Intervista a Giovanna Lomazzi Vice presidente Aslico ospite a Capri Opera Festival
Gloria Bellini, 03/06/2008
In breve:
Capri Opera Festival, la masterclass estiva dedicata ai giovani cantanti che
intendono perfezionare la propria preparazione tecnico, vocale ed
interpretativa e migliorare le proprie potenzialità espressive godendosi
un'esperienza formativa all'interno della splendida cornice dell'isola di Capri.
Dal 16 al 21 giugno 2008, quindi, anche quest'anno Capri si presta ad ospitare questo
evento patrocinato da: Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano,
Città di Capri e Assessorato alla Cultura, Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e
Turismo di Capri, Istituto Fondazione Banco di Napoli, e realizzato con il
contributo dei partners: Banca del Sud s.p.a., Palladino Pietre Preziose,
azienda Mustilli Autotrasporti Staiano, compagnia di navigazione Libera
Navigazione del Golfo, nonché sostenuto dalla mediapartnership con l'emittente
televisiva Napoli Canale 21.
Le lezioni saranno tenute dai docenti Alessandro Patalini e Sabrina Trojse.
Importanti prospettive potrebbe offrire ai giovani allievi il concerto di Gala
nel quale si esibiranno la sera del 21 giugno con l'accompagnamento
dell'Orchestra, perché saranno presenti importanti ospiti del mondo operistico.
In particolare, saranno tra il pubblico il Mº Gianni Tangucci, direttore
artistico del Teatro San Carlo di Napoli, la Sig.ra Giovanna Lomazzi,
Vicepresidente dell'As.Li.Co. di Milano, il Dott. Marco Impallomeni titolare
dell'agenzia artistica Opera domani. Inoltre verrà aggiudicato il premio Opera
2001 che prevede l'assegnazione di un ruolo principale/comprimario nel
cartellone della prossima stagione ad uno o più cantanti che saranno selezionati
a giudizio insindacabile di Luis Miguel Lainz titolare della compagnia spagnola
Opera 2001.
(Se non vedi correttamente il player, scarica flash player al seguente link: Flash Player, oppure in alternativa clicca sul seguente link per ascoltare l'intervista, attendendo, però, che il file venga scaricato): Intervista a Giovanna Lomazzi
Proprio per comprendere meglio le potenzialità di un'esperienza formativa di
questo tipo, abbiamo intervistato uno degli ospiti della serata, la signora
Giovanna Lomazzi, per la sua particolare esperienza nella scelta dei giovani
talenti.
1) Cosa ne pensa di questa masterclass al termine della quale i ragazzi hanno la
possibilità di esibirsi con un'orchestra?
Io questo lo reputo molto interessante, perché ritengo che poter fare un
concerto, fare delle recite e aver la possibilità di esibirsi con un'orchestra e
di iniziare un'attività sia molto importante. Anche perché poi avendo a che fare
con un'orchestra si ha a che fare con un direttore d'orchestra, con tutto uno
staff musicale e questi poi potranno diventare dei colleghi, dei collaboratori
quindi può davvero costituire un buon inizio di carriera.
2) Avendo modo di sentire un numero elevato di giovani cantanti, quali sono,
secondo lei, le carenze che presentano principalmente coloro che muovono i primi
passi e tentano la carriera del cantante lirico?
Le dirò virtù e difetti: i giovani cantanti sono oggi culturalmente molto più
preparati rispetto al passato. Quasi tutti hanno fatto il conservatorio quindi
conoscono la musica e molti hanno anche dei titoli di studio extramusica cioè
sono laureati o diplomati. Questo giova perché facilita l'approccio verso questa
carriera ed è più interessante anche per i docenti perché il dialogo è più
vivace.
La parte negativa è purtroppo un discorso più politico e istituzionale legato
all'organizzazione dei teatri, perché i grandi teatri preferiscono non rischiare
con i giovani e molto difficilmente danno spazio a coloro che desiderano muovere
i primi passi sul palcoscenico. Per fortuna, ci sono però dei teatri che al
contrario danno spazio ai giovani.
Le carenze dei giovani sono un po' il frutto della situazione perché se un
giovane preparato non ha la possibilità di esibirsi, di iniziare una carriera
resta potenzialmente un buon cantante però non può fare quell'esperienza
necessaria per fare un salto di qualità.
C'è anche molta concorrenza e girano pochi soldi, quindi molti sono in
difficoltà, non riescono a farsi sentire, a farsi conoscere. Io non mi sento di
dare tutta la responsabilità ai cantanti, anzi la responsabilità maggiore è
della situazione in generale.
Ci sono anche grandi difficoltà nel trovare gli agenti, perché ce ne sono molti…
troppi in Italia!
3) Quanto conta per un cantante farsi conoscere da un agente?
L'agente è una conditio sine qua non per un cantante. Anche il cantante più
bravo, più vocalmente dotato, se non ha un agente che lo guida, che lo instrada
sia nella scelta del repertorio sia nella scelta delle proposte da accettare, è
facile che venga sfruttato e che rischi di rovinarsi professionalmente parlando.
È necessario trovare un agente che sia coscienzioso, professionale, che sappia
fare bene il suo mestiere che capisca bene le caratteristiche del cantante che
rappresenta.
Comunque l'agente è un passaggio assolutamente inevitabile per un giovane
cantante.
4) Secondo lei, è vero che non esistono più le grandi voci?
Bisogna vedere per cosa si intende per “grandi voci”.
Oggi, rispetto al passato, è cambiato un po' anche il “gusto”…
Ora si cercano voci più colte, più coltivate, che hanno magari meno volume, ma
più maestria. Poi, io non sono tanto dell'idea che non ci sono più grandi voci,
certo bisogna cercarle e soprattutto bisogna dare loro la possibilità di
esprimersi, di dimostrare le loro capacità.
5) Lei conosce il metodo di insegnamento del Maestro Patalini?
Lo conosco bene perché ha lavorato anche con noi. Patalini ha un metodo specifico derivante da anni di studio e perfezionamento. È
un docente professionista, capace di creare una buona intesa con i suoi allievi
cantanti.
Ha fatto molti corsi di preparazione con medici specialisti per la formazione
vocale, quindi è molto preparato.
6) Quale consiglio si sente di elargire ai giovani che decidono di intraprendere
la carriera del cantante professionista?
Consiglio prima di tutto di studiare, augurando a tal proposito la fortuna di
trovare un maestro bravo, come può essere il maestro Patalini.
Secondo, consiglio di misurarsi bene e di conoscere bene la propria voce per
capire quello che possono fare e quello che non possono fare.
Bisogna acquisire presto una professionalità, dimenticando di essere studenti,
imparando subito a scegliere il repertorio, imparando a scegliere i ruoli più
consoni scartando quelli meno adatti, non solo vocalmente, ma anche
psicologicamente!
Bisogna imparare a scegliere la strada da intraprendere!
Liricamente.it utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie
Leggi tuttoOk