venerdi 9 ottobre, ore 20.30 (turno A)
domenica 11 ottobre, ore 15.30 (fuori abbonamento)
martedi 13 ottobre, ore 20.30 (turno B)
La Bohème
dramma lirico in quattro quadri di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica,
dal romanzo Scènes de la bohème e dal dramma La vie de bohème di Henri
Murger
musica di Giacomo Puccini
con Giuseppe Talamo, Francesco Landolfi, Valdis Jansons, Federico Sacchi,
Jessica Rose Cambio / Gülbin Kunduz, Rosa Feola, Mirko Quarello
Damian Iorio, direttore
Ivan Stefanutti, regia
Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 1 febbraio 1896
Prima rappresentazione al Teatro A. Ponchielli: stagione di Carnevale 1909-10
Ultima rappresentazione al Teatro A. Ponchielli: stagione 2000
La struggente storia del “poeta” Rodolfo e della vicina di casa Mimì,
che dopo un avvio appassionato giunge al tragico epilogo, e quella dei loro
amici, il pittore Marcello, il filosofo Colline, il musicista
Schaunard, con le loro trame amorose, nelle quali s'insinua Musetta,
civetta a caccia d'un buon partito, è affidata alle voci esuberanti di un gruppo
di giovani cantanti. Tra di loro i vincitori dell'edizione 2009 del concorso
As.Li.Co., i soprani Jessica Rose Cambio e Gülbin Kunduz, che si
alterneranno nel ruolo di Mimì, e i baritoni Francesco Landolfi e Valdis
Jansons, interpreti dei personaggi di Marcello e Schaunard.
Ivan Stefanutti è regista, scenografo e costumista attivo soprattutto
nell'ambito dell'opera lirica: ha firmato la regia delle principali opere di
Verdi, Puccini, Donizetti, Bellini, Giordano, Cilea, Mascagni, ma anche di
titoli meno frequentati o contemporanei, ed ha lavorato per importanti
istituzioni liriche italiane, dal Verdi di Trieste, all'Opera di Roma, alla
Fenice di Venezia, e poi l'Arena di Verona, il Massimo di Palermo, il Festival
Puccini di Torre del Lago, i principali teatri di tradizione.
Nato a Londra in una famiglia di musicisti italo-inglese, Damian Iorio è uno dei
più promettenti direttori dell'ultima generazione. Assai attivo in Russia, da
qualche anno si è stabilito in Italia, dove ha diretto per l'Accademia della
Scala e il Maggio Musicale Fiorentino.
venerdi 6 novembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 8 novembre, ore 15.30 (turno B)
La voix humaine
tragédie lyrique in un atto di Jean Cocteau
musica di Francis Poulenc
con Tiziana Fabbricini
Matteo Beltrami, direttore
Leo Muscato, regia
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 6 febbraio 1959
L'opera non è mai stata rappresentata al Teatro A. Ponchielli
I Pagliacci
dramma in un prologo e due atti
Parole e musica di Ruggero Leoncavallo
con Esther Andaloro/Rachele Stanisci, Mickael Spadacini, Ivan Inverardi,
Giulio Pelligra, Enrico M. Marabelli
Matteo Beltrami, direttore
Leo Muscato, regia
Prima rappresentazione: Milano, Teatro Dal Verme, 21 maggio 1892
Prima rappresentazione al Teatro di Cremona: stagione di Carnevale 1893-94
Ultima rappresentazione al Teatro A. Ponchielli: stagione 1968-69
Un testo letterario di grande impatto emotivo, dovuto alla firma di Jean
Cocteau e messo in musica da Francis Poulenc a metà del secolo
passato, offre il destro a Tiziana Fabbricini per mettere in mostra tutte
le doti di interprete vocale e di attrice: La voix humaine è una telefonata, nel
corso della quale una giovane donna e il suo amante – che non appare in scena,
ma che è evocato dall'incalzare del discorso della donna e dalle sue pause –,
decidono di interrompere il loro rapporto, non senza averne ripercorso, tra
rimpianti e risentimenti, tutta la storia.
