Il Festival Internazionale dell'Operetta organizzato da più di
quarant'anni consecutivi dal Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste,
da sempre fiore all'occhiello della programmazione artistica della Fondazione
lirica triestina, si terrà a Trieste dall'8 al 24 luglio 2010. Uno degli
spettacoli in programma sarà poi ripreso in Ungheria, a Gödöllö, nel Castello di
Grassalkovich il 29 e 30 luglio 2010 e chiuderà il calendario della rassegna
estiva in una cornice mai come quest'anno “mitteleuropea”.
Pur in tempi difficili per il teatro e in genere per lo spettacolo, il Festival
dell'Operetta ritorna puntuale anche quest'anno potenziato nell'offerta
artistica e nella sua caratterizzazione centroeuropea, dimostrando ancora una
volta la sua vitalità e la capacità di rinnovarsi con proposte di altissimo
livello culturale e turistico con ovvi riflessi economici e sociali, che lo
qualificano da oltre 40 anni come l'unico in Europa.
La programmazione del Festival sarà preceduta il 9, 16, 23, 30 giugno alle ore
18, dalle festose manifestazioni della VI rassegna “Aspettando il Festival”
organizzata al Ridotto Victor De Sabata dall'Associazione Internazionale
dell'Operetta - Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Teatro Verdi di
Trieste che introdurranno il pubblico nella magica atmosfera musicale del
Festival.
Giovedì 8 luglio alle ore 20.30 al Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”si
inaugurerà la kermesse musicale estiva con la prima rappresentazione di “Principessa
della Csárdás” (Die Csárdásfurstin) cui faranno seguito le repliche del 10,
15, 18, 20, 22 luglio 2010 in coproduzione con il Teatro Nazionale di Szeged
(Hu). Capolavoro della tarda operetta danubiana, al crepuscolo della
bellé-epoque e fra le più rappresentate dopo la Vedova allegra, fu composta da
Imre Kàlmàn all'inizio della Grande Guerra e rappresentata per la prima
volta allo Johann Strauss Theater di Vienna il 17 novembre 1915. Composizione
dalla partitura “compatta” ed esuberante, la “Principessa della Csárdás”
raccoglie in sé tre diversi stili esemplificati in alcune tra le più famose e
fortunatissime arie: quello tzigano e magiaro (Canzone di Sylva), quello
del gran valzer viennese, uno dei più belli del repertorio operettistico
dall'opulenza di Vo' ballare, folleggiare, alla maliziosità del Duetto delle
rondini. Il terzo stile è quello del “chiacchiericcio musicale”, plasmato sulle
ariette e ritmi leggeri come quelli dell'aria dell'Amore sciocco. Felice sintesi
tra le risonanze profonde della Csárdás e dei timbri nostalgici della dolce e
malinconica musica magiara e l'eleganza dei ritmi del grande valzer viennese,
simbolo dell'operetta viennese e danubiana la “Principessa della Csárdás” dipana
un intreccio godibile ed elegante che vede coinvolti i due protagonisti Sylva
Varescu, celebre e affascinante cantante e il nobile tenente Edvino. Scontato il
lieto fine per i due innamorati come nella migliore tradizione dell'operetta
asburgica. Al Festival dell'Operetta La Principessa della Csárdás ha sempre
riscosso un grande successo dal 1951 anno della sua prima rappresentazione al
Castello di San Giusto con protagonisti Wally Vecsey, Anna Campori, Alberto
Lionello, Elvio Calderoni. Altre edizioni famose furono quelle 1972 e 1973 con
Edith Martelli, Elio Pandolfi, Alvino Misciano e poi lo spettacolo del 1983 con
Elena Zilio, o ancora quello del 1997 con Regina Renzowa, Enrico Facini, Paola
Tedesco per la regia di Gino Landi.
L'edizione dell'operetta ungherese che andrà in scena quest'anno avrà un cast in
cui figurano artisti italiani e ungheresi. I ruoli protagonisti sono affidati a
Alisa Zinovjeva (Silva Varescu) e a Daniel Vàdàsz (Edvino);
accanto a loro la coppia Gennaro Cannavacciuolo (Conte Boni Cancianu)
e Anna Bordignon (Contessa Stasi) e poi Riccardo Peroni, Fulvio
Falzarano e Maurizio Zacchigna. Completano il cast Maurizio Rapotec,
Alessio Colautti, Giulio Cancelli, Massimiliano Borghesi ed Elena Zilio nel
ruolo di Cecilia.
