√ LIRICAMENTE.IT >>IL SITO PER GLI APPASSIONATI DI MUSICA LIRICA E OPERA LIRICA Concorso Iris Adami Corradetti Associazione Spazio Musica

IL SITO PER GLI APPASSIONATI DI OPERA LIRICA

Chiudi Finestra
Home  Mappa  Contatti  RSS 

Recensione opera lirica Maria Stuarda di Gaetano Donizetti al Teatro dell'Opera di Roma

William Fratti, 07/04/2017

In breve:
Roma - Recensione dell'opera lirica Maria Stuarda di Gaetano Donizetti in scena al Teatro dell'Opera di Roma il 28 marzo 2017.


Andrea De Rosa è un regista che si potrebbe definire minimalista. Nei suoi spettacoli non c'è mai "troppo" e spesso tende a quel carattere basico ed essenziale che vuole concentrare l'attenzione su un personaggio o un gesto. In questa Maria Stuarda la semplicità regna protagonista, in un allestimento che prevede una scenografia e un'attrezzeria quasi assenti, ma mai si percepisce un vuoto o una mancanza.

I solisti, molto ben vestiti da Ursula Patzak, compiono una serie di sguardi, gesti, movimenti che rapiscono, in perfetta armonia musicale con la partitura.

Le scene di Sergio Tramonti, seppur minimal, ci sono e sono molto efficaci e funzionali nel raccontare la prigionia di Maria che si evolve verso il patibolo. Ottime le luci suggestive di Pasquale Mari.

Eccellente la direzione di Paolo Arrivabeni, che pare avere trovato il punto giusto nell'interpretazione di questo Donizetti. I suoni precisi, puliti e mai sovrastanti evidenziano i caratteri melodici del belcanto, senza rallentare troppo nei passaggi patetici, ma lasciando spazio ai fraseggi e ai colori, in un evidente dialogo continuo col palcoscenico. Al direttore va riconosciuto anche il pregio di avere optato per una versione integrale con tutti i da capo, approfittando di belle e interessanti variazioni.

Ottimo il Coro dell'Opera di Roma preparato da Roberto Gabbiani.

La giovane Roberta Mantegna, allieva della Fabbrica dell'Opera, mostra una vocalità davvero interessante, rotonda nella sua leggerezza, con quel poco di acidulo che la rende ancor più accattivante e le dona carattere. La linea di canto della sua Maria è piacevolmente omogenea e sa prodursi in sfumature, trillini e volatine che dimostrano buona preparazione. Peccato per la totale assenza di sovracuti e per la mancanza di pathos nella bellissima preghiera di terzo atto, pagina di inarrivabile splendore.

Buona anche la prova di Carmela Remigio nei panni di Elisabetta anche se, non per la prima volta, si riscontrano certe difficoltà quando il soprano interpreta ruoli così drammatici - nella tessitura oltreché nell'accento - andando a cercare suoni che non le appartengono naturalmente e che poi rischiano di renderla afona. La performance è comunque positiva, soprattutto sotto il profilo dell'interpretazione del personaggio. Sarebbe molto interessante ascoltarla in una esecuzione filologica della parte di Maria.

Paolo Fanale è un Leicester incantevole. Il suo gusto classico trova un compimento finissimo nel belcanto italiano, anche in questo ruolo al limite del possibile, scritto per tenorino di grazia e che presumibilmente all'epoca della composizione era cantato diversamente. Oggi, col raddoppio dell'orchestra e una certa tradizione lirica alle spalle, cantare una lunga serie di duetti e ariette con una tessitura che si muove continuamente tra la zona delicata del passaggio e gli acuti, tra fa diesis e la, con punte al si bemolle, do e re naturale, non è certo un compito facile.

Diversi grandi artisti, più o meno recentemente o nel passato, hanno avuto problemi con questa parte, oppure hanno addirittura rinunciato. Fanale la prende per il verso giusto, cantando con classe, senza mai forzare, restando sempre naturale ed omogeneo, con una linea di canto morbida che arriva facilmente ai numerosissimi sovracuti, tutti intonatissimi, senza lasciare intravedere alcuna tensione vocale.

Il saper amalgamare la dolcezza con l'eroicità esprime indubbiamente un valore aggiunto al suo fraseggio.

Ottimo il Cecil di Alessandro Luongo, abbastanza efficace il Talbot di Carlo Cigni, ben centrata l'Anna di Valentina Varriale, anch'essa allieva della Fabbrica.

 
 
Archivio Documenti di musica e opera lirica - Recensioni - Interviste - Medicina - Articoli - Novità
Archivio Recensioni Teatri Opere Liriche
recensioni

Dite la vostra...



 

Esprimi un giudizio sul documento e visualizza i risultati

 
                            

Codice di sicurezza (Aiuto Aiuto):

Scrivi nella casella i caratteri che vedi nell'immagine.

Codice di sicurezza          

 
 
Cookie | Privacy Policy | Copyright 2006 © | Powered by Andrea Ferretti | 11/29/24 05:56
Liricamente.it utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie    Leggi tutto Ok