La Fondazione Arturo Toscanini prosegue la sua stagione concertistica Nuove Atmosfere all'Auditorium Paganini di Parma con un appuntamento decisamente atteso ed importante: il Concerto n. 1 in si bemolle minore per pianoforte e orchestra di Piotr Ilic Ciajkovsky.
Non c'è dubbio che ogni rappresentazione del capolavoro russo rischia di essere vittima della sua popolarità, soprattutto nei primi maestosissimi minuti, ma l'esecuzione voluta da Michele Mariotti e Pietro De Maria riesce fortunatamente ad evadere dalla moltitudine per arricchirsi di colori personali, ma comunque legittimi e decisamente ciajkovskyani.
Il direttore pesarese riesce a creare un amalgama molto ben riuscito, svolgendo le pagine musicali del concerto con la giusta imponenza, trasmettendo ora la gioia e la luce delle estati nordiche, ora la malinconia e il grigiore dei nebbiosi autunni pietroburghesi. La medesima grandeur contagia positivamente anche l'esecuzione della Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore di Robert Schumann, anche se le sfumature cromatiche sono forse leggermente più piatte.
Il pianista veneziano si inserisce perfettamente nell'organico orchestrale, restandone ovviamente il prestigioso protagonista, ma assolutamente coeso all'intero gruppo di musicisti. La sua visione del concerto è indiscutibilmente classica, ma chiaramente ben raffinata ed elegante e colpisce soprattutto per la passione che trasmette nell'allegro del finale. Il pubblico lo saluta con tale calore, che è "costretto" a rilasciare ben due bis, prima una mazurka di Chopin, poi una sonata di Scarlatti.
La Filarmonica Arturo Toscanini si conferma essere una delle migliori orchestre sinfoniche a livello internazionale, sempre precisa nell'esecuzione, attenta alla qualità del suono e dell'interpretazione musicale.
Il pubblico entusiasta decreta il grande successo della serata e per tutti gli artisti. |