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A Pisa tutto esaurito per Tosca

Maria Valeria Della Mea, 05/01/2010

In breve:
Il capolavoro di Puccini approda al Verdi questo fine settimana nella nuova coproduzione targata Trento, Rovigo e Pisa. In scena venerdì sera e domenica pomeriggio. Dirige Valerio Galli, regia di Dino Gentili, interpreti principali Francesca Scaini, Sung-Kyu Park e Alfonso Antoniozzi.


Attesissima, approda finalmente a Pisa, quarto titolo della Stagione Lirica, la TOSCA di Puccini nel nuovo allestimento del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, città dove ha debuttato ai primi di novembre, coprodotto con il Teatro Sociale di Rovigo, dove l'opera è andata in scena a metà novembre, e il Teatro di Pisa: al Verdi venerdì 8 gennaio alle 20.30 e domenica 10 gennaio alle ore 16, due recite che registrano entrambe già da giorni il ‘tutto esaurito'.

Dirige Valerio Galli, giovane direttore viareggino che vanta tra i suoi impegni più recenti l'acclamato debutto sul podio del 53º Festival Puccini di Torre del Lago proprio nella direzione di una Tosca e l'inaugurazione delle celebrazioni per il 150º Anniversario della nascita di Giacomo Puccini con la direzione di un concerto in omaggio al grande Maestro, e ancora il ritorno sul podio del 54º Festival Puccini per dirigere una serie di concerti, l'inaugurazione della stagione sinfonica del Festival di Santander e la direzione di Tosca a Daegu e Seoul.

La regia è di Dino Gentili, già critico teatrale, attore e assistente di registi come Maratrat, Lavia, Zeffirelli, De Bosio, Montaldo, De Rosa, poi a sua volta regista lirico (tra i suoi successi, La Bohème a Trapani e Trento e La Traviata a Cuba, al Teatro di Matanzas), affermato sceneggiatore televisivo e cinematografico, nonché regista cinematografico (suo il bellissimo Sono Viva, che ha curato con Filippo Gentili, film cult nei più importanti festival internazionali).

Nei ruoli protagonisti il soprano Francesca Scaini (Tosca); il tenore coreano Sung-Kyu Park (Cavaradossi) e il baritono Alfonso Antoniozzi (Scarpia). La vicenda, celeberrima, per la quale i librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa si ispirarono al dramma omonimo di Victorien Sardou, cavallo di battaglia di Sarah Bernhardt, si svolge a Roma, nell'atmosfera livida e tesa che segue l'eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia e la caduta della prima Repubblica Romana.

Ne sono protagonisti due amanti, la cantante Floria Tosca e il pittore Mario Cavaradossi, perseguitato per la sua adesione agli ideali della rivoluzione francese, nonché il barone Scarpia, perfido capo della polizia papalina e diabolico deux-ex-machina della tragedia. Tutto accade in uno spazio ristretto, fra la Chiesa di Sant'Andrea della Valle e Castel Sant'Angelo, e nell'arco di una sola giornata, tra il primo pomeriggio del 17 giugno 1800 fino alle prime luci dell'alba del 18 giugno, in un crescendo dualistico di politica e passione, amore ed erotismo, fervore religioso e sadismo violento. “Una tragedia degli sguardi” – come l'ha definita il regista Dino Gentili che, nelle sue note di regia, ad un certo punto così sintetizza: “Lo sguardo puro di Cavaradossi, quello impuro di Scarpia e in mezzo lo sguardo appassionato e teatrale di Floria. Da questo incrocio di sguardi scaturisce la Tosca, dramma complesso, capolavoro attualissimo”.

Fra le opere di Puccini ancora oggi più rappresentate al mondo, Tosca debuttò a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 Gennaio 1900 segnando un ulteriore passo avanti nel linguaggio musicale del compositore: con Tosca Puccini realizza infatti una piena interazione fra ambiente e personaggi nettamente definiti, inserisce l'elemento nuovo e moderno dell'erotismo, rende l'unità d'azione fondamento del dramma, disegna una fitta trama musicale coerente con il frenetico succedersi degli avvenimenti e ricca di fantasia timbrica e di elaborazione melodica, eleva a protagonista una città intera, la Roma papalina di inizio Ottocento, restituendone clima e respiro.

Completano il cast il basso Elia Todisco (Angelotti), il baritono Alessandro Busi (Il Sagrestano), il tenore Antonio Feltracco (Spoletta), il basso Simone Marchesini (Sciarrone), il basso Marco Petrolli (Un carceriere). Scene di Leila Fteita, costumi di Ursula Patzak, movimenti coreografici di Anna Redi, disegno luci di Marco Comuzzi. L'Orchestra è l'Orchestra Regionale Veneta che, nata come “Filarmonia Veneta G.F. Malipiero”, ha scelto proprio in questi giorni, nel trentennale della sua fondazione, la nuova denominazione e, annoverata fra i più importanti poli lirico-sinfonici del Veneto, è riconosciuta anche su scala nazionale grazie alle sue ultradecennali collaborazioni con i principali Teatri di Tradizione italiani e le più qualificate istituzioni culturali, pubbliche e private, in Italia e all'estero.

Due le compagini corali: il Coro del Teatro Sociale di Trento, Maestro del Coro Luigi Azzolini, e il Coro Voci Bianche della Scuola di Musica “C. Eccher” di Cles con Giuditta Zanotelli e Giulia Fedrizzi che si alternano come soliste nel ruolo del Pastorello, Maestro del Coro Chiara Biondani. L'opera, in tre atti, viene messa in scena con un solo intervallo, tra il primo e il secondo atto.

Per informazioni Teatro di Pisa tel 050 941111

 
 
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