Una sensazione di freschezza, immediatezza e qualità pervadono lo spettatore
che assiste al “Così fan tutte” prodotto dalla
Fondazione Arena di Verona nella splendida sede invernale, il teatro
Filarmonico.
Il merito in primis è dei due giovani e talentosi regista Yamal Das
Irmich e direttore d'orchestra Francesco Ommassini.
Das Yrmich nelle sue chiare e precise note di regia scrive :
“… ho scelto di collocare lo spettacolo in un apparente realismo anni
Cinquanta, ove il contesto borghese trova la sua, per me, ideale collocazione:
tutto all'inizio è in bianco e nero, siamo in specie di America da pubblicità
patinata dove tutto sembra essere perfetto. I giovani vivono in una vita
borghese precostituita, anche i sentimenti sono guidati da un comodo percorso
fatto da fidanzamento, matrimonio e prole…” .
Tutto questo viene reso perfettamente con le due dame ferraresi contornate da
peluches e mazzi di fiori bianchi, quasi spettrali ed i due ufficiali in un
doppiopetto nero o grigio da self-made man appunto americano.
I due deus ex machina sono Don Alfonso nel suo completo dal taglio
più moderno e vagamente mefistofelico tutto nero e Despina, anni '60
molto Mary Quant con colori accesi e minigonne vertiginose, una sorta di
femminista antesignana. L'amore e l'eros irrompono nel mondo tranquillo e
convenzionale delle due coppie con il lampo del colore e della trasgressione.
Ben sostengono il bel disegno registico le scene girevoli e
gradevolissime di Angelo Finamore, i costumi dal
taglio sapiente ed aderente all'epoca richiesta di Silvia Bonetti
e le taglienti e provocanti luci splendide di Paolo Mazzon.
Ommassini, alla guida di una Orchestra della
Fondazione Arena di Verona sempre ottima e dal colore unico ed incisivo
(leggermente esuberanti la sezione delle percussioni, ma a me piace) anche se a
ranghi ridotti, imprime un suono luminoso, audace e fulmineo che ben si adatta
alla cifra schietta e giovane data dalla regia . I colori ci sono tutti nella
loro seducente e trasparente gamma mozartiana e raggiungono l'apice nelle arie
del soprano o nel fiabesco terzetto “Soave sia il vento”.
Sul palcoscenico la regina è la Fiordiligi di Vittoria Yeo.
Il soprano coreano è ampiamente padrona della parte, ne cura ogni nota, inciso e
respiro con una voce morbida, sontuosa e pastosa dagli acuti raggianti e
madreperlacei, elargendo con sapiente tecnica e sensibilità elevata un'ampia
gamma di fraseggio e colori, cesellando le due arie con pianissimi soavi ed
ammalianti. E' molto carina anche scenicamente con un fisico snello che le
permette persino di sfoggiare un costume intero anni '50.
E' bravissima anche la pepata ed audace Despina di Enkeleda
Kamani, dalla splendida ed agile voce da soprano leggero, ma con
pienezza armonica e gradevolissima sia come musicalità che tenuta scenica. E'
fascinosa nelle minigonne e nella femminilità gioiosa espressa con grande arte.
La voce brunita, la bella figura atletica e la morbidezza nell'emissione
caratterizzano l'interprete di Guglielmo, il baritono
Alessandro Luongo, molto piacevole anche come attore, con buona
caratterizzazione e musicalità dall'accento nobile.
Pastosa, virile e ben proiettata è la vocalità di Marco Ciaponi,
un Ferrando elegante, garbato anche se a volte fin troppo spavaldo
negli acuti, ma capace di regalare a chi ascolta due altissimi momenti d'incanto
mozartiano nelle sue due Arie, cesellate con preziosa cura e splendidi colori da
brivido.
Meno aderente alla parte, troppo leggera nell'emissione e nel colore, pur
tuttavia dalla grande musicalità e dolcezza scenica ed espressiva è la
Dorabella di Chiara Tirotta.
Un grande leone della scena, ora conosciuto ed apprezzato anche in regie
liriche, dona al tutto la sua zampata interpretativa ed è il Don Alfonso
di Alfonso Antoniozzi, di classe e dalla voce bella, robusta,
musicalissima ed ottimamente dosata.
Il Coro della Fondazione Arena di Verona, anch'esso come
l'orchestra a ranghi ridotti, sembra divertirsi nei suoi brevi e gradevoli
interventi, non smentendosi mai per classe e colore unico ed inconfondibile.
E' uno spettacolo pieno di contenuti, riflessioni e molto apprezzato dal
pubblico presente che ha più volte richiamato gli artisti in proscenio per
ricevere i giustissimi e meritati applausi.
Cosi Fan tutte dramma
giocoso in due atti su libretto di Lorenzo da Ponte di Wolfang Amadeus Mozart
personaggi ed interpreti: Fiordiligi Vittoria Yeo Dorabella Chiara Tirotta
Guglielmo Alessandro Luongo Ferrando Marco Ciaponi Despina Enkeleda Kamani
Don Alfonso Alfonso Antoniozzi Regista Yamal das Irmich Direttore
d'orchestra Francesco Ommassini Scene Angelo Finamore Costumi Silvia
Bonetti Luci Paolo Mazzon Maestro del Coro Vito Lombardi Direttore
allestimenti scenici Michele Olcese Nuovo allestimento della Fondazione Arena
di Verona ORCHESTRA E CORO DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA Foto: Ennevi
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