Di lusso il nuovo allestimento interamente realizzato nei laboratori del Teatro
Verdi. La messa in scena è del regista tedesco Csaba Tasnadi
coadiuvato dall'assistente Oscar Cecchi con le coloratissime scene, gli
eleganti costumi e le luci di Pasquale Grossi e con le vivaci e
travolgenti coreografie di Tamas Juronics. L'esecuzione è affidata
alla sapiente bacchetta del maestro ungherese Támás Pál, attuale
direttore principale dell'Orchestra del Teatro d'Opera di Szeged, che ritorna
sul podio del “Verdi” dove ha già diretto Samson et Dalila e Simon Boccanegra.
Il maestro Támás Pál, come nel Galà ungherese diretto nella passata edizione del
Festival, avrà modo di esprimere il suo grande talento per il repertorio slavo e
danubiano con il coinvolgimento anche del Coro istruito dal Mº Lorenzo
Fratini, e del Corpo di Ballo del Teatro Nazionale di Szeged. Fondato
nel 1883, questo teatro produce circa 350 spettacoli all'anno, ed è articolato
in varie sezioni: prosa, sinfonica, opera lirica e balletto. In particolare il
Balletto Contemporaneo di Szeged produce un vasto repertorio che è inserito
nelle stagioni del Teatro Nazionale Ungherese. Il prestigio di questa
istituzione culturale ungherese è confermato dalle numerose tournèe in vari
paesi europei dove si esibisce anche nel repertorio operettistico della
tradizione austro-ungarica.
La Sala de Banfield Tripcovich ospiterà il 9 luglio alle ore 20.30 l'Hommage
a Suppé una carrellata tra le più belle marce, ouvertures, arie da La bella
Galatea, Boccaccio, Poeta e contadino, ecc. di Franz von Suppé con la
direzione del Mº Fabrizio Ficiur, la partecipazione del soprano
Loredana Pellizzari, del tenore Massimo Marsi e l'Orchestra del
Teatro Verdi di Trieste.
La splendida cornice del Castello di Miramare, residenza Asburgo che
ospitò Sissi, ospiterà due produzioni del Festival dell'Operetta che si svolgono
in collaborazione con la Provincia di Trieste. Sabato 10 luglio alle ore 21
sarà presentato Boulevard Opérette con Daniela Mazzucato attrice e
cantante che, accompagnata al pianoforte dal pianista Edoardo Lanza,
racconta e canta la propria esperienza versatile della leggerezza nell'operetta
vissuta attraverso decennali presenze al Festival triestino sullo sfondo della
Ville lumière. In questo Recital “francese” Daniela Mazzucato riunisce tre delle
sue anime stilistiche e musicali: un ritratto di Signora in un interno di
Proust, ma anche della Gaité parisienne e dei boulevards. Il recital si replica
in provincia di Trieste il 15 luglio alle ore 21 al Teatro Prešeren a San
Dorligo della Valle e il 20 luglio alle ore 21 al Teatrino di San Giovanni.
“Operetta mon amour” invece, debutta a Miramare il 12 luglio con
inizio alle ore 21 e si replica il 16 luglio alle ore 21 a Muggia, il 18
luglio alle ore 21 al Castello di Duino, il 22 luglio alle ore 21 al Teatro
PreÅ¡eren di San Dorligo della Valle. Si tratta di un concerto che è anche
uno spettacolo, formato da una serie di spigolature musicali nel fantastico
mondo dell'operetta interpretate da Elio Pandolfi con l'accompagnamento
al pianoforte di Marco Scolastra.
Elio Pandolfi, personaggio eclettico di grande musicalità, appassionatissimo di
opera e di operetta, si è affermato nell'ultimo trentennio come uno dei maggiori
protagonisti del teatro musicale leggero. Cantante-attore di straordinaria
comunicativa, propone - insieme al pianista Marco Scolastra - accanto a
esilaranti aneddoti, sketchs e imitazioni frutto dei suoi 62 anni di teatro,
anche brani strumentali cantati e recitati tratti dalle più famose operette dal
Cavallino bianco a Vedova allegra, da Principessa della Chardas a Cin-ci-là,
dalla Danza delle libellule a Vittoria e il suo ussaro ecc. frutti dell'estro
musicale e creativo di Costa, Ranzato, Kálmán, Lehàr, Stolz Offenbach e altri
ancora.
Domenica 11 luglio alle ore 17.30, con repliche il 14, 16, 17, 21 e 23 luglio
alle ore 20.30, la Sala de Banfield Tripcovich di Trieste ospiterà “Sissi nei
luoghi della storia” da “Sissy” di Ernst e Hubert Marischka rappresentata
per la prima volta al Theater an der Wien il 23 dicembre 1932. Questo Singspiel
porta l'illustre firma musicale dell'austriaco Fritz Kreisler, sommo
violinista e autore di celebri pagine strumentali nato a Vienna nel 1875,
naturalizzato americano, e morto a New York nel 1962.