Una compagnia di prim'ordine porta in scena la vicenda amara dei Pagliacci, un
dramma – teatro nel teatro – in cui i personaggi, quelli veri e quelli della
finzione, sono tormentati da gelosia, risentimento e odio. Loredana Arcuri
cerca la conferma dopo la splendida prova come Liù nella Turandot
della stagione 2008, mentre il giovanissimo Mickael Spadacini mostrerà
l'acquisita maturità vocale dopo gli ottimi esiti nella Carmen della passata
stagione. Accanto a loro Ivan Inverardi, uno dei migliori baritoni
italiani, che ai grandi successi nei principali ruoli del suo registro, intende
aggiungere ora anche quello in Tonio, che debutta a Cremona.
Laureato in lettere e filosofia, attore nella compagnia di Luigi De Filippo,
Leo Muscato ha poi studiato regia alla Scuola d'Arte Drammatica “Paolo
Grassi” di Milano. Nel 2007 al Piccolo Teatro di Milano l'Associazione nazionale
dei Critici teatrali gli ha assegnato il premio della critica 2007 come miglio
regista emergente. Nell'ambito del teatro di prosa ha firmato, tra le altre, le
regie del Gabbiano di Cechov e di Casa di bambola (L'altra Nora) di Ibsen.
Violinista, Matteo Beltrami ha debuttato come direttore a vent'anni,
collezionando poi una serie di successi in numerosi teatri italiani, oltre a
svolgere attività didattica nei conservatori. La consacrazione definitiva è
arrivata nel maggio 2008, quando ha diretto La Cenerentola di Rossini al
Festival di Spoleto/Charleston (U.S.A.). Nell'autunno dello stesso anno si è
fatto applaudire nei Teatri del Circuito lombardo con il dittico La Medium di
Menotti e Gianni Schicchi di Puccini.
venerdi 13 novembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 15 novembre, ore 15.30 (turno B)
La figlia del Reggimento
opéra-comique in due atti di Jean-François-Alfred Bayard
e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges
musica di Gaetano Donizetti
con Yolanda Auyanet, Gianluca Terranova, Dionisia Di Vico, Francesco Paolo
Vultaggio, Giuseppe Pizzicato
Alessandro d'Agostini, direttore
Andrea Cigni, regia
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 11 febbraio 1840
L'opera non è mai stata rappresentata al Teatro Concordia-Ponchielli
L'opera è stata rappresentata al Teatro Ricci di Cremona nel 1870
La vicenda di Maria, la ragazza cresciuta in caserma, allevata da un
reggimento di truppe savoiarde, e di Tonio, il giovane svizzero che la
ama perdutamente, viene presentata nella nuova edizione critica curata dal
musicologo cremonese Claudio Toscani, che recupera la versione con testo
italiano commissionata dallo stesso Donizetti al poeta Callisto Bassi in
occasione della prima rappresentazione dell'opera in Italia. Nei ruoli dei
protagonisti ci saranno due autentiche rivelazioni: il giovane soprano spagnolo
Yolanda Auyanet, che ha già affrontato importanti personaggi sopranili,
da Traviata a Lucia, da quelli mozartiani a Bohème (Mimì e Musetta), Turandot (Liù),
Gilda al Carlo Felice di Genova, al Comunale di Bologna, al Regio di Torino,
alla Fenice di Venezia, al Regio di Parma. Accanto a lei Gianluca Terranova,
che ha sostenuto importanti ruoli in diversi teatri italiani: in particolare ha
cantato Rigoletto all'Arena di Verona, e Bohème al Maggio Musicale Fiorentino.
Il tenore si è fatto apprezzare da milioni di italiani duettando con Dimitra
Theodossiou il 20 febbraio scorso, in apertura di una delle serate del Festival
di Sanremo.
