretta tecnica di canto se non si conosce la propria fisiologia.
      In questa sezione il nostro esperto darà quindi risposte in merito al nostro sistema fonatorio, alle cavità di risonanza, alla postura, all'igiene vocale...
      Conoscere il proprio apparato fonatorio è indispensabile per poter costruire una tecnica che consenta di ottimizzarne le prestazioni.

    • Problemi Fisiologici per i cantanti lirici (113) (Pag: 1- 2- 3- 4)

      In questa sezione il nostro esperto darà risposte in merito ai rischi, alle patologie o ai problemi fisiologici che possono sorgere da un cattivo utilizzo o da un abuso dell'apparato fonatorio.
      Per esempio si parlerà di miopatie delle corde vocali (noduli, polipi, granulomi, cisti) causate dal cattivo uso della voce e dalla presenza del cosiddetto "deficit dell'accordo pneumo-fonico" che è una sorta di incoordinazione tra la respirazione che quasi sempre non è corretta (diaframmatica) e l'emissione della voce.
      Nonchè di altre malattie quali laringite, edema...

  • Vari

    • Curiosità nell'opera lirica (126) (Pag: 1- 2- 3- 4- 5)

      In questa sezione il nostro esperto darà risposte in merito alle curiosità che possono nascere in tema opera lirica, melodramma e tutto ciò che ruota intorno alla vita dei cantanti lirici, dei musicisti, dei compositori...

    • Consigli a cantanti - appassionati di opera lirica (337) (Pag: 1- 2- 3- 4- 5- 6- 7- 8- 9- 10- 11- 12)

      In questa sezione pubblichiamo le domande di chiunque desidera chiedere consigli al nostro esperto in tema di opera lirica, melodramma e tutto ciò che ruota intorno alla vita dei cantanti lirici, dei musicisti, dei compositori...


Ecco le ultime 5 risposte dell'esperto:

  • 04/11
    Vorrei avere risposta ad una curiosità che a tutt'oggi non trovo. Nella fattispecie un tenore ( il sottoscritto ) o presunto tale per quanto possa aver verificato morfologicamente da un foniatra e dal maestro una corda di media lunghezza ma laringe con vestibolo ampio ma non profondo essere considerato tenore lirico spinto drammatico quando dopo due anni di conservatorio ho problemi a raggiungere e tenere il Sib. ? Potrei essere baritono mi chiedo? Grazie infinite
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Caro Francesco, la risposta è categorica: NO, se non riesci a cantare un Si b non significa che tu sia un baritono. Se canterai da baritono sarai l'ennesimo tenore che canta da baritono... solo perchè non hai trovato la strada per cantare gli acuti. Il fatto che tu abbia difficoltà a cantare gli acuti (cosa peraltro normalissima per un tenore lirico spinto drammatico) non significa che tu sia baritono, ma significa semplicemente che a livello tecnico tu non sia ancora capace e non abbia trovato il modo per farlo. Senza un ascolto è impossibile dirti quale sia l'impedimento tecnico. Ti consigliamo però di ascoltare tenori del calibro di Nicola Martinucci che ha la tua stessa vocalità e una tecnica ottima! Una raccomandazione: se sei un tenore lirico spinto - drammatico NON ARRENDERTI E NON SMETTERE DI STUDIARE perchè il mondo della lirica ha bisogno di te! In bocca al lupo per i tuoi studi. Un abbraccio di incoraggiamento. Mae

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  • 07/06
    Ho già fatto gli esami di fagotto, solfeggio e pianoforte complementare con grande soddisfazione dico che li ho superati benissimo, l'anno prossimo frequenterò il 1ºanno del 3º livello, voto finale 9.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Bravissimo!!!
    Complimentoni
    Quest'estate riposati e ascolta tanta... musica lirica!!!
    Un abbraccio grosso e buone vacanze!

