"In Norma echeggia continuamente l'antico concetto di Eros e Thanatos, al quale i classici erano molto legati, e dal quale nemmeno Romani e tantomeno Bellini si sono staccati": questo è il concetto primo, alla base dell'allestimento di Norma, che si sta preparando al Teatro Rina e Gilberto Govi di Genova.
Nata da una rielaborazione della tragedia di Alexandre Soumet dal titolo Norma ou L'infanticide, la storia scorre in una successione in cui si alternano i vari ruoli di Norma: quello pubblico dei momenti rituali e collettivi e quello privato degli affetti personali ove si scatena il conflitto delle passioni che coinvolgono Norma, Pollione e Adalgisa. L'avvicendamento dei vari ruoli evidenzia la complessità psicologica della protagonista, ora sacerdotessa e guida del suo popolo, ora amante e poi madre.
Il contesto storico è quello dell'invasione romana in Gallia. Norma, sacerdotessa dei Druidi, è travolta dalla passione per Pollione, suo nemico, dal quale ha due figli. Pollione si innamora di un'altra sacerdotessa di nome Adalgisa, la quale confessa a Norma di aver infranto il voto di castità senza rivelare il nome del suo amato.
Norma proscioglie dal voto la novizia riconoscendo in essa i propri sentimenti, ma quando scopre dalla stessa Adalgisa che Pollione è il suo innamorato, decide di uccidere i due figli. L'amore materno però prevale e Norma opta per il suicidio; chiede ad Adalgisa di adottare i suoi figli e di condurli a Roma dopo aver sposato Pollione, ma Adalgisa rifiuta e promette a Norma di convincere Pollione a tornare con lei.
Quando però apprende che il colloquio con Pollione non ha ottenuto l'effetto desiderato chiama i Galli a raccolta e proclama guerra ai Romani. Sta per pronunciare il nome della vittima da immolare al dio quando si scopre che Pollione è penetrato nel chiosco per rapire Adalgisa. Norma dapprima vuole colpirlo con un pugnale, poi offre la propria vita purché egli abbandoni Adalgisa. L'uomo rifiuta e Norma decide di sacrificare Adalgisa, una sacerdotessa che ha infranto i voti e tradito la patria. Ma realizza che le colpe di Adalgisa sono identiche alle sue e perciò pronuncia il proprio nome. Pollione, commosso, decide di morire con lei. Dopo aver messo al sicuro i propri figli Norma sale sul rogo insieme all'uomo amato.
Per quanto riguarda la messa in scena, si vuole sottolineare come la parte meramente storica, legata al periodo romantico in cui è inserita, permette alla vicenda di prendere una piega passionale, il cui epilogo è il sacrificio d'amore di Norma e Pollione.
Norma sarà interpretata dal soprano Maria Simona Cianchi, Pollione dal
tenore Nicola Simone Mugnaini, Adalgisa avrà la voce del contralto Elena
Serra, Oroveso quella del basso Marco Pauluzzo; il tenore Luigi Fabemoli interpreterà il ruolo di Flavio e il mezzosoprano Meguerdidjian Gaelle quello di Clotilde; il Coro Lirico Calauce sarà diretto dal Mº Giampaolo Vessella.
La direzione dell'Orchestra sinfonica Belvedere di Genova sarà affidata al Mº Lorenzo Mazzieri, giovane direttore genovese, mentre la regia (insieme a scene, costumi e luci) sarà curata dal Mº Mirco Michelon, giovane regista trentino. I due professionisti, che hanno alle spalle numerose produzioni in ambito operistico-musicale a livello nazionale ed internazionale, ricreano il binomio Regista-Direttore d'orchestra, che tanta fortuna e tanta qualità ha dato all'opera lirica (si pensi alle accoppiate Visconti-Mannino, Strehler-Abbado, Ronconi-Muti e tante altre).
Con quest'operazione nasce una forte sinergia tra l'Associazione culturale-artistica Volo della Fenice di Trento e l'Associazione culturale Coro Belvedere di Genova, le quali hanno unito intenti e passioni, per far sì che il teatro musicale possa essere sempre più usufruito da nuovi pubblici. |