Lo spettacolo è affidato alla cura del talentuoso Federico Grazzini che però, in questa occasione, non riesce a mettere in scena le sue valide capacità: nei lunghi pezzi solistici o negli altrettanto infiniti duetti gli interpreti sono lasciati al solo fraseggio, causando noia e monotonia. Fortunatamente riescono meglio le pagine corali. Inoltre le poche azioni compiute non sono filologiche: le parole pronunciate da Senta, Mary e le altre donne lasciano chiaramente intendere che stanno filando, mentre la scena è trasposta in una stireria industriale, di cui Erik è la guardia di sicurezza, pur dicendo di essere un cacciatore. I costumi di Valeria Donata Bettella sono adeguati alla trasposizione, semplici e di effetto cupo. Anche le scenografie di Andrea Belli sono opportune, ma troppo povere per smuovere un po' l'eccessiva piattezza. Né ci riescono le proiezioni di Luca Scarzella, molto scolastiche e ben poco ricercate. Efficaci, ma senza lodi, le luci di Pasquale Mari.
Migliore è il versante musicale, con la sapientemente romantica bacchetta di Roman Brogli-Sacher alla guida dell'Orchestra I Pomeriggi Musicale, che si mostra in buono stato, se non per qualche imprecisione nei fiati, soprattutto i corni.
Thomas Hall può essere considerato un esperto del ruolo dell'Olandese, e della sua vocalità si apprezzano l'ampio volume, lo squillo luminoso, nonché il fraseggio eloquente.
Anche Patrick Simper è specialista del personaggio di Daland e lo esegue con accuratezza e disinvoltura.
Elena Nebera sarebbe una Senta eccellente se non fosse per le difficoltà che trova nel settore acuto. La voce è morbida, la linea di canto omogenea, l'interpretazione sentita e il fraseggio ricco di sfumature.
Kor-Jan Dusseljee fa parte di quella generazione di tenori avvezzi al canto forte. Non si notano errori nella sua esecuzione di Erik, ma c'è molta povertà d'accento e di colore.
Decisamente migliori Gabriele Mangione nel ruolo squillante del timoniere, con cui mostra acuti ben posizionati in avanti e un morbido canto all'italiana, e Nadiya Petrenko nei panni di Mary.
Sufficiente la prova del Coro del Circuito Lirico Lombardo diretto da Antonio Greco.
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