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  • 06/08 - ANGELO SCOZZARELLA
    Gentile Esperto, pur non essendo un cantante di professione, ma soltanto per diletto, e pur non praticando il canto lirico, ma piuttosto quello leggero-jazz, ho deciso di diventare Socio Ordinario di Liricamente, perchè ne ho apprezzato la serietà e la qualità. Contribuire ad iniziative come questa credo sia un piacere per chi ama la musica e il canto in generale. Mi rivolgo all'esperto perchè dopo molti, molti, anni che canto per diletto e senza tecnica ho deciso di migliorare le mie esecuzioni e mi sono subito imbattuto in difficoltà inimmaginabili. Comincio con la prima, poi spero di non approfittare della Loro pazienza e disponibilità formulando ulteriori quesiti. La prima difficoltà è linguistica. Ciascun metodo o manuale tra quelli che sto consultando utilizza un linguaggio proprio non sempre comprensibile. Si passa poi dal celebrare la respirazione, fino a farne una sorta di attività ginnica spinta, con addominali in azione e intercostali sempre in estensione, al dichiarare l'inutilità della respirazione. Ma ciò che davvero mi lascia molto perplesso è il continuo riferimento al canto senza sforzo. Ma davvero cantare e soprattutto spingersi verso la zona più alta del proprio registro non comporta nessuno sforzo? I numerosi cantanti che ho modo di ascoltare e di vedere non mi pare che cantino in completa rilassatezza o mi sbaglio? Spero in un chiarimento che mi possa almeno indirizzare, considerato che al momento più leggo di tecnica e meno capisco come cantare. Angelo Scozzarella
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Gentile Angelo,
    grazie mille per il tuo prezioso sostegno che apprezziamo davvero moltissimo.
    Le tue riflessioni sono estremamente vere e, se da una parte ci fanno sorridere, dall'altra ci fanno riflettere perchè emergono comunque molte verità.
    E' apprezzabile il fatto che tu, dopo anni di dilettantismo, abbia avuto il desiderio di provare a migliorare le tue performance.
    Il fatto che tu stia riscontrando molte difficoltà, non ci stupisce, perchè il cantante lirico è un atleta e, per apprendere una tecnica, deve allenare la propria mente e la propria muscolatura a "fare" determinate azioni che, d'istinto, non sono semplici da governare.
    Ti faccio un esempio: d'istinto, chi canta la musica leggera, andando verso la zona acuta tende ad alzare la laringe (immagino che, quando tu faccia un acuto, il tuo pomo d'Adamo si sposti verso l'alto); per fare gli acuti, un cantante lirico deve evitare che la laringe si sposti verso l'alto, altrimenti ostacola il passaggio dell'aria e poi stecca.
    Come vedi, quindi, il tuo grosso problema è dominare la tua mente (prima) e allenare il tuo fisico (poi) a fare movimenti nuovi.
    Riguardo alla terminologia differente, anche questa è una grande verità, perchè ogni insegnante, seppur utilizzando gli stessi termini "appoggio, sostegno, allarga il diaframma", riporta la propria esperienza e le proprie "sensazioni". Aggiungiamo pure che ci sono anche insegnanti che non conoscono la tecnica e non sanno cantare, però per ragioni economiche si mettono ad insegnare canto, è evidente che il panorama si complica ancora di più!
    Chi dice che la respirazione non conta non ha mai cantato! La respirazione è alla base del canto, anche perchè per emettere un suono, anche parlato, è necessario che l'aria passi attraverso le corde vocali.
    Qui nasce però il grande problema di comprendere COME respirare... e ci sono, di fatto, scuole diverse di respirazione: diaframma in dentro, diaframma in fuori.
    Per la nostra esperienza, la respirazione per il canto lirico, è come le fondamenta di una casa. Più sono solide e bene consolidate (sotto) e più ti consentono di costruire bene tutto ciò che sta sopra!
    Un buon sostegno con il diaframma consente di fare gli acuti con facilità, da qui il fatto di cantare senza sforzo.
    Respirare bene non significa "spingere fuori tanta aria", significa "dosare il fiato" quanto basta per mantenere il suono libero nella maschera (la parte alta del viso, composta da zigomi e fronte) affinchè il suono si amplifichi. Una spinta eccessiva porta all'innalzamento della liringe con conseguente restringimento della gola, mentre un sostegno non adeguato non consente al suono di raggiungere la maschera, quindi non si può amplificare naturalmente con la conseguenza che "non passa l'orchestra" e "non ti sentono nemmeno in prima fila".
    Ribadisco, sono concetti difficili e che non si apprendono solo leggendo qualche trattato o con qualche sporadica lezione di canto...
    La tecnica del canto lirico è frutto di uno studio e un allenamento continuo fatto giorno dopo giorno, che ti porta piano piano a conoscere meglio e a controllare il tuo apparato fonatorio, tanto che ti sembrerà poi di non fare alcuno sforzo per cantare, anzi proverai anche una sensazione "liberatoria", nel riuscire a cantare in un certo modo.
    Con questo non significa che i tuoi muscoli non stiano più lavorando, ma eseguono degli "automatismi", che ti porteranno a non doverti più concentrare "solo" sulla respirazione, ma ti consentiranno di concentrarti sulla qualità dell'emissione per effettuare le dinamiche "piano-forte" e a seguire i fraseggi in base a ciò che ti richiede lo spartito.
    Il fatto che molti cantanti non cantino in completa rilassatezza è vero, ma non tutti (anche tra quelli in carriera) padroneggiano una tecnica consolidata, anche perchè la tecnica evolve insieme al fisico del cantante e i cantanti continuano sempre a studiare.
    Più si studia più si dovrebbe migliorare! Speriamo di non averti annoiato o scoraggiato, perchè anche se il cammino è difficile, le soddisfazioni sono impagabili!
    Buono studio e un abbraccio.
    Mae

