Una Stagione, quella pisana, caratterizzata da opere dove spiccano i personaggi al femminile, siano esse eroine o antieroine. E personaggio di spicco, indimenticabile e ricco di sfumature psicologiche, è indubbiamente Cio-Cio-San, la protagonista del celebre capolavoro pucciniano Madama Butterfly: in scena al Teatro Verdi, attesissimo secondo titolo del cartellone, sabato 12 novembre alle ore 20.30 e domenica 13 novembre alle ore 16.
Madama Butterfly approda al Verdi nel suggestivo allestimento del Festival Puccini, con le scene potenti dello scultore giapponese Kan Yasuda ("sculture evocative e simboliche che stilizzano uno scenario di assoluta bellezza con l'apporto dei quattro elementi dell'arte giapponese: la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco"), i raffinati costumi della stilista Regina Schreker ("niente kimoni, ma taffetà bianchi, veli impalpabili e una simbolica tunica di tulle rosso per Butterfly"), le luci di Fabrizio Ganzerli (che tingono sapientemente la scena "di sfumature diverse a seconda della situazione emotiva"), la regia di Vivien Hewitt (che "in pieno spirito pucciniano e memore del successo degli allestimenti passati, propone una rilettura moderna che evidenzia l'aspetto epico-eroico dell'opera").
Un allestimento nato nel 2000 (e da allora più volte rappresentato con costante successo in varie tournèe all'estero, Giappone compreso, e nella stessa Torre del Lago), primo frutto del progetto di respiro internazionale "Scolpire l'opera" con cui il Festival ha voluto creare, negli anni, un connubio fecondo fra scultori o pittori contemporanei e opere pucciniane.
La trama dell'opera (fra le partiture predilette dallo stesso autore, e certamente
fra le più rappresentate al mondo) è nota: la giovanissima gheisha giapponese Cio-Cio-San, poco più che una bambina, viene sposata, sedotta e abbandonata da un tenente della marina americana momentaneamente di stanza a Nagasaki, B.F. Pinkerton, che l'ha anche resa madre, senza saperlo però, perchè ripartito presto per l'America. Cio-Cio-San lo aspetta, con ingenua fiducia e profondo amore, ma quando il ritorno di Pinkerton con una nuova moglie americana le svelerà ogni inganno, la giovane sceglierà di uccidersi, con commovente dignità.
Intrisa di esotismo (Puccini si documentò a fondo su musiche, strumenti,
recitazione, usanze e décor giapponesi per ricrearli intatti o reinventarli ex
novo), Madama Butterfly è un dramma psicoanalitico - e qui risiede la sua
straordinaria modernità - dove la musica guarda essenzialmente alla storia interiore della protagonista, e di nessun altro. Ogni momento, ogni pensiero, ogni emozione, ogni piccolo aspetto della vita quotidiana di Cio Cio San hanno rilevanza, rendono la giovane donna il fulcro del dipanarsi di una storia interamente pervasa della sua presenza così palpitante e vera.
Sul podio l'autorevole Mº Roberto Zarpellon, direttore di talento e fra i
protagonisti della vita culturale e musicale italiana; nel ruolo di Cio-Cio San si
alternano due soprani di vaglia: sabato sera Donata D'Annunzio Lombardi, già
vincitrice di molti premi fra cui il primo premio assoluto al Concorso
Internazionale F.P. Tosti, oggi interprete di ruoli protagonisti nei maggiori
teatri lirici italiani ed esteri, dotata di grande versatilità teatrale e vocale;
domenica sera Mihoko Kinoshita, fra le più note interpreti del ruolo di Cio-Cio San nei grandi teatri esteri (fra i più recenti, al Royal Albert Hall di Londra).
Due anche i tenori interpreti del ruolo di Pinkerton: sabato Leonardo Caimi, vincitore di molti premi fra cui il Ferruccio Tagliavini di Deutschlandsberg, dove ha anche ottenuto il premio speciale come Miglior tenore, già interprete del ruolo al Carlo Felice di Genova e al Festival Puccini di Torre del Lago; domenica Park Sung Kyu, un'ottima carriera in Italia e che il pubblico pisano ha fra l'altro già avuto modo di applaudire nelle passate stagioni in Iris e in Tosca.
Nel ruolo del console Sharpless il baritono Sergio Bologna; Suzuki è il mezzosoprano Hermine Claude Huguenel; Goro il tenore Mauro Buffoli, lo Zio Bonzo il basso Choi Seung Pil; il Principe Yamadori il tenore Veio Torcigliani; il Commissario Imperiale il basso Claudio Ottino, l'Ufficiale del Registro il basso Jorge Aguilera; Kate Pinkerton il mezzosoprano Eva Corbetta.
Orchestra e Coro del Festival Puccini, Maestro del Coro Francesca Tosi.
Per informazioni, Teatro di Pisa, 050 941111.
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