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Addio a Franco Federici

Redazione Liricamente, 19/04/2013

In breve:

Il 15 aprile, a 74 anni si è spento nella sua casa di Parma a seguito di una lunga malattia, il basso Franco Federici.
Unendoci alle condoglianze di molti amanti della lirica, riportiamo il saluto di un grande amico di Franco Federici, il baritono Valentino Salvini.


Il 15 aprile, a 74 anni si è spento nella sua casa di Parma a seguito di una lunga malattia, il basso Franco Federici.
Unendoci alle condoglianze di molti amanti della lirica, riportiamo il saluto di un grande amico di Franco Federici, il baritono Valentino Salvini.
Porgo le mie sentite e sincere condoglianze alla moglie Anna e a tutta la famiglia Federici.
In questo momento si uniscono i colleghi delle associazioni ali artisti lirici italiani e i cantori professionisti italiani.

Caro Franco sei stato una persona meravigliosa, abbiamo condiviso tantissimi concerti ed opere , il tuo modo di cantare è stato un grande esempio di lezione per tutti. Ho sempre ammirato la tua professionalità, la tua serietà e soprattutto il meraviglioso rapporto di amicizia che ci ha sempre legati fino alla fine. Sei stato un esempio per tutti i colleghi soprattutto per i giovani combattendo contro l'ingiustizia e la disonestà. L'associazione A.L.I. ( Artisti Lirici Italiani) che tu stesso hai fondato di cui sei stato Presidente è stato l'esempio concreto.

Porteremo avanti questa eredità che ci hai lasciato ricordando quella passione che ci hai sempre trasmesso. Abbiamo condiviso oltre alla professione , bellissimi momenti con tanti amici che ci hanno sempre voluto bene e che ci hanno sempre apprezzato e stimato. Ti portero' per sempre nei miei ricordi e nel mio cuore , facendo tesoro di tutti i consigli che mi hai sempre dato.

Concludo questo intervento con dei versetti della parabola del buon seminatore.
Il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione.
Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.
Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce.
Grazie Franco. Ciao

 
 
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