Gran parte della musica di “Sissy” è ricavata da una operetta dello stesso
Kreisler (Apple blossom) scritta per Broadway nel 1919. Ripercorrendo
liberamente la vicenda della giovanissima principessa (la sua adolescenza in
Baviera, il suo quasi casuale incontro con l'Imperatore Francesco Giuseppe, il
suo fidanzamento) Marischka e Kreisler assegnano un ruolo importante, accanto ad
Elisabetta, alla sorella Nenè, al principe Thurn und Taxis (poi sposo di Nenè),
e al Duca Max di Baviera. L'operetta del '32, dalla quale affiorano anche alcuni
dei famosi morceaux violinistici di Kreisler, adottava in scena alcuni inserti
filmati, precorrendo le fortune del filone cinematografico diretto dallo stesso
Ernst Marischka negli anni Cinquanta, protagonista Romy Schneider.
Nel 1995 e nel 1996 Sissy è stata riproposta con grande successo in un ampio
adattamento del regista Gino Landi al Festival dell'Operetta di Trieste (Sala
Tripcovich), protagonista Daniela Mazzucato. Sulla scia di un rigenerato
interesse popolare per la figura di Elisabetta d'Austria, rilanciato anche dalla
recente fiction televisiva, il titolo torna adesso al Festival in una nuova ed
originale dimensione drammaturgica per un progetto italo-ungherese, che porterà
l'operetta sui luoghi stessi visitati da Sissi. Tra questi, appunto, Trieste e
il Castello di Gödöllő presso Budapest. Con questa produzione insomma il “Verdi”
offre al proprio Festival l'opportunità di una inedita prospettiva mitteleuropea
riassunta in una decina di numeri musicali (cantati in lingua originale) con
drammaturgia di raccordo in italiano su testo e adattamento di Gianni Gori, con
la regia, scene e costumi di Sergio D'Osmo e le coreografie di Tamas Juronics.
Lo spettacolo si realizza in un'agile edizione che concentra in un atto unico la
vicenda. Sotto la direzione dell'ungherese Támás Pál, attuale direttore
principale del Teatro d'Opera di Szeged, si muoveranno i personaggi
dell'operetta: la protagonista, Sissi, Bori Keszei, la sorella
Nenè, Krisztina Kònya, Thurn und Taxis, László Boldizsár
e il Duca Max, Geiger Lajos. A questi interpreti si aggiunge la
partecipazione straordinaria di Daniela Mazzucato, artista che come poche
altre alterna con classe il teatro musicale al teatro di prosa, nel ruolo di
Elisabetta narratrice del suo stesso passato. Completano la compagine artistica
dello spettacolo l'Orchestra, il Coro del “Verdi” e il Corpo di Ballo del
Teatro Nazionale di Szeged.
Lo spettacolo sarà rappresentato poi a Gödöllö, residenza ungherese di Sissi, il
29 e 30 luglio, narratrice Aniko Ferfoldi, nota soubrette ungherese che
calcò le scene del Festival triestino negli anni ‘70 ed è considerata una
celebrità in Ungheria.
Infine il 24 luglio 2010 alle ore 20.30 il Teatro Verdi di Trieste
ospiterà il concerto conclusivo del Festival: “Oscar Night”. Le più
celebri colonne sonore del cinema americano, vincitrici del Premio Oscar,
saranno presentate in uno spettacolare Gala con l'Orchestra del Teatro Verdi.
Sul podio il Mº Robert Purvis, specializzato e apprezzato a livello
internazionale nella direzione del genere Musical con la partecipazione del
soprano Sarah Fox, interprete crossover del repertorio musicale dal
lirico al Musical, il tenore Ian Virgo e il baritono Sal Viviano e
dell' Orchestra e Coro (istruito da Lorenzo Fratini) del Teatro Verdi
Il Gala Concert rievoca nel più sfolgorante immaginario musicale mezzo
secolo di grande cinema: un cinema che spesso ha incrociato le proprie sorti con
quelle del teatro, dell'operetta e della commedia musicale. Oscar Night propone
una smagliante carrellata sulla “fabbrica dei sogni” attraverso la musica per il
grande schermo: da Il Mago di Oz a Lawrence d'Arabia, da Show Boat a Mary
Poppins, da High Society a Hello Dolly, le colonne sonore che hanno contribuito
a fare la storia del cinema e le firme prestigiose di compositori come Cole
Porter, Irving Berlin, Jerome Kern, Richard Rodgers, Jerry Herman. Musiche
che rievocano a loro volta registi e attori leggendari, da Victor Fleming a
David Lean, da Betty Hutton a Grace Kelly, da Fred Astair a Frank Sinatra e
via fino al musical di animazione come Aladdin scorreranno in questo programma
lungo mezzo secolo, festosa e pirotecnica chiusura musicale della 41esima
edizione del Festival Internazionale dell'Operetta di Trieste.
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