Imparolopera » L'opera lirica per bambini e ragazzi » Teatro Regio di Parma
Gloria Bellini e Andrea Ferretti, 18/04/2008
In breve: Ed eccoci con un nuovo appuntamento nei luoghi in cui si respira l'opera lirica.
Questa volta abbiamo scelto come meta Parma, città d'arte e di musica che diede
i natali a grandiosi artisti quali Arturo Toscanini, Ildebrando Pizzetti, etc… e con una grande tradizione
musicale strettamente legata all'opera lirica, in particolare, a Giuseppe
Verdi.
Ed eccoci con un nuovo appuntamento nei luoghi in cui si respira l'opera lirica.
Questa volta abbiamo scelto come meta Parma, città d'arte e di musica che diede
i natali a grandiosi artisti quali Arturo Toscanini, Ildebrando Pizzetti, etc… e con una grande tradizione
musicale strettamente legata all'opera lirica, in particolare, a Giuseppe
Verdi.
Proprio con l'intenzione di voler tramandare alle giovani generazioni la cultura
della lirica, il Teatro Regio di Parma ospita una stagione dedicata ai
ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori realizzata in collaborazione
con il Conservatorio di Parma.
Presi dalla curiosità abbiamo seguito alcune scolaresche in gita e siamo andati
con le nostre telecamere a conoscere nel dettaglio questo progetto di “Imparolopera”.
Giunti davanti al Teatro Regio, siamo stati accolti dall'emozione di moltissimi
bambini che, impazienti, fremevano innanzi alle porte del tempio della lirica
tutti presi da un entusiasmo contagioso.
Sia ben inteso, non era la prima volta che venivano a teatro, perché c'erano già
stati in altre occasioni sempre per assistere a delle opere, ma quel giorno
erano proprio curiosi di partecipare allo spettacolo di Così fan tutte,
un'opera che, a detta dei più vispi, era stata composta dal genio salisburghese
Wolfgang Amadeus Mozart.
Niente da dire… i bambini sono preparati!!!
Appurato che gli spettatori erano impazienti di assistere allo spettacolo e
contagiati da tanta eccitazione, siamo andati a spiare dietro le quinte per
vedere a che punto erano i preparativi…
In palcoscenico abbiamo trovato subito il protagonista di questa iniziativa:
l'attore Bruno Stori, truccato, ma non ancora vestito, al quale abbiamo
rubato una breve intervista nella quale ci ha raccontato le dinamiche di
Imparolopera.
“Imparolopera nasce una decina di anni fa, con l'intento di divulgare l'opera
lirica facendola conoscere ad un pubblico di bambini e adolescenti attraverso
uno spettacolo di circa un'ora creato appositamente per loro. Imparolopera non è
concepito tanto con un'intenzione didattica, quanto piuttosto con la volontà di
fare spettacolo. Quindi con la collaborazione degli studenti delle classi di
Canto del conservatorio, di un pianista o di un organico orchestrale ridotto e
di tutta la struttura del Teatro Regio, il mio compito è quello di creare questo
spettacolo, di raccontarne la storia, di far ridere i bambini, di farli
divertire, di farli anche un po' riflettere e di condurli all'ascolto di una
musica che difficilmente avrebbero occasione di conoscere.”
Abbiamo lasciato quindi Bruno Stori ai ritocchi finali e all'ultimo
ripasso del copione e ci siamo spostati verso i camerini dei cantanti, dove
abbiamo incontrato la prof.ssa Donatella Saccardi, docente di canto
presso il Conservatorio di Parma, impegnata ad elargire le ultime
raccomandazioni tecniche, ma soprattutto a infondere coraggio ai giovani artisti
impegnati nello spettacolo.
Abbiamo scelto di intervistarla, perché è stata una delle menti ideatrici di
questa interessante iniziativa…
“E' un'idea nata una decina di anni fa, pensata insieme al direttore del Teatro
Regio di allora, ad Enzo Segreto e a Bruno Stori, con l'obiettivo di creare una
stagione adatta ai bambini. In origine c'erano solo poche opere, scelte ad hoc
tra quelle con le trame più semplici, poi in questi ultimi anni, il progetto è
stato ampliato creando una vera e propria stagione lirica parallela a quella del
Teatro. Per gli studenti del conservatorio è una grande occasione che permette
loro di misurarsi con la realtà del teatro e fare esperienza sul palcoscenico
con scene e costumi. Non è facile trovare queste opportunità in una scuola. I
ragazzi vengono scelti attraverso audizioni ed è un grande incentivo allo
studio!!!”
Ci siamo spostati, poi, verso la buca dell'orchestra nella quale abbiamo
incontrato la prof.ssa Giuliana Panza, pianista accompagnatrice del
conservatorio, che in questa occasione è stata il “direttore d'orchestra”
accompagnando al pianoforte l'intero spettacolo.
“L'idea è quella di fare un viaggio attraverso Così fan tutte isolandone i
momenti più salienti (arie e pezzi d'assieme) e che più si prestano a tracciare
l'azione teatrale, ma utili anche per fare comprendere ai bambini il genio
musicale di Mozart. È stata un'impresa ardua selezionare la molta musica
preferendo i pezzi d'assieme. Oltre a fare divertire gli spettatori, è stata
un'esperienza estremamente formativa e divertente per gli allievi delle classi
di canto del conservatorio che fanno esperienza di vero teatro su un
palcoscenico di alto prestigio, come quello del Teatro Regio, con veri costumi,
con una regia… quindi protagonisti di un'iniziativa di grande valore.”
Tempo per le interviste scaduto… la campanella del teatro è già suonata tre
volte… quindi tutti in postazione e si dia inizio allo spettacolo!!!
Contagiati da questo clima festoso e deliziati per aver assistito a questo
divertentissimo spettacolo, abbiamo ringraziato per la splendida ospitalità,
facendo le ultime chiacchiere con Elisabetta Baratella, responsabile del
progetto Imparolopera del Teatro Regio.
“Il Teatro Regio si sta impegnando in questo progetto perché crede che il
pubblico vada educato all'ascolto ed al teatro.
I ragazzi, per varie ragioni, non fanno parte del pubblico abituale dei teatri
italiani. Noi avvertiamo la necessità di trasmettere loro la cultura dell'opera
in teatro, facendo in modo che la sentano vicina .
Questo progetto da due anni ottiene richieste di scuole da tutta Italia (lo
scorso anno anche da Parigi!!!) tanto da essere inserito nei programmi delle
gite scolastiche quale importante tappa culturale.”
L'arma vincente è il divertimento unito alla cultura.
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