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  • 25/05 - ERICA CALCAGNO
    Salve mae sono nuova mi chiamo erica e ho 24 anni. Sono completamente innamorata del tuo sito e della lirica (della classica in generale studio flauto traverso al conservatorio). Pur essendo innamorata fin da bambina ho sempre cantato musica leggera perché mi hanno un po' tarpato le ali dicendo che la mia voce aveva la musicalità e il timbro della musica gospel jazz. A me piace il gospel ma non ho mai cantato impostata e ora che finalmente un insegnate lirica mi ha delucidato sulla nozione di appoggio, il diaframma non e' piu un muscolo sconosciuto. Lei dice che ho una voce grossa e importante ma sfiatata negli acuti e questa e' la prima cosa che stiamo aggiustando. Andrò a fare una visita a giugno da un foniatra per sapere se sono un mezzo o un contralto (arrivo tranquillamente al si1 ma so che questo può non voler dire nulla) e se ho problemi. Ora non e' importante sapere cosa sono, mi importa imparare a cantare correttamente e dedicarmi allo studio di quest'arte meravigliosa. So di essere grande e che gli sforzi per togliere i difetti saranno faticosissimi ma credo (umilmente trovo conferma in tante persone competenti) che la mia voce valga lo sforzo e mi impegnerò al massimo. Volevo farle i miei complimenti e raccontarle la mia seppur non felice esperienza. Ho iniziato da pochissimo a studiare ma spero Lei mi voglia consigliare dei testi da leggere sulla tecnica vocale. Grazie mille in anticipo (lei non lo sa ma il suo sito mi ha aiutato tanto nei momenti peggiori, sopratutto a capire che non si possono uccidere i sogni e che fino all'ultimo bisogna fare tutto il possibile per sviluppare correttamente i doni di Dio). Grazie ancora. Erica
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Erica,
    non sai quanto sia stato piacevole leggere la tua bella mail!
    A 24 anni pensi che sia tardi? Per un contralto o mezzosoprano non è assolutamente tardi! L'importante è mettercela tutta e cercare di studiare assiduamente.
    La passione e la voglia di fare non ti mancano, quindi datti da fare perchè sei ancora in tempo per esprimere la tua arte!
    Sicuramente la strada non sarà facile, anzi... dovrai studiare molto, ma ti assicuro che ne vale davvero la pena.
    Comprendere l'appoggio del fiato sul diaframma al fine di sostenere la voce nella maschera è sicuramente un grande traguardo, ma soprattutto è un punto di partenza importante per sviluppare bene il tuo strumento, senza rischiare di rovinarlo.
    Nella mail a parte ti consiglio alcuni testi da leggere che possono aiutarti a conoscere meglio il tuo apparato vocale e il concetto di "respirazione", fermo restando che l'aiuto di un valido insegnante è sicuramente indispenzabile, soprattutto all'inizio per evitare di prendere vizi che nel tempo sono poi difficili da eliminare.
    Non ci resta che augurarti buono studio e, se qualche volta vorrai farci ascoltare qualcosa e aggiornarti circa i tuoi progressi, saremo ben lieti di leggere le tue mail!
    In bocca al lupo e un grosso abbraccio di incoraggiamento!
    Mae

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  • 14/02
    Gentilissimo Maestro, ho bisogno di un suo prezioso parere: il mio insegnante di canto ha difficoltà a capire se sono un soprano che deve superare limitazioni tecniche (mi muovo con agio dal mi2 sino al fa4-sol4- mentre al lab4 mi "stiracchio"), o se è meglio non stressare la voce con esercizi mirati all'emissione di acuti (la4-si4) che forse - per natura (quale?)- non le apparterrebbero. Mi ha consigliato, perciò, di sottopormi ad una visita foniatrica per conoscere il mio effettivo registro vocale. Io sono un po' in dubbio, perché ho iniziato a studiare canto solo da 6 mesi, inoltre non sono più giovanissima. (Non ho velleità professionali, ma vorrei comunque studiare in modo corretto). Secondo lei, che dovrei fare? Vorrei farle sentire la mia voce con un file audio, ma non so che cosa sarebbe meglio farle ascoltare (un brano a piacere, dei vocalizzi ...?) Aspetto il suo preziosissimo consiglio e la ringrazio di cuore.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Gentilissima Roberta,
    sicuramente una visita dal foniatra potrebbe essere utile anche per verificare lo stato del tuo apparato vocale. Conoscere il proprio strumento è sicuramente utilissimo, ma ritengo che comunque il tuo insegnante dovrebbe aver già individuato il tuo registro e le tue possibilità... soprattutto perchè, da quanto mi dici, sono sei mesi che studi e sei una persona con un apparato vocale ormai completamente formato (per intenderci: non hai meno di venticinque anni). Per poterti aiutare sarebbe utile per me poter ascoltare un file audio. Con i vocalizzi (scale e arpeggi) posso capire dove hai il passaggio, ma se ti è più comodo, registra pure anche un brano che lo ascolto volentieri, perchè così sento anche la tua linea di canto e come respiri. Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che anche se non si studia per lavorare, ma per diletto, sia necessario farlo in modo corretto! Attendo quindi un tuo file audio e complimenti per l'impegno e per la tua voglia di voler imparare a esprimere la tua arte! Un abbraccio di incoraggiamento. Mae

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"Il vero talento dell'artista si rivela nella sua possibilità di scoprire e imparare a capire i suoi difetti e soprattutto nel suo coraggio di ammettere la loro esistenza"
ENRICO CARUSO

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