Successo per Maria Luigia Borsi che il 16 febbraio scorso è tornata ad
esibirsi al Teatro Goldoni nella "sua" Livorno, città nella quale è
cresciuta e ha studiato; la soprano si è proposta con un duo d'eccezione: il
Duo Baldo, costituito da Brad Repp al violino e Aldo Gentileschi
al pianoforte.
La Borsi, che è stata scelta da direttori del calibro di Riccardo Muti,
Zubin Metha e Lorin Maazel, non ha certo deluso le aspettative, e con la
complicità del Duo si è esibita in una serata che ha offerto la possibilità di
fruire della musica in un modo certamente accattivante e mai banale, in grado di
avvicinare anche i più giovani.
Repp e Gentileschi non si sono infatti limitati a suonare, ma si sono
esibiti in una serie di gag in un crescendo di ilarità che ha strappato più
volte l'applauso al pubblico conquistato anche grazie alla bravura dei due
musicisti capaci di giocare ad alti livelli con le partiture; il Duo del resto
parteciperà ai concerti di apertura del prestigioso Festival di Salisburgo
la prossima estate.
Raffinatissima l'esibizione della Borsi che ha proposto una serie
brani dei lucchesi Giacomo Puccini e Alfredo Catalani, e del livornese
Pietro Mascagni. Un programma tutto toscano quindi per la soprano, che ha
aperto la serata con l'Ave Maria tratta dalla Cavalleria Rusticana di
Mascagni, mettendo subito in mostra l'eleganza e la delicatezza timbrica che
la caratterizzano; scioltezza interpretativa anche dal punto di vista attoriale
in brani come "E l'uccellino" di Puccini o "M'ama non m'ama"
di Mascagni.
La completezza della preparazione della cantante è risultata evidente in
brani come "Un bel dì vedremo" tratto dalla Madama Butterfly di
Puccini, aria nella quale la Borsi ha saputo cogliere tutte le
sfumature richieste dalla musica del compositore lucchese. |