Prima della prima ha dedicato la puntata in onda su Raitre martedì
22 gennaio 2008 alle ore 1.30 a Szenen aus Goethes Faust (Scene
dal Faust di Goethe) di Robert Schumann.
La trasmissione di Rosaria Bronzetti, che conduce i telespettatori nei
luoghi sacri della musica colta italiana, ha ripercorso l'opera di cui le
telecamere di Raitre hanno seguito le prove di regia, di assieme e la prova
generale e l'ha raccontata come di consueto direttamente con la voce dei
protagonisti.
In scena un cast importante, con Markus Werba, Daniela Bruera,
Michele Pertusi, Nino Sugurladze, Désirée Rancatore, chiamati
a dare vita alle tante voci cui ha voluto dare corpo Schumann nello
sfidare la complessità del capolavoro della poesia tedesca.
 A portare sulla scena l'oratorio ispirato al poema goethiano è stato il
talento imprevedibile del regista Hugo de Ana, tornato a confrontarsi con
il mito di Faust. Raggi laser e proiezioni digitali, gli strumenti
tecnologici di cui si è voluto avvalere per dare corpo allo spirito visionario
dell'opera.
All'autorevolezza interpretativa di Donato Renzetti il compito di
affrontare la colossale partitura: dirigendo l'Orchestra, il Coro e le Voci
bianche del Teatro Regio di Parma. Maestro del Coro è Martino Faggiani,
le Voci bianche sono preparate dal maestro Sebastiano Rolli. I movimenti
coreografici sono di Leda Lojodice.
«Nell'esplorazione del mito faustiano - racconta il regista Hugo de Ana -
mi trovo a compiere un cammino che si allontana progressivamente dal teatro
d'opera perché ancor più questa partitura sembra sottrarsi ad una trasposizione
scenica. Ma visionarietà e frammentarietà sono uno stimolo a definire una
drammaturgia teatrale».
«Robert Schumann - afferma il regista che firma scene, costumi e luci del
nuovo allestimento - sembra anticipare il gesto di tanti musicisti del XX
secolo, dove non c'è più il filtro di un libretto ma il testo è preso alla
lettera, come accade per Pelléas et Mélisande, Salome o Wozzeck. Nel montaggio
delle scene Schumann è incline a presentarci non solo alcuni dei passaggi più
noti della vicenda, ma anche il lato più spesso in ombra. Significativo è che
soltanto le prime tre scene siano tratte dal primo Faust, che resta la parte più
sfruttata nelle versioni operistiche e già pubblicata al principio
dell'Ottocento. Il resto appartiene al secondo Faust, la parte che ha
accompagnato Goethe per tutta la vita. In fondo, Faust è un grande viaggio che
dura una vita intera, che Schumann ha accettato di compiere per scoprire meglio
il proprio io. Il suo ultimo approdo, lo sappiamo bene, è stata la malattia, la
follia... ».
La regia televisiva della puntata è stata di Francesca Nesler.
Di seguito alcuni momenti dell'interessante trasmissione.
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