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Recensione Domingo in Verdi Opera Night-Arena di Verona

Maria Cristina Chiaffoni, 30/08/2022

In breve:
Verona, il 25 agosto 2022 - Recensione dello spettacolo Domingo in Verdi Opera Night in scena all'Arena di Verona.


Questa è la recensione che mai avrei voluto scrivere. Lo so non è incoraggiante scrivere così, ma purtroppo il 25 agosto in Arena di Verona è andata in scena la debacle o parabola finale (o almeno lo dovrebbe essere ) di un grande artista che continua a riempire comunque gli enormi spazi del glorioso anfiteatro veronese.

Recensione Domingo Opera Night

Scrivo questo con il cuore triste, da artista quale sono, conoscendo bene quel sentimento, quella pura e folle frenesia che porta ogni cantante, attore e musicista a star male lontano dalle sacre tavole del palcoscenico.

Forse prostrato dalle recenti notizie scandalistiche che lo riguardano, forse oberato dai molti anni e da un naturale declino fisico ( siamo verso gli 85 e più), il maestro è subito apparso l'ombra di se stesso, schiacciato dal suo stesso mito, accompagnato quasi sorretto per braccio dagli altri artisti, rivelando solo a tratti rarissimi il graffio del grande leone della scena. E' facile e umano dire “Dovrebbe capire e ritirarsi”, ma come ho già riferito per un protagonista della scena si tratta di una decisione sofferta e dolorosa.

La serata è stata salvata da uno straordinario ed umanissimo Ildar Abdrazakov, dapprima un Ramfis di lusso, poi un Filippo II da brividi nell'aria “Ella giammai m'amò” intonata in uno splendido pianissimo e a tratti, quasi ad evocare l'esacerbazione del cuore del sovrano spagnolo, sfociata in un canto sfogato e corposo, per poi ritornare nel finale a un emozionante mormorio a fior di labbra. Mi ha commosso la sua profonda umanità nell'aiutare visibilmente il collega più anziano nell'elaborato duetto tra Filippo ed il Marchese di Posa. Infine, nell'atto secondo di Macbeth è stato un Banco autorevole e sofferto, rendendo memorabile la sua aria e cesellando finemente il recitativo che la precede .

Recensione Domingo Opera Night

Un po' sottotono, quasi sentisse emotivamente l'incerta e plumbea atmosfera che gravava sullo spettacolo, è apparso il soprano Maria Jose Siri, che spesso ha brillato sul palcoscenico areniano. E' stata un'Aida dignitosa, ma priva del suo abituale smalto nella prima scena del Trionfo, riscattandosi poi in una dolcissima e variegata nella tavolozza dei colori aria di ElisabettaTu che le vanità” per finire poi in una Lady dignitosa, ma totalmente priva della raffinata e luciferina cattiveria richiesta dallo stesso Verdi alla sua protagonista del Macbeth.

Recensione Domingo Opera Night

Lo stesso si può dire del tenore Fabio Sartori, anche lui forse era scosso e provato da emozioni negative tanto da sbagliare una parte del suo Radames poi ripreso da grande professionista della scena senza intoppi. La voce è sempre bella, sicura, estesa e ben proiettata e cesella poi la breve aria di Don CarloIo la vidi” con grande maestria e svetta nel concertato del finale secondo del Macbeth.

L'Amneris di Yulia Matochkina, pallida e impersonale, molto impacciata dal suo costume.

Elegante e musicalissimo il Re di Simon Lim, incisivo e nobile il sicario di Gabriele Sagona, bellissima e con la sua voce brunita che si è sentita anche nella breve parte della Dama della Lady nel banchetto Sofia Koberidze.

Recensione Domingo Opera Night

Dopo l'assassinio di Banco, attraverso l'interfono è venuto l'annuncio che già mi aspettavo, avendo visto il maestro Domingo uscire barcollando con una mano sul cuore alla fine del breve dialogo tra Macbeth e Lady prima del “La luce langue”: il cantante protagonista della serata non avrebbe partecipato al finale secondo dell'opera verdiana.

E' stato sostituito da un bravissimo e talentuoso baritono russo, Roman Burdenko, notevole davvero e da risentire in un ruolo completo.

Recensione Domingo Opera Night

Il direttore d'orchestra Jordi Bernacer ha dapprima imposto tempi lentissimi ed impersonali ad un Finale secondo di Aida da dimenticare, poi si è ripreso cesellando con delicatezza e dolcezza di accenti la selezione del Don Carlos, per poi portare a casa un Macbeth appannato e poco ferrigno.

L'Orchestra della Fondazione Arena era svogliata ed appannata, anche se ha mostrato il suo smalto vivido in alcuni momenti solistici come l'intro all'aria di Filippo II del primo violoncello.

Anche il Coro della Fondazione Arena di Verona , guidato come sempre dal Maestro Ulisse Trabacchin, non ha brillato come al solito, rivelando stanchezza e suoni secchi soprattutto nel Trionfo, suo cavallo di battaglia da decenni, riprendendosi poi in parte nella scena del Macbeth.

La regia è apparsa imbarazzante e caotica nei due quadri di opera a cura di Stefano Trespidi, con un Trionfo dove nessuno sapeva dove andare e non capiva cosa ci faceva lì, un plotone di decine di sicari che sembravano i gansters della Valentino Night pronti a tirar fuori le pistole per sorprendere ed uccidere un uomo con il suo bambino, che sarà pur stato un generale dell'armata scozzese, ma sempre umano è e quindi per farlo fuori servono due o tre cecchini ben piazzati e con buona mira…

Non gradevoli nemmeno le coreografie (a firma di Luc Bouy) raffazzonate, condite da continui e fastidiosi batter di piedi in Aida, per culminare poi in una fila tipo Broadway con gambetta levata (mancavano solo i cilindri dorati poi eravamo a Fame) e gli ancheggiamenti e ballettini pietosi durante il Brindisi nel Macbeth.

I costumi erano appropriati, un po' troppo sgargianti in Aida, eleganti e luminosi negli altri due quadri come le scene di Ezio Antonelli e le sempre splendide luci di Paolo Mazzon.

Recensione Domingo Opera Night

In breve, è stato uno spettacolo indegno del grande nome dell'Arena e del quasi sold out che ha comunque coronato con applausi finali il tutto.

Reputo imperdonabile e volgare ache l'uscita del Maestro Domingo assieme al suo degnissimo sostituto, che avrebbe meritato un applauso tutto suo da solo.


La locandina
Direttore: Jordi Bernacer
Regia: Stefano Trespidi
Scene: Ezio Antonelli
Luci: Paolo Mazzon
Coreografia: Luc Bouy

Personaggi e interpreti:

Aida
Amonasro: Plácido Domingo
Aida: Maria José Siri
Amneris: Yulia Matochkina
Radamès: Fabio Sartori
Ramfis: Ildar Abdrazakov
Il Re: Simon Lim

Don Carlos
Rodrigo: Plácido Domingo
Elisabetta: Maria José Siri
Don Carlo: Fabio Sartori
Filippo II: Ildar Abdrazakov

Macbeth
Macbeth: Plácido Domingo
Macbeth: Roman Burdenko
Lady Macbeth: Maria José Siri
Dama: Sofia Koberidze
Macduff: Fabio Sartori
Sicario: Gabriele Sagona
Banco: Ildar Abdrazakov

Orchestra, coro e corpo di ballo dell'Arena di Verona
Maestro del Coro - Ulisse Trabaccin

 
 
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