Laureato al DAMS, docente al Pareggiato “Monteverdi” di Cremona, Andrea Cigni
è approdato alla regia dopo aver lavorato in teatro come mimo, attore,
direttore di scena e assistente alla regia. La sua “opera prima” è stata, nel
2006, l'Andromeda liberata di Vivaldi, messa in scena nell'ambito del Festival
di Cremona Claudio Monteverdi. Per la stessa rassegna, l'anno successivo, ha
firmato l'Orfeo del quarto centenario. Nel 2008 ha ottenuto grande successo con
il Paride ed Elena di Gluck per il Circuito Lirico Toscano, rinnovato con il
dittico La Medium di Menotti e Gianni Schicchi di Puccini per i Teatri del
Circuito Lombardo.
Attento anche al repertorio contemporaneo (vanta una specializzazione in musica
elettronica) e a quello del Settecento, Alessandro d'Agostini ha al suo attivo
numerose collaborazioni, sia in campo operistico che sinfonico. Dopo l'esordio
del 2002 con Guglielmo Tell di Rossini, ha diretto l'Orfeo ed Euridice di Gluck,
l'Elisir d'amore di Donizetti, Rigoletto, Trovatore, Falstaff, L'Arlesiana di
Cilea (regia di Sgarbi). Vanta importanti collaborazioni con il Comunale di
Bologna e l'Opera di Roma.
martedi 17 novembre, ore 20.30 (fuori abbonamento)
in collaborazione con
AMICI DELLA LIRICA “CLAUDIO MONTEVERDI”
Premio Claudio Monteverdi a Carlo Colombara
nel decennale della scomparsa di Giuseppe Modesti
giovedi 26 novembre, ore 20.30 (turno A)
sabato 28 novembre, ore 20.30 (turno B)
Norma
tragedia lirica in due atti di Felice Romani
musica di Vincenzo Bellini
con Silvia Dalla Benetta, Alessandra Palomba/Jeraldine Chauvet, Francesco
Anile, Luca Tittoto, Enea Scala, Nadiya Petrenko
Daniele Rustioni, direttore
Pierpaolo Pacini, regia
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831
Prima rappresentazione al Teatro di Cremona: stagione 1832-33
Ultima rappresentazione al Teatro A. Ponchielli: stagione 2000
Il dramma musicato da Vincenzo Bellini, in cui gli affari di cuore si
scontrano con quelli della politica, pone al centro della vicenda Norma.
Sacerdotessa dei Druidi, innamorata del romano Pollione da cui ha avuto
due figli, Norma si vede ripudiata dall'amato e “tradita” dall'amica
Adalgisa: la ridda dei suoi sentimenti, ira, disperazione, bisogno di
vendetta, e poi commozione, senso dell'amicizia, speranza, e ancora furore, fino
all'eroica abnegazione finale si traducono in pagine musicali di altissima
bellezza, che richiedono una grande interprete. Il ruolo è stato affidato a
Silvia Dalla Benetta, che grazie ad alcune fortunate interpretazioni degli
ultimi anni, tra cui quella di Semiramide a Livorno, Pisa e Rovigo, ha attirato
su di sé l'attenzione della critica internazionale e gli incondizionati favori
del pubblico. Accanto a lei Alessandra Palomba nel ruolo di Adalgisa e
Francesco Anile, apprezzato Calaf nella Turandot del 2008, in quello di
Pollione.
Attore con ruoli di protagonista in opere di Sofocle, Ariosto, Molière, Racine,
Cechov, Ibsen, Miller, Pier Paolo Pacini debutta nella regia lirica nel
1997 con Norma di Bellini. In seguito ha firmato regie, in Italia e all'estero,
di opere di Mozart, Händel, Wolf-Ferrari, Beethoven, Verdi, Piccinni, Bellini.
Vanta importanti collaborazioni con il Petruzzelli di Bari e il Maggio Musicale
Fiorentino.
