"L'Elisir d'Amore" di Gaetano Donizetti Regìa di TITO
SCHIPA Jr. Teatro dei Satiri di ROMA (Campo de' Fiori) da martedi
24 a domenica 29 gennaio 2012
ORARI E PREZZI: Dal
martedi al venerdi spettacolo ore 21 INTERO 17 euro RIDOTTO (Over 65 e Under
14) 14 euro- Sabato ore 21 e domenica ore 18 INTERO 20 euro RIDOTTO (Over
65 e Under 14) 17 euro Info e prenotazioni: 06.6871639 - 338.7237797
L'allestimento "ultraleggero" dell'Elisir d'Amore in
programmazione al Teatro dei Satiri di Roma dal 24 al 29 gennaio 2012
è il progetto pilota di un programma di Tito Schipa jr. sulla
semplificazione, la divulgazione e la capillarizzazione della proposta al
pubblico di capolavori del melodramma italiano.
La tecnica narrativa e lo stile impiegato sono una filiazione diretta dei
modi resi popolari in tutto il mondo dalla tecnica del fumetto, e che in tempi
recenti, essendo stata riconosciuta come vera forma d'arte, ha preso il nome
internazionale di "Graphic Novel".
La rappresentazione fumettistica, affidata a un pittore dalla forte
sensibilità, Luigi Stefano Cannelli, accompagna lo spettatore
lungo tutto il percorso narrativo, dando spazio alla più ampia fantasia senza
bisogno di alcun gigantismo scenico, e fornendo allo stesso tempo la chiarezza
assoluta del dialogo, sempre presente assieme alle immagini.
Prima ancora che subentrino la musica e gli interpreti presenti materialmente
sul palco, l'allestimento prende già in partenza una riconoscibilità precisa,
avvalendosi di una vera e propria "firma" che nobilita l'intera operazione e la
distingue da qualunque altra. Da quel momento le immagini scorrono su uno o più
schermi alle spalle dei cantanti (che agiscono in forma di concerto) trasferendo
la loro interpretazione vocale e musicale nell'universo del disegnatore, che si
avvale della più assoluta libertà espressiva, non essendo limitato da alcun
ostacolo di tipo economico o logistico. Inoltre la presenza del vero e proprio
fumetto nel campo visivo garantisce agli spettatori la comprensione immediata
della vicenda e del testo, prestandosi anche alla traduzione simultanea in altre
lingue.
Un plauso va indirizzato ad Adriana Ruvolo che, grazie alla
ricostruzione filologica con i suoi figurini di costume ci aiuta ad identificare
immediatamente lo status sociale ed il profilo dei vari personaggi.
Sulla base di questa tecnica le conseguenze più dirette e importanti sono:
- La possibilità di realizzare lo spettacolo, al massimo del suo rendimento
artistico e spettacolare, in qualsiasi tipo di spazio, dai luoghi convenzionali
a quelli anomali come ospedali, carceri, luoghi di lavoro o aggregazione. -
La trasferibilità a bassissimo costo davanti ad ogni tipo di pubblico
indipendentemente da luoghi, nazionalità e lingue. - La prosecuzione del
progetto su ogni titolo della grande tradizione operistica europea senza che
questo comporti variabilità di impegno (la "grande" Aida non sarà più difficile
da allestire della "piccola" Bohème). - L'accoppiamento del materiale visivo
alle innumerevoli registrazioni audio del passato, che giacciono inutilizzate
nei magazzini delle discografiche di tutta Europa e non trovano più un mercato
per i loro interpreti straordinari, e che qui potrebbero tutte rivivere in dvd o
qualunque altro supporto audiovisivo futuro aggiungendo al pregio
dell'operazione la ricostruzione dell'immagine dei grandissimi cantanti che le
interpretarono.
L'Elisir d'Amore è un melodramma giocoso in due atti, musicato da
Gaetano Donizetti nella primavera del 1832, su libretto di
Felice Romani, tratto da Le philtre (Parigi, 1831) di Eugène
Scribe.
Ci troviamo in un villaggio del paese dei Baschi alla fine del 1700. Alla
fine della mietitura, Nemorino, contadino timido e impacciato, ammira
da lontano la ricca e capricciosa Adina, e non osa dichiararle il suo
amore (“Quanto è bella, quanto è cara”). Finalmente trova il coraggio di farlo
ricevendone però un rifiuto (“Chiedi all'aura lusinghiera”). Arriva al villaggio
il ciarlatano dott. Dulcamara (“Udite, udite, o rustici”) che, messo al
corrente della disperazione di Nemorino, gli offre un elisir magico che
gli permetterà di conquistare l' amata Adina in meno di ventiquattro
ore.
Nemorino, ora più sicuro di sé, finisce per innervosire la ricca
fittaiuola, che per puntiglio decide di sposare il sergente Belcore. Il
contadino disperato Le chiede di rinviare le nozze di un giorno, affinché
l'Elisir possa avere il suo effetto. Il giorno delle nozze, Nemorino chiede a
Dulcamara una seconda bottiglia e per pagarla si arruola nelle truppe di
Belcore.
Divenuto erede di una grande fortuna da parte di uno zio morto, Nemorino
viene corteggiato da tutte le ragazze del paese, tra cui la villanella
Giannetta. Nella sua illusione attribuisce il risultato all' Elisir.
Adina inizia ad amarlo, ma Nemorino si è fatto soldato per amore e
per averlo Adina deve ricomprare il contratto di arruolamento da
Belcore. Nel riconsegnarlo al contadino, gli dichiara tutto il suo amore.
Se non altro l'Elisir ha portato al lieto fine (Viva il grande Dulcamara).
L'Elisir d'Amore rientra a pieno titolo nella tradizione dell'opera comica.
Donizetti ebbe a disposizione solo quattordici giorni di tempo per consegnare il
suo lavoro. Insieme al Don Pasquale è uno degli esempi più alti dell'opera
comica ottocentesca. A farlo immediatamente amare dagli appassionati della
lirica è in particolare la tipica melodia donizettiana che anche in questo caso
accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del
compositore bergamasco, capace di trasformare con agile inventiva la risata in
sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia (l'aria di Una furtiva lagrima
ne è una limpida testimonianza).
Tito Schipa jr, coadiuvato da Ornella Pratesi,
ha impegnato un cast di cantanti di alto livello artistico che si avvicenderanno
sul palcoscenico del Teatro dei Satiri per regalarci grandissime emozioni. Nel
ruolo di Adina, ricca e capricciosa fittaiuola, si alterneranno i soprani
Ornella Pratesi e Susanne Bungaard;
Nemorino, contadino timido e impacciato innamoratissimo di Adina, verrà
interpretato dai tenori Paolo Branigade e Carlo Putelli; vestiranno i panni del
medico ambulante dott. Dulcamara i bassi Cesidio Iacobone ed
Emanuele Casani;
il baritono Massimo Di Stefano impersonerà il sergente
Belcore e la villanella Giannetta verrà interpretata dal soprano
Fabiola Trivella. L'esecuzione musicale dal vivo è affidata alla pianista
Valeria Vitaterna.
L'Elisir d'Amore – la più dolce storia d'Amore mai cantata - nella versione
ideata da Tito Schipa Jr. è un'esperienza unica e originale che deve essere
applaudita.
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