Come di consuetudine, accanto ai tre titoli principali, il Rossini
Opera Festival propone Il viaggio a Reims nello
storico allestimento di Emilio Sagi, con costumi di
Pepa Ojanguren, ripreso da Elisabetta Courir, con la
partecipazione dei giovani solisti dell'Accademia.
Sul podio della Filarmonica Gioachino Rossini è il bravo
Michele Spotti che sa dosare i giusti colori.
Beatriz De Sousa è una piacevole Corinna, un poco
imprecisa nell'aria di sortita, ma più corretta nel duetto.
Martiniana Antonie è una Marchesa Melibea in
possesso di un buon materiale vocale, ma ancora leggermente insipida.
Giorgia Paci rende una buona prova nei panni della
Contessa di Folleville, sicura in acuto e brillante nei sovracuti (tranne
un piccolo incidente proprio al termine della cabaletta), ma deve migliorare il
legato e la proiezione.
Noluvuyiso Mpofu è una Madama Cortese precisissima
e intonatissima, con un'ottima linea di canto.
Oscar Oré è un bravissimo Cavalier Belfiore,
soprattutto in acuto, perfettibile nella timbratura dei piani.
Emmanuel Faraldo è un Conte di Libenskof poco
intonato e poco preciso.
Elcin Huseynov è un Lord Sidney corretto, ma con un
vibrato un tanto eccessivo in certi punti.
Roberto Lorenzi esegue eccellentemente l'aria di Don
Profondo, ma i recitativi sono da migliorare.
Michael Borth è un brillantissimo Barone di Trombonok.
Valeria Girardello mostra un bellissimo colore e un'ottima
emissione nelle poche frasi assegnate a Maddalena, come pure
Daniele Antonangeli in quelle di Don Prudenzio.
Buona la prova di Francesco Auriemma nei panni di Don
Alvaro, Alasdair Kent in quelli di Don Luigino,
Francesca Tassinari in quelli di Delia,
Marigona Qerkezi in quelli di Modestina, Ruzil Gatin
in quelli di Zefirino e Gelsomino. Conclude Aleksandr
Utkin nelle vesta di Antonio.
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