Formatosi al Teatro alla Scala, prima come allievo dell'Accademia e poi come
maestro collaboratore e assistente direttore, Daniele Rustioni ha diretto
importanti orchestre in Italia e all'estero, tra cui l'Orchestra del Regio di
Torino ed ha all'attivo collaborazioni con le Settimane Musicali di Stresa, l'Ashovert
Music Festival in Inghilterra, la Vocal Faculty alla Royal Academy of Music e la
National Opera Studio di Londra.
venerdi 4 dicembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 6 dicembre, ore 15.30 (turno B)
Die sieben Todsünden
[I sette peccati capitali]
ballet chanté di Bertolt Brecht
musica di Kurt Weill
con Gladys Rossi, Francesca Zaccaria, Gianluca Bocchino, Gianluca Sorrentino,
Nicolò Ceriani, Manrico Signorini
Carlo Boccadoro, direttore
Giulio Ciabatti, regia
Giovanni Di Cicco, coreografo
Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre des Champs-Élysées, 7 giugno 1933
L'opera non è mai stata rappresentata al Teatro A. Ponchielli
Trouble in Tahiti
[Intrigo a Tahiti]
atto unico su libretto di Leonard Bernstein
musica di Leonard Bernstein
con Nicolò Ceriani, Gladys Rossi, Ilaria Zanetti, Gianluca Bocchino, Giuliano
Pelizon
Giulio Ciabatti, regia
Carlo Boccadoro, direttore
Prima rappresentazione: Waltham, 12 giugno 1952
L'opera non è mai stata rappresentata al Teatro A. Ponchielli
I sette peccati capitali è la storia di Anna, che parte da un paesino
della Luisiana e viene spedita dalla famiglia in giro per le grandi città in
cerca di fortuna, ma con una “consegna”: non cadere mai nei sette peccati
capitali, che altro non sono che quegli ideali che si possono frapporre al
raggiungimento del successo economico. Anna sulla scena vive in due persone:
quella “vera”, che vorrebbe ubbidire solo ai suoi impulsi naturali, è una
danzatrice, qui interpretata da Francesca Zaccaria; l'altra Anna è la
proiezione della sua coscienza, ed avrà l'importante voce e la splendida
presenza scenica di Daniela Mazzucato, una raffinata interprete che si è
imposta come autentica diva nel campo dell'operetta.
Daniela Mazzucato è anche la protagonista di Trouble in Tahiti, un fresco
quadro autobiografico firmato da un giovane Leonard Bernstein, uno spaccato di
vita di coppia condannata all'incomunicabilità. Accanto a lei, il ruolo del
marito “distratto” è affidato a Nicolò Ceriani, importante voce
baritonale, che nelle parti buffe ha trionfato al Rossini Opera Festival, ma che
non disdegna anche quelle drammatiche (Fedora, Rigoletto, Tosca, Wozzek,
Traviata, Turandot). Ceriani è impegnato anche nell'ambito dell'operetta, come
interprete e come regista.
In Italia è attivo soprattutto nei Teatri Verdi di Trieste e Massimo di Palermo.
Ma le regie di Giulio Ciabatti sono state applaudite anche in Giappone,
al Pafos Aphrodite Festival di Cipro, al Sejong Centre di Seul, in Portogallo.
Nel suo repertorio figurano Lucia di Lammermoor, Suor Angelica, La voix humaine,
Madama Butterfly, Barbiere di Siviglia, Carmen, Flauto magico... Il dittico I
sette peccati capitali e Trouble in Tahiti ha già debuttato con successo al
Verdi di Trieste. Diplomato in pianoforte e strumenti a percussione, Carlo
Boccadoro, oltre che direttore particolarmente sensibile al repertorio
contemporaneo, è compositore di punta della nuova generazione, autore di musica
sinfonica e cameristica. I suoi interessi musicali spaziano in tutti i generi,
compreso il jazz; vanta, tra le altre, un'importante e assidua collaborazione
con Moni